| Il Sottosegretario Fausto VIGEVANI risponde
all'interrogazione in esame, con la quale i presentatori, nel
premettere che l'articolo 3, comma 67, della legge 28 dicembre
1995, n. 549 ha disposto l'esonero dall'obbligo del pagamento
della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche da
parte di coloro che promuovono manifestazioni od iniziative a
carattere politico (purché l'area occupata non ecceda i 10
metri quadrati), rilevano, al riguardo, un comportamento non
omogeneo da parte dei Comuni nell'applicazione dell'imposta di
bollo, sia sulla richiesta di concessione dell'area pubblica
da occupare sia sulla relativa autorizzazione comunale
concessa per l'occupazione dell'area stessa.
Gli interroganti chiedono, pertanto, di conoscere quali
interventi il Ministero delle finanze intenda adottare al fine
di rendere omogeneo tale comportamento della pubblica
amministrazione, atteso che in alcuni Comuni viene richiesta
l'apposizione della marca da bollo di lire 20.000 sia sulla
richiesta sia sulla relativa autorizzazione per la concessione
dell'occupazione del suolo pubblico, mentre in altri Comuni la
predetta richiesta e relativa autorizzazione sono predisposte
in carta
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libera, ed in altri Comuni ancora, a seguito di mozione
presentata al Consiglio comunale, è stata deliberata la non
applicazione dell'imposta di bollo agli atti in questione.
Al riguardo, il competente Dipartimento delle entrate ha
rappresentato che le suddette istanze, come tutte quelle
dirette agli uffici dell'Amministrazione comunale, al fine di
ottenere l'emanazione di un provvedimento amministrativo, sono
soggette all'imposta di bollo, al sensi dell'articolo 3 della
tariffa annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26
ottobre 1972, n. 642, approvata con decreto del Ministro delle
finanze 20 agosto 1992.
Daniele MOLGORA (gruppo lega nord per l'indipendenza
della Padania) considera eccessivo lo zelo con il quale
l'amministrazione finanziaria esige l'assolvimento
dell'imposta di bollo, la quale rappresenta, tra l'altro, una
forma di imposizione assai discutibile, per la presentazione
di una semplice istanza amministrativa a livello locale. Si
dichiara pertanto non soddisfatto della risposta fornita,
riservandosi di presentare ulteriori atti di sindacato
ispettivo sulla materia.
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