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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


344477
SMC0292-0032
Bollettino Giunte e Commissioni n. 292 del 20 gennaio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-292)
(suddiviso in 75 Unità Documento)
Unità Documento n.32 (che inizia a pag.53 dello stampato)
              ...VI COMMISSIONE PERMANENTE
                          (Finanze)
 
 
SVOLGIMENTO DI INTERROGAZIONI
5 - 02037. LAVCOMM
5 - 02037.
5-02037 Cesetti: ritardo rimborsi IVA provincia Ascoli Piceno (12.4.97).
Fabrizio CESETTI.
Martedì 20 gennaio 1998. Presidenza del Vicepresidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per le finanze Fausto Vigevani.
ZZSMC ZZRES ZZSMC200198 ZZSMC980120 ZZSMC000198 ZZSMC000098 ZZSMC292 ZZ13 ZZD ZZC6 ZZNO ZZXX
     Il Sottosegretario Fausto VIGEVANI risponde
  all'interrogazione in esame, con la quale il presentatore ha
  riproposto la problematica riguardante i ritardi con i quali
  gli uffici finanziari procedono all'effettuazione dei rimborsi
  IVA, aggravando la già difficile situazione finanziaria degli
  imprenditori, in particolare di quelli che operano nella
  provincia di Ascoli Piceno.
     In relazione a ciò l'interrogante chiede di conoscere
  quali provvedimenti il Governo intenda adottare per affrontare
  e risolvere tale incresciosa situazione, anche in
  considerazione del fatto che, già in risposta ad una
  precedente interrogazione, il Governo mostrava consapevolezza
  dell'importanza della questione assicurando una maggiore
  celerità delle procedure dei rimborsi di che trattasi.
     Al riguardo, in via preliminare, ribadisce che il problema
  del ritardo nei rimborsi Iva attiene alla peculiarità delle
  procedure a cui devono uniformarsi gli uffici che, prima di
  liquidare un rimborso devono eseguire, per evidenti ragioni di
  tutela dell'Erario, un numero considerevole di controlli,
  quali la verifica di esistenza del soggetto d'imposta, il
  riscontro e la valutazione di eventuali carichi pendenti, la
  verifica dei presupposti della pretesa creditizia.  Tale
  complessità, nonostante le specifiche direttive volte alla
  semplificazione e razionalizzazione delle procedure, comporta
  in ogni caso un dispendio di risorse e di tempo che incidono
  sulla tempestività dei rimborsi.
     Ciò posto, recenti disposizioni normative sono intervenute
  nel settore dei rimborsi
 
                              Pag. 54
 
  IVA allo scopo di semplificare il sistema e risolvere, almeno
  in parte, le attuali disfunzioni.
     In particolare, con decreto legislativo 9 luglio 1997, n
  241 recante "Norme di semplificazione degli adempimenti dei
  contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e
  dell'imposta sul valore aggiunto, nonché di modernizzazione
  del sistema di gestione delle dichiarazioni", emanato in
  attuazione della delega conferita al Governo dalla legge 23
  dicembre 1996, n. 662, sono state introdotte rilevanti novità
  in tema di rimborsi dei crediti Irpef ed Iva, prevedendo, in
  particolare, che i rimborsi IVA risultanti in sede di
  dichiarazione annuale (articolo 38- bis,  comma 1, del
  decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 72) possono
  essere chiesti a decorrere dal 1^ febbraio dell'anno
  successivo a quello di riferimento, utilizzando apposita
  dichiarazione che, equiparata a quella annuale, dovrà
  contenere i dati che hanno determinato l'eccedenza d'imposta a
  credito.
     In questa ipotesi i rimborsi verranno eseguiti entro tre
  mesi dalla presentazione ditale dichiarazione.  Inoltre, il
  medesimo decreto legislativo n. 241, prevedendo la
  possibilità, per il contribuente, di effettuare compensazioni
  orizzontali tra i diversi tributi e contributi, offre un
  valido strumento di intervento nella questione dei
  rimborsi.
     In particolare, l'articolo 25 del citato provvedimento
  normativo prevede che sono ammessi alla compensazione, a
  decorrere dall'anno 1998, le persone fisiche titolari di
  partita IVA, a decorrere dall'anno 1999 le società di persone
  ed equiparate ai fini fiscali e, infine, a decorrere dall'anno
  2000, i soggetti all'imposta sul reddito delle persone
  giuridiche.
     Le altre disposizioni intervenute nel settore dei rimborsi
  IVA prevedono, tra l'altro, differimenti dei termini di
  decadenza per l'accertamento delle dichiarazioni a rimborso
  (decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 313) nonché
  semplificazioni delle modalità di esecuzione in materia di
  rimborsi d'imposta mediante conto fiscale (decreto-legge 11
  marzo 1997, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge n.
  122 del 9 maggio 1997).
     Analoghi provvedimenti normativi sono contenuti nella
  legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante "Misure per la
  stabilizzazione della finanza pubblica" (collegato alla
  finanziaria per l'anno 1998), che stabilisce un aumento della
  durata di garanzia (fideiussione bancaria) che il contribuente
  deve prestare all'amministrazione finanziaria per ottenere i
  rimborsi IVA fino alla data di decadenza dell'azione
  accertatrice per l'annualità cui si riferisce il credito
  rimborsato e la previsione, per l'amministrazione medesima, di
  poter attingere alla predetta garanzia per soddisfare crediti
  relativi ad anni precedenti maturati nell'arco di validità
  della garanzia stessa, nonché l'estensione dell'obbligo
  dell'utilizzo del conto fiscale a tutti i titolari di partita
  IVA.
     In tale contesto, l'Amministrazione finanziaria,
  consapevole dei disagi derivanti da detti ritardi, aveva
  inserito, tra l'altro, come obiettivo fondamentale da
  raggiungere nell'anno 1997 e formalizzato nella "Direttiva
  generale dell'azione amministrativa e la gestione" quello di
  ridurre l'arretrato relativo alla liquidazione dei rimborsi in
  base all'ordine cronologico di presentazione delle istanze .
  Ciò al fine di incidere efficacemente sulle cause che
  producono effetti distorsivi sull'efficienza complessiva
  dell'azione amministrativa.
     Conseguentemente, al fine di conseguire l'obiettivo
  prefissato, il competente Dipartimento delle entrate ha
  impartito istruzioni agli uffici periferici allo scopo di
  procedere con celerità all'effettuazione dei rimborsi IVA.
     Ciò nonostante, la disponibilità degli stanziamenti
  riguardanti detti rimborsi non ha consentito di rispettare
  pienamente il programma previsto per il 1997 ed il predetto
  Dipartimento ha disposto che gli uffici IVA provvedano con
  urgenza alla predisposizione dei provvedimenti di rimborso
  fino alla completa ultimazione delle residue disponibilità di
  bilancio, proseguendo ovviamente l'esame dei rimborsi
  liquidati direttamente dai concessionari tramite conto
  fiscale.
 
                              Pag. 55
 
     Ciò posto, in riferimento allo specifico problema dei
  rimborsi IVA nella provincia di Ascoli Piceno, dai dati
  aggiornati al 13 giugno 1997, forniti dall'anagrafe
  tributaria, risulta che le giacenze complessive presso il
  competente ufficio, per le annualità 1979-1997, ammontano a
  n.2825 rimborsi IVA da erogare su un totale di 37.615
  richieste di rimborsi.  In tale ambito, inoltre, risultano
  effettuate 2599 liquidazioni, sia totali che parziali per ogni
  singolo rimborso, direttamente dal concessionario, su
  richiesta del contribuente, per un totale di lire
  101.736.125.000, imputabili solo alle quote capitali e non
  agli interessi maturati.
     Le cause dei ritardi nell'erogazione dei rimborsi, secondo
  quanto rilevato dal competente ufficio IVA di Ascoli Piceno,
  non sono esclusivamente ascrivibili alla scarsa produttività
  dell'ufficio, che, al contrario, è risultato essere uno dei
  più solerti ed efficaci in ambito nazionale, ma piuttosto sono
  attribuibili ad una serie di fattori imputabili, tra l'altro,
  anche alla mancata produzione di documenti da parte dei
  contribuenti richiedenti.
     E' opportuno, infine, segnalare che il Dipartimento delle
  entrate, al fine di assicurare la massima tempestività nella
  utilizzazione degli stanziamenti previsti per l'esercizio
  finanziario per l'anno 1998, ha disposto che gli uffici IVA e
  gli uffici delle entrate riprendano con effetto immediato
  l'attività relativa alla predisposizione dei provvedimenti di
  rimborso IVA.
     Assicura il suo impegno a svolgere un intervento presso i
  competenti uffici dell'amministrazione finanziaria onde
  abbreviare i tempi per l'effettuazione dei rimborsi IVA, fatte
  salve comunque le disponibilità finanziarie a disposizione
  degli uffici stessi.
 
     Fabrizio CESETTI (gruppo della sinistra
  democratica-l'Ulivo) rileva come il problema dei ritardi nei
  rimborsi IVA non riguardi esclusivamente la provincia di
  Ascoli Piceno, ma tutto il territorio nazionale; in
  particolare, nelle regione Marche si registra un'alta
  percentuale di piccole e medie imprese che operano con il
  regime IVA semplificato, le quali sono particolarmente
  penalizzate dai ritardi nei rimborsi, anche quando questi
  riguardino somme di modesta entità.  Particolarmente grave è il
  problema dei rimborsi trimestrali, i quali sono effettuati
  spesso con un ritardo ancora maggiore dei rimborsi annuali: in
  questo campo si registrano inoltre inaccettabili disparità nel
  comportamento degli uffici IVA.  Ricorda i numerosi atti di
  sindacato ispettivo con i quali aveva inteso sollevare in
  precedenza il problema, e sollecita il Governo a compiere uno
  sforzo ulteriore in questa direzione sensibilizzando gli
  uffici centrali e periferici dell'amministrazione
  finanziaria.
 
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