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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


344509
SMC0292-0064
Bollettino Giunte e Commissioni n. 292 del 20 gennaio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-292)
(suddiviso in 75 Unità Documento)
Unità Documento n.64 (che inizia a pag.107 dello stampato)
              ...XII COMMISSIONE PERMANENTE
                       (Affari sociali)
 
 
...SVOLGIMENTO DI INTERROGAZIONI
5 - 02044. LAVCOMM
5 - 02044.
5-02044 POZZA TASCA: Sul rimborso spese sostenute per le terapie effettuate con il metodo Doman (15 aprile 1997).
Il sottosegretario Bruno VISERTA COSTANTINI. Elisa POZZA TASCA.
Martedì 20 gennaio 1998. - Presidenza del vicepresidente Paolo POLENTA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità, Bruno Viserta Costantini.
ZZSMC ZZRES ZZSMC200198 ZZSMC980120 ZZSMC000198 ZZSMC000098 ZZSMC292 ZZ13 ZZD ZZC12 ZZNO ZZXX ZZFF
     Il sottosegretario Bruno VISERTA COSTANTINI dopo aver
  fatto presente che il Ministero della Sanità risponde anche
  per conto del dipartimento per la Solidarietà sociale della
  Presidenza del Consiglio dei Ministri, rileva che dinanzi al
  difficile problema della riabilitazione dei bambini
  cerebrolesi e dei migliori percorsi terapeutici in tal senso
  possibili è stato costante ed elevato, specie negli ultimi
  anni, il grado di attenzione di entrambe le
  amministrazioni.
     Il Ministero della Sanità, prendendo atto a suo tempo, nel
  novembre 1994, della decisione del TAR della Toscana di
  accoglimento del ricorso dei genitori di una piccola
  cerebrolesa per la liquidazione delle spese sostenute nella
  terapia di riabilitazione della loro bambina secondo il metodo
  Doman,  ha inteso ottemperare, innanzitutto, sottoponendo
  al vaglio del Consiglio superiore di sanità il quesito sulla
  scientificità di tale metodo.
     Successivamente, pur nella constatazione del parere
  negativo su di esso espresso dal Consiglio superiore di
  sanità, nel novembre 1995, il Ministero ha ritenuto comunque
  opportuno istituire una Commissione di studio, espressamente
  incaricata di approfondire tutti gli aspetti, non solo
  sanitari ma anche sociali, correlati al problema della
  riabilitazione delle gravi lesioni cerebrali infantili.
     I lavori di tale Commissione, cui hanno preso parte sia
  esponenti del mondo scientifico sia rappresentanti dei
  genitori di bambini sottoposti a trattamento riabilitativo con
  il metodo Doman, hanno reso possibile un proficuo confronto
  tra le varie realtà sanitarie esistenti a livello territoriale
  e le differenti metodologie che contraddistinguono gli
  interventi riabilitatori degli operatori delle strutture del
  Servizio sanitario nazionale rispetto a quelli propri di chi
  segue il metodo in esame.
     Sono emerse così, in particolare, le peculiari istanze di
  operatori e genitori che individuavano nella famiglia il luogo
  naturale ed insostituibile per attuare un progetto
  riabilitativo da reputarsi idoneo, senza soluzione di tempo e
  di luogo, a stimolare le potenzialità residue del bambino
  cerebroleso ed a farle emergere anche in casi molto gravi.
     Nel concludere i propri lavori, la Commissione ha espresso
  il convincimento che un corretto approccio al bambino
  cerebroleso deve consistere in un percorso riabilitativo come
  progetto di vita che, insieme all'aspetto funzionale,
  comprenda la componente pedagogico-sociale e sia sostenuto da
  figure professionali sanitarie e da quelle di specifica
  formazione psicologica e sociale, coinvolgendo nel progetto,
  di regola, anche la famiglia.
     Vi è, perciò, consapevolezza che sia indispensabile
  disporre di idonei strumenti di valutazione dell'attività
  riabilitativa, nel senso che, per rendere evidente e
  comprensibile la validità dei vari metodi per essa adottati,
  sia sempre necessario prevedere i criteri e le metodiche di
  valutazione dei risultati attesi da ciascuno di essi.
     Ritiene, inoltre, opportuno precisare che, in precedenza,
  le due Circolari del 24 e 27 ottobre 1995, richiamate
  nell'interrogazione, erano già state un ulteriore segno
  dell'attenzione del Ministero, che aveva ritenuto di
  sensibilizzare gli assessorati regionali affinché, nell'ambito
  della propria autonomia e competenza, si facessero partecipi
  delle gravi difficoltà che ricadono per tanta parte sulle
  famiglie dei piccoli cerebrolesi.
     In coerenza con gli obiettivi emersi dall'approfondita
  disamina delle conclusioni dianzi illustrate, con decreto
  ministeriale del 26 maggio 1997 il Ministro della sanità ha
  inteso costituire una nuova Commissione di studio, naturale
  prosecuzione della precedente che aveva esaurito il proprio
  mandato nell'anno precedente, attribuendole in particolare i
  compiti di individuare i parametri obiettivi di validazione
  delle metodiche riabilitative, elaborare
 
                              Pag. 108
 
  un protocollo di valutazione delle varie metodiche, indicare
  le caratteristiche e la durata di una sperimentazione
  multicentrica che adotti il protocollo in casi omogenei per
  età e patologia e coordinare l'attività di sperimentazione ai
  fini della valutazione dei risultati, riferiti alla specifica
  situazione sociale e sanitaria della persona nella sua
  globalità e, quindi, al miglioramento della qualità della
  vita.
     Proprio alla luce dei presupposti già illustrati che ne
  hanno suggerito la ricostituzione, nella sua composizione tale
  Commissione ha visto non soltanto confermata ma anche ampliata
  la rappresentanza dei genitori di piccoli cerebrolesi,
  essendone stati chiamati a far parte sia alcuni che fanno
  riferimento al metodo  Doman  che altri, i cui figli sono
  seguiti nell'ambito del Servizio sanitario nazionale con
  metodi di riabilitazione tradizionali.
     Fa presente che l'attività della Commissione risulta
  piuttosto intensa, con un'elevata partecipazione dei
  componenti alle sue sedute, e che pertanto il Ministero
  ritiene condivisibile e praticabile la compilazione di una
  relazione tecnica sui singoli casi esaminati, sulla base
  dell'osservazione e della valutazione dei risultati, così come
  proposto nell'interrogazione.
     Inoltre il 9 luglio scorso lo stesso deputato interrogante
  ha avuto un proficuo incontro sull'argomento con la dottoressa
  Fratello, dirigente medico del Ministero e Presidente di tale
  Commissione, alla presenza di genitori, poi chiamati a portare
  il loro contributo come esperti ai suoi lavori.
     Quanto all'esigenza di opportune misure per alleviare gli
  ingenti costi sostenuti dalle famiglie dei piccoli
  cerebrolesi, prospettata nell'interrogazione, fa presente che
  dalle indagini effettuate è emerso che le iniziative n tal
  senso adottate dalle regioni sono state di vario tipo; accanto
  alle decisioni di alcune regioni, quali Sardegna e Lazio, di
  rimborsare le spese sostenute per viaggi a Philadelphia negli
  Stati Uniti, e tale richiesta, peraltro, progressivamente
  sviluppatasi nel paese, ha avuto un riscontro minimo nel resto
  dell'Unione europea, ve ne sono state altre, di attribuzione
  di fondi direttamente alle famiglie dei bambini.
     Ritiene che le concrete possibilità di pervenire ad una
  migliore qualità dell'attività di riabilitazione in età
  pediatrica, obiettivo al quale l'attuale Commissione di studio
  darà senz'altro un significativo contributo, così
  corrispondente ai suoi compiti istituzionali, faranno cessare
  le discriminanti differenziazioni, nei livelli delle
  prestazioni in materia erogabili, fra le diverse zone del
  territorio nazionale, dando adeguate risposte alle istanze
  delle famiglie.
 
     Elisa POZZA TASCA (gruppo misto) replicando alla sua
  interrogazione n. 5-02044 fa presente che molti di coloro che
  hanno un figlio in determinate condizioni ritengono ancora
  oggi opportuno andare a Philadelphia, per sottoporre i bambini
  alle tecniche riabilitative note come metodo  Doman  e
  considera inaccettabile il fatto che esistano marcate
  differenze tra le diverse regioni circa i rimborsi sulle
  terapie per i bambini celebrolesi.
     Chiede, quindi, al Governo di attivarsi affinché, in
  attesa della conclusione dei lavori della Commissione
  ministeriale, tali discriminazioni non abbiano luogo.
 
     La seduta termina alle 10,55.
 
DATA=980120 FASCID=SMC13-292 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=12 SEDE=XX NSTA=0292 TOTPAG=0131 TOTDOC=0075 NDOC=0064 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C12D PAGINIZ=0107 RIGINIZ=003 PAGFIN=0108 RIGFIN=061 UPAG=NO PAGEIN=107 PAGEFIN=108 SORTRES=9801203 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00292 SORTNAV=59801200 00292 b00000 ZZSMC292 NDOC0064 TIPDOCB DOCTIT0064 NDOC0064



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