| La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.
Gianfranco CONTE (gruppo di forza Italia),
relatore, ricorda come il disegno di legge all'esame
della Commissione derivi dallo stralcio dell'articolo 15 del
disegno di legge collegato alla finanziaria per il 1998,
contenente disposizioni di delega legislativa al Governo in
materia di riforma dell'imposta sugli spettacoli. Si tratta di
una materia sulla quale la Commissione aveva approfonditamente
lavorato nei mesi precedenti, giungendo ad un accordo
sostanziale fra tutti i gruppi per il prosieguo dell'esame del
provvedimento in sede legislativa; (non era stato possibile
concludere rapidamente il procedimento a causa della
difficoltà, da parte del Governo di definire la propria
posizione sulla materia, superando le residue perplessità
derivanti in particolare dalle preoccupazioni circa gli
effetti in termini di gettito della riforma prospettata. Con
l'inserimento nel disegno di legge collegato di un articolo su
tale materia erano state superate le difficoltà ricordate,
anche se non era apparso corretta la scelta di definire tale
materia in sede di provvedimento collegato, vanificando nei
fatti il lavoro svolto dalla Commissione.
La decisione di procedere allo stralcio dell'articolo 15
ha evitato tale forzatura istituzionale e consente oggi alla
Commissione di proseguire nel proprio lavoro. Sul piano
procedurale si pone peraltro il problema del coordinamento fra
le proposte già esaminate in sede legislativa ed il testo del
quale si avvia l'esame in sede referente nella seduta odierna.
Si tratta di procedimenti che dovranno necessariamente
rimanere distinti, atteso che, poiché il disegno di legge del
Governo contiene disposizioni di delega legislativa, non è in
nessun caso ipotizzabile un suo trasferimento in sede
legislativa. Tale vincolo andrà attentamente considerato,
poiché non vanno sottovalutati i vantaggi di una rapida
conclusione dell'esame in sede legislativa, rispetto ai rischi
di appesantimento dell'esame qualora si seguisse il
procedimento ordinario, considerate soprattutto le presumibili
tensioni, in materia ad esempio di funzioni da attribuire alla
SIAE, che potrebbero emergere nel corso dell'esame in
Assemblea. D'altro canto, il Governo sembra ritenere in
qualche modo imprescindibile procedere mediante delega
legislativa, per poter disporre di uno strumento
indispensabile al riordino complessivo della materia. Si
tratta di una preoccupazione non infondata, soprattutto per
quanto concerne le disposizioni in materia di sanzioni.
Al di là dei problemi procedurali, segnala come il testo
del Governo appaia complessivamente soddisfacente, anche alla
luce dei miglioramenti apportati durante l'esame al Senato in
virtù degli emendamenti proposti dalla propria parte politica.
Rimangono peraltro da risolvere alcuni problemi su profili che
non possono in nessun modo essere ritenuti secondari. Vi è, ad
esempio, la necessità di una migliore specificazione dei
princìpi di delega relativi alle nuove funzioni da attribuire
alla SIAE, in connessione con la soppressione dell'imposta
sugli spettacoli con riferimento a tre voci della tariffa. A
tale proposito, sottolinea come non vi sia, da parte della
Commissione, alcun intento punitivo nei confronti della SIAE,
la quale, soprattutto negli ultimi tempi, è divenuta il
bersaglio di un diffuso malcontento a causa del verificarsi di
situazioni
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paradossali, come ad esempio quelle relative all'esazione dei
diritti di autore e dell'imposta relativa alle manifestazioni
di carattere storico-religioso, nonché su quelle organizzate
dai partiti politici o dalle pro loco. Obiettivo del
provvedimento dovrebbe essere piuttosto quello di definire un
quadro normativo che consenta un'utilizzazione della struttura
capillare della SIAE anche per funzioni diverse da quelle
attualmente esercitate. Significativo, in questa prospettiva,
può essere, ad esempio, il caso delle tasse sulle concessioni
demaniali marittime, che sono state di recente trasferite
dalle capitanerie di porto alle regioni, le quali tuttavia non
sono finora state in grado di assumere le nuove funzioni.
Occorrerà peraltro compiere un'attenta verifica
sull'utilizzazione dei dipendenti della SIAE per compiti di
natura ispettiva nel settore tributario. Importante appare
altresì la volontà, manifestata dal Governo, di giungere ad
una riduzione dell'aggio riconosciuto alla SIAE per lo
svolgimento dei compiti assegnati. Tale ultimo profilo è stato
di recente oggetto di scelte paradossali, come ad esempio nel
caso delle scommesse ippiche, per le quali è stato deciso un
aumento consistente dell'aggio che, in concorso con l'aumento
del volume complessivo delle scommesse, ha determinato un
significativo aumento delle risorse di competenza della SIAE
per questo settore.
Chiede che il Governo chiarisca inoltre quale sia
attualmente il quadro giuridico nell'ambito del quale opera la
SIAE, considerato che è scaduto il termine della convenzione
senza che, per quanto a lui risulta, sia stata decisa una
proroga.
Esprime soddisfazione per il fatto che il Governo, dopo
un'estenuante catena di rinvii chiesti in Commissione, abbia
definito una propria organica proposta di riforma, la quale
supera le perplessità inizialmente manifestate dal medesimo
Governo circa le perdite di gettito che potrebbero derivarne;
si tratta infatti di preoccupazioni infondate, che in ogni
caso non giustificano il mantenimento di un'imposta che è
praticamente sconosciuta in Europa (salvo casi marginali di
tasse di natura locale) e che suscita perplessità in ordine ai
profili di compatibilità comunitaria, considerato che sugli
spettacoli grava contemporaneamente anche l'IVA. La
soppressione dell'imposta sugli spettacoli ed il contemporaneo
innalzamento dell'aliquota IVA appare idonea ad eliminare tali
anomalie, venendo anche incontro alle esigenze degli
operatori, considerata la piena detraibilità dell'IVA.
Altri profili da approfondire riguardano il destino delle
disposizioni della legge n. 640 del 1972 non assorbite nei
princìpi di delega contenuti nel provvedimento all'esame della
commissione; si tratta, in particolare, dei profili
sanzionatori e del regime forfettario, i quali peraltro
potrebbero essere contenuti nel nuovo testo da emanare in
attuazione della delega legislativa. Nel testo del Governo non
sono inoltre affrontati i problemi dell'esenzione per le feste
di piazza di carattere storico religioso, delle cosiddette
feste rave e dei bigliardini elettronici. Ritiene, a
tale proposito, che il Governo dovrebbe chiarire la
possibilità di una forfettizzazione nell'applicazione
dell'imposta ai video giochi, sottolineando come eventuali
problemi di gettito potrebbero essere risolti recuperando a
tassazione i prodotti di software, ed in particolare i
cd rom i quali sono attualmente privi di una tutela
adeguata contro la pirateria informatica ai fini del rispetto
della disciplina del diritto di autore. Altro problema da
affrontare potrebbe essere quello della differente disciplina
fra le case da gioco, le quali sono attualmente sottoposte ad
un prelievo dell'otto per cento sulla differenza tra il
complesso delle giocate e quello delle vincite, e quella per
gli ippodromi, sottoposti ad un prelievo ad aliquota inferiore
(5 per cento) ma applicata sull'ammontare lordo delle
scommesse effettuate. Per quanto concerne le attività musicali
dal vivo, ritiene che il riferimento alla soglia minima che
determina l'esenzione della manifestazione dovrebbe essere
specificato direttamente in sede di legge delega e non rimesso
alla discrezionalità del Governo. Sottolinea infine la
necessità di giungere ad una migliore distinzione delle
funzioni
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attribuite al Ministero delle finanze ed al Ministero dei
beni culturali, ad esempio in materia di individuazione delle
feste e nanifestazioni esenti.
Per il complesso dei motivi esposti ritiene che la
Commissione non possa limitarsi ad una mera correzione del
disegno di legge del Governo ma debba giungere ad una vera e
propria riscrittura del testo che risolva i diversi problemi
rimasti irrisolti. Auspica una conclusione rapida del
procedimento e propone, a tal fine, la costituzione di un
comitato ristretto, che potrebbe risultare utile per la rapida
definizione di un testo da sottoporre alla Commissione.
Il Sottosegretario Fausto VIGEVANI rileva come su alcune
delle questioni sollevate dal relatore il Governo non sia
ancora in grado di assumere una posizione definitiva;
sottolinea comunque come il Governo consideri l'impianto
complessivo del provvedimento di delega fondamentale, al fine
di abolire l'imposta sugli spettacoli come attualmente
definita, per passare ad un'imposizione sul valore aggiunto ed
introducendo una nuova imposta sugli intrattenimenti ed i
giochi. Il testo del disegno di legge è tuttavia certamente
migliorabile, ed a questo fine considera positivamente
l'istituzione del comitato ristretto al fine di approfondire
taluni aspetti. Rispetto alla questione relativa alla
convenzione con la SIAE preannuncia che il Governo presenterà
una sua proposta per valorizzare il ruolo della SIAE nel campo
della lotta all'evasione fiscale, rivedendo le percentuali di
aggio fissate per la riscossione ed utilizzando appieno le
professionalità esistenti presso la stessa SIAE.
Giorgio BENVENUTO, presidente, propone, concorde
la Commissione, di istituire il comitato ristretto, ed invita
i gruppi a designare i loro rappresentanti; propone quindi,
concorde la Commissione, di rinviare il seguito dell'esame ad
altra seduta.
La seduta termina alle 10.
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