| La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Antonio MARZANO (gruppo forza Italia), relatore,
ricorda che il disegno di legge in esame deriva dallo stralcio
dei commi 2 e 3 dell'articolo 43 del disegno di legge
collegato alla manovra finanziaria 1998, che riguardavano una
materia che non poteva farsi rientrare nel contenuto proprio
del provvedimento collegato. In particolare, il primo dei due
commi in esame prevede una delega per l'emanazione di
disposizioni correttive ai testi normativi che sono stati o
che saranno adottati in attuazione delle norme di delega
contenute nella legge n. 94 del 1997, di riforma del bilancio
dello Stato. In qualità di Presidente dell'apposita
Commissione bicamerale incaricata di esprimersi
sull'attuazione di tale riforma, ricorda che il parere già
espresso da tale Commissione con riguardo al decreto
legislativo n. 279 del 1997 aveva formulato una serie di
condizioni e di raccomandazioni, tra le quali alcune erano
volte a suggerire modifiche da introdursi nel corso del tempo,
anche alla luce delle indicazioni provenienti dall'esperienza
applicativa della riforma: in particolare, la Commissione
bicamerale aveva chiesto di valorizzare la strutturazione del
bilancio in "funzioni obiettivo".
In tale ottica si deve appunto leggere la norma che
consente al Governo l'emanazione di decreti legislativi
correttivi entro il 30 giugno 1999; rileva al riguardo che non
si tratta di una proroga vera e propria, in quanto viene così
prevista una nuova delega che originariamente non compariva
nel testo della legge n. 94 del 1997 e che invece compare
nelle più importanti leggi di delega approvate in questi
ultimi anni. Si stabilisce che i decreti legislativi
correttivi dovranno essere emessi nel rispetto dei princìpi e
criteri direttivi della delega originaria, sia delle modalità
indicate dalla legge di delega; tra queste modalità deve
senz'altro ritenersi ricompreso implicitamente il parere da
parte della Commissione bicamerale,
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ma forse è meglio esplicitare in modo chiaro, con
l'approvazione di un apposito emendamento, la necessità che
anche i decreti legislativi correttivi siano trasmessi a tale
Commissione per l'espressione del parere.
Ricorda inoltre che già la Commissione bicamerale aveva
segnalato al Ministro Bassanini una sovrapposizione
verificatasi, nella materia dell'organizzazione ministeriale,
tra la legge n. 94 del 1997 e la legge n. 59 del 1997
(cosiddetta "legge Bassanini 1"); lo stesso Ministro
Bassanini, audito dalla Commissione bicamerale, riconobbe
l'esistenza di tale sovrapposizione, condividendo l'esigenza
che la Commissione bicamerale continuasse a seguire la
riorganizzazione del Ministero del tesoro e del bilancio.
Riterrebbe pertanto utile, a questo proposito, che gli schemi
di atti normativi che in futuro riguarderanno la
riorganizzazione del Ministero del tesoro e del bilancio siano
trasmessi non solo alle Commissioni permanenti competenti per
materia, ma anche all'apposita Commissione bicamerale. In
proposito occorrerebbe forse sentire anche il Ministro
Bassanini sul modo in cui assicurare coerenza nel processo di
riorganizzazione del Ministero del tesoro e del bilancio.
Bruno SOLAROLI, presidente, avverte che nella seduta
di domani avrà modo di svilupparsi il dibattito sul disegno di
legge, con l'intervento del rappresentante del Governo, e che
il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato
per domani alle ore 18, di modo che, se non sorgeranno
particolari problemi, si potrà concludere l'esame del disegno
di legge nella seduta di giovedì 22 gennaio.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 10,55.
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