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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


344513
SMC0292-0068
Bollettino Giunte e Commissioni n. 292 del 20 gennaio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-292)
(suddiviso in 75 Unità Documento)
Unità Documento n.68 (che inizia a pag.113 dello stampato)
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                 XIII COMMISSIONE PERMANENTE
                        (Agricoltura)
 
 
IN SEDE REFERENTE
C4454. LAVCOMM
C4454.
Disegno di legge: A.S.2910 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1^ dicembre 1997, n.411, recante misure urgenti per gli accertamenti in materia di produzione lattiera (Approvato dal Senato) (4454). <Parere della I, della II (ex articolo 73, comma 1- bis, del regolamento, in materia di sanzioni), della V, della VI e della XIV Commissione e Parere del Comitato per la legislazione articolo 16- bis, del regolamento>.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente. Gianpaolo DOZZO. Uber ANGHINONI. Paolo SCARPA BONAZZA BUORA. Fortunato ALOI. Flavio TATTARINI. Enzo CARUSO. Teresio DELFINO. Mario PRESTAMBURGO. Daniele FRANZ. Nuccio CARRARA. Stefano LOSURDO. Adriana POLI BORTONE.
Martedì 20 gennaio 1998. - Presidenza del presidente Alfonso PECORARO SCANIO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole Roberto Borroni.
ZZSMC ZZRES ZZSMC200198 ZZSMC980120 ZZSMC000198 ZZSMC000098 ZZSMC292 ZZ13 ZZD ZZC13 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge
  all'ordine del giorno.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  ricorda che
  nella seduta di ieri si è svolto l'esame preliminare.  Si
  dovrebbe pertanto passare all'esame degli articoli e degli
  emendamenti ad essi riferiti.  Sono stati presentati
  complessivamente 71 emendamenti, disponibili in fotocopia.  Si
  pone però il problema circa il modo di procedere nelle more
  che il Comitato per la legislazione esprima il parere di
  competenza sul testo del decreto.  Si potrebbe procedere in
  questa fase nell'espressione del parere sugli emendamenti da
  parte del relatore e del rappresentante del Governo e nel
  dibattito sul complesso delle proposte modificative.  Una volta
  pervenuto il parere dovrà essere stabilito il termine per la
  presentazione di ulteriori emendamenti riferiti al parere
  stesso.  Si rende conto delle difficoltà applicative che
  derivano dalle nuove disposizioni regolamentari e considera
  pertanto opportuno consultare anche i rappresentanti dei
  gruppi, evidenziando come la Commissione si trovi compressa
  tra la necessità di effettuare un ampio dibattito ed i ridotti
  tempi a disposizione.
 
     Gianpaolo DOZZO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania), intervenendo sull'ordine dei lavori, si
  domanda come sia possibile mantenere fermo il termine delle
  ore 18 per la presentazione degli emendamenti in Assemblea in
  presenza di un'ulteriore apertura di termini per la
  presentazione di altri emendamenti in Commissione.  Esprime la
  preoccupazione che le possibilità di modificare il testo
  vengano vanificate a causa dello slittamento nei tempi
  dell'esame.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  osserva che
  il termine ulteriore per
 
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  la presentazione di emendamenti correlati al parere espresso
  dal Comitato per la legislazione è una novità procedurale che
  deve essere rispettata, pur nella coscienza che produce
  notevoli ripercussioni sulla scansione temporale del
  procedimento.  Eventualmente si potrà procedere a votazioni
  riassuntive in base alle norme del nuovo regolamento al fine
  di velocizzare l'esame del decreto.  Non esclude la possibilità
  di differire il termine entro il quale la Commissione deve
  concludere l'esame.
 
     Gianpaolo DOZZO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva
  che uno slittamento dell'esame non consentirebbe di apportare
  alcuna modifica al decreto in quanto non vi sarebbero più i
  tempi per mandarlo nuovamente al Senato.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  ritiene che
  la Commissione possa proseguire l'esame anche domani senza
  pregiudicare l' iter  del provvedimento.  Qualora vengano
  ritirati gli emendamenti si potrebbe procedere in modo più
  veloce.
 
     Uber ANGHINONI (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) esprime l'impressione che le nuove disposizioni
  regolamentari possano determinare una compressione del
  dibattito.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  osserva che
  le nuove disposizioni regolamentari sono state votate in
  Assemblea da un'ampia maggioranza.  Fermo restando che la
  Commissione deve concludere l'esame del decreto entro le ore
  14, ritiene che si possa rinviare ad un'altra fase una
  valutazione della situazione.  Aveva proposto di far slittare
  il termine della conclusione come ipotesi di principio per
  consentire alla Commissione di discutere in maniera
  approfondita.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (gruppo forza Italia)
  ritiene che un eventuale slittamento della conclusione dei
  lavori non pregiudicherebbe la possibilità di modificare il
  testo: il decreto potrebbe essere esaminato domani dalla
  Commissione e giovedì dall'Assemblea e quindi essere rimandato
  al Senato con qualche opportuno miglioramento.
 
     Fortunato ALOI (gruppo alleanza nazionale) evidenzia la
  difficoltà di procedere in pendenza di un parere nel quale
  potrebbero essere esposte considerazioni che vanno in
  tutt'altra direzione rispetto a quella assunta dalla
  Commissione, con il rischio di un contrasto tra il parere
  stesso ed il testo che si va formando.
 
     Flavio TATTARINI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo),
  relatore,  dichiara di aver partecipato all'inizio della
  seduta del Comitato per la legislazione, ove è stato stabilito
  di esprimere il parere entro le ore 12.  Non crede che tale
  parere possa essere espresso prima dal momento che anche il
  Comitato è in una fase di rodaggio ed è composto da otto
  rappresentanti di diverse forze politiche, i quali desiderano
  intervenire nella discussione per portare le proprie
  esperienze e posizioni politiche.  Il relatore presso il
  Comitato, onorevole Lembo, ha proposto uno schema di parere
  favorevole a condizione, che non sa quale esito potrà avere.
  Ritiene però che questioni di correttezza impongano di non
  anticipare le conclusioni che dovranno essere tratte una volta
  pervenuto il parere del Comitato.  Pur essendo interessato a
  terminare l'esame nei tempi previsti, ritiene che non sia
  giusto esprimersi sugli emendamenti già presentati in pendenza
  dell'espressione del parere da parte del Comitato e della
  presentazione di ulteriori emendamenti.  Considera pertanto
  opportuno seguire l'ipotesi avanzata dal presidente,
  eventualmente chiedendo uno slittamento del termine per la
  conclusione dell'esame, senza che ciò provochi i rischi
  paventati dal collega Dozzo.  Come ha osservato l'onorevole
  Scarpa Bonazza Buora, i tempi potrebbero essere comunque
  sufficienti.  Ritiene in conclusione che la Commissione si
  trovi ad optare tra due soluzioni entrambe problematiche
 
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  e che potrebbero costituire un brutto precedente,
  scegliendo tra un rinvio della conclusione e la rinuncia al
  dibattito.  Osserva che già la Camera è stata compressa nei
  tempi d'esame del provvedimento a causa del ritardo con cui
  esso è stato trasmesso dal Senato.  Considera indispensabile
  trovare uno spazio per un minimo di discussione, sospendendo
  per il momento la seduta.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  ritiene che
  la Commissione stia svolgendo un proficuo dibattito di natura
  metodologica, nel quale è lecito pensare che sia opportuno non
  procedere nelle votazioni sul testo in attesa del parere del
  Comitato, che potrebbe comportare la necessità di introdurvi
  qualche modifica.  Suggerisce che si potrebbe seguire una via
  intermedia, procedendo ora negli interventi sul complesso
  degli emendamenti riguardanti il merito del provvedimento.  Il
  termine ulteriore per la presentazione di altri emendamenti
  concerne aspetti attinenti alla redazione tecnica del testo.
  Invita i rappresentanti dei gruppi che intervengano nel corso
  del dibattito sul complesso degli emendamenti a segnalare gli
  emendamenti di particolare rilievo per la votazione dei quali
  intendano insistere alla luce delle nuove disposizioni
  regolamentari in base alle quali si applica in via generale un
  principio di economia procedurale, procedendo di norma alla
  votazione di due emendamenti per gruppo per ciascun articolo.
  Fermo restando che è favorevole all'ipotesi di sospendere i
  lavori, cederà la parola a chi intende intervenire sul
  complesso degli emendamenti.
 
     Enzo CARUSO (gruppo alleanza nazionale) eccepisce che
  gli interventi sul complesso degli emendamenti possono essere
  effettuati soltanto previa espressione del parere da parte del
  relatore.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  ribadisce
  ancora una volta che la Commissione è sottoposta ad una
  duplice pressione, derivante dalla necessità di garantire i
  tempi dell'esame e dall'opportunità di procedere ad un'ampia
  discussione.  Qualora non si ottenga uno slittamento del
  termine per concludere l'esame si corre il concreto rischio di
  non procedere in un dibattito approfondito.
 
     Paolo SCARPA BONAZZA BUORA (gruppo forza Italia)
  considera inutile per non dire ridicolo dissertare su
  questioni procedurali.  Propone pertanto di sospendere la
  seduta, riprendendola dopo l'espressione del parere da parte
  del Comitato per la legislazione.  Ribadisce che a suo avviso
  esistono comunque i tempi per svolgere un buon lavoro.
 
     Teresio DELFINO (gruppo misto-CDU) considera scontato
  sospendere i lavori, invitando il presidente ad attivarsi al
  fine di acquisire la relazione del generale Lecca menzionata
  ieri dal Ministro e che rileva anche in rapporto agli
  emendamenti da lui presentati, in un'ottica diversa rispetto a
  quella contenuta nella relazione, che tende a criminalizzare i
  contratti di affitto.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  assicura
  l'onorevole Delfino che si attiverà per acquisire la relazione
  entro il termine più breve possibile.
 
     Mario PRESTAMBURGO (gruppo popolari e
  democratici-l'Ulivo) si associa alla richiesta del collega
  Delfino.  Sarebbe inoltre utile acquisire maggiori notizie in
  merito al documento trasmesso dalla procura generale della
  Corte dei conti alle procure regionali, ove si fa riferimento
  a responsabilità penali e per danni all'erario.  Rinnova
  inoltre la richiesta di acquisire i modelli L1 su supporto
  informatico dal momento che dall'unico caso esaminato ha avuto
  modo di rilevare notevoli anomalie.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  si riserva
  di dare una compiuta risposta all'ultima richiesta
  dell'onorevole Prestamburgo non appena verranno sciolti i nodi
  riguardanti l'applicazione della
 
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  normativa sulla tutela dei dati personali.  Avverte che
  rivolgerà un quesito al Presidente della Camera in merito alla
  prassi da instaurare nell'applicazione delle nuove
  disposizioni regolamentari.  In considerazione del fatto che il
  relatore ha ritenuto di non esprimere il parere sugli
  emendamenti nelle more della trasmissione del parere del
  Comitato per la legislazione ed acquisiti gli orientamenti dei
  rappresentanti dei gruppi, sospende la seduta fino alle ore
  12.
     Una volta pervenuto il parere del Comitato per la
  legislazione potrà essere stabilito un ulteriore termine per
  la presentazione di nuovi emendamenti, indicativamente di
  un'ora.  Ribadisce l'invito ai rappresentanti dei gruppi a
  segnalare gli emendamenti da esaminare con priorità.
 
     La seduta, sospesa alle 10,20, riprende alle
  12,45.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  comunica che
  il Comitato per la legislazione ha espresso il seguente
  parere:
                      PARERE FAVOREVOLE,
     a condizione che, per quanto attiene alla chiarezza ed
  alla proprietà della formulazione del testo:
       si chiarisca la portata della disposizione dell'articolo
  3, comma 1, terzo periodo, anche in relazione ad eventuali
  effetti di essa sui ricorsi proposti dai produttori;
       si chiariscano altresì il significato e le implicazioni
  delle disposizioni dell'articolo 4- bis,  definendo in
  maniera univoca i compiti della commissione di garanzia, le
  modalità di svolgimento di essi e il loro raccordo con le
  funzioni affidate al ministro per le politiche agricole e
  all'AIMA;
     e con le seguenti osservazioni,
       per quanto attiene alla formulazione del testo:
         il testo medesimo contiene molti rinvii alla
  legislazione previgente, con particolare riferimento
  all'articolo 1, comma 3, all'articolo 3, comma 1, e
  all'articolo 4, comma 2;
       per quanto concerne l'efficacia delle norme ai fini
  della semplificazione e del riordinamento della
  legislazione:
         con riferimento alla disposizione di cui all'articolo
  2, comma 8- bis,  si valuti l'opportunità di omettere il
  richiamo all'articolo 3, comma 1, della legge 15 marzo 1997,
  n. 59, trattandosi di disposizione che reca un principio
  direttivo per l'esercizio di una delega legislativa;
         si provveda ad allineare la disciplina alla normativa
  comunitaria in materia di assegnazione delle quote alle
  aziende.
     Il Comitato sottolinea infine l'esigenza di definire un
  quadro complessivo di maggiore certezza normativa in materia
  di quote-latte, evitando di intervenire ripetutamente con
  provvedimenti "tampone".  Ciò in considerazione del fatto che
  il decreto-legge contiene un numero troppo ampio di deroghe
  alla legislazione previgente, il che ostacola la formazione di
  una disciplina chiara e uniforme e determina altresì il
  rischio di introdurre incongrue disparità di trattamento,
  quali, nel caso di specie, quelle relative alla restituzione
  delle liquidità per il solo 1996-1997 e quelle riguardanti la
  definizione per aree geografiche dei livelli di
  compensazione.
 
     Daniele FRANZ (gruppo alleanza nazionale) esprime forti
  perplessità sul parere espresso dal Comitato per la
  legislazione, che è stato atteso per tutta la mattina dai
  componenti la Commissione.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  condivide il
  giudizio critico del collega Franz sulla qualità del parere
  espresso dal Comitato per la legislazione, il quale entra in
  considerazioni di merito che appartengono alla Commissione
  agricoltura.
 
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     Teresio DELFINO (gruppo misto CDU) rileva che quello in
  discussione è il primo parere espresso dal Comitato.  Si
  domanda però se non sia il caso che la presidenza della
  Commissione assuma una iniziativa formale finalizzata a
  sottolineare l'esigenza che il Comitato non debordi rispetto
  alle competenze stabilite nel regolamento.
 
     Flavio TATTARINI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo),
  relatore,  invita il presidente a chiarire quale sia la
  procedura da seguire al fine di esprimere le valutazioni della
  Commissione e del relatore sul parere reso dal Comitato.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  ricorda che
  una volta pervenuto il parere è necessario stabilire un
  termine per la presentazione degli emendamenti ad esso
  correlati.  Non essendo molti i vincoli fissati nel parere,
  giudica opportuno fissare un termine relativamente breve.
  Ricorda inoltre che la Commissione in sede referente può anche
  discostarsi dalle condizioni poste nel parere, motivando la
  propria scelta.  E' evidente inoltre che occorre distinguere
  tra le condizioni e le osservazioni, che per di più appaiono
  di carattere estremamente generale.
 
     Gianpaolo DOZZO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) rileva che il parere contiene due condizioni
  che devono essere recepite dalla Commissione.  Si dovrebbero
  pertanto discutere le condizioni poste dal Comitato ed
  eventualmente recepirle con l'approvazione di due distinti
  emendamenti.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  fa presente
  che ai sensi del comma 6 dell'articolo 16-bis del regolamento,
  qualora le Commissioni che procedono in sede referente non
  intendano adeguare il testo del progetto di legge alle
  condizioni contenute nel parere del Comitato, hanno il mero
  onere di indicarne le ragioni nella relazione per l'Assemblea.
  Alle disposizioni regolamentari si sono aggiunte le
  indicazioni procedurali impartite dal Presidente della Camera
  circa la fissazione del termine per la presentazione di
  emendamenti formulati in recepimento del parere del Comitato.
  Su tali emendamenti si potrà poi svolgere la discussione.
 
     Teresio DELFINO (gruppo misto CDU) domanda se il parere
  del Comitato ha gli stessi effetti di un parere rinforzato.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  dichiara che
  il parere del Comitato è assimilabile ad un parere rinforzato.
  La Commissione in sede referente ha l'obbligo di motivare un
  eventuale discostamento rispetto alle condizioni poste nel
  parere.
 
     Nuccio CARRARA (gruppo alleanza nazionale) rileva che
  se il parere non è vincolante, una maggioranza ad esso
  eventualmente contraria può comunque procedere.  Entrando nel
  dettaglio del parere, evidenzia che nelle osservazioni si
  contestano aspetti discutibili e di difficile identificazione.
  Cita in particolare il riferimento ai "molti rinvii alla
  legislazione previgente", domandandosi dove è situata la
  soglia tra i pochi e i molti rinvii; analoghe considerazioni
  svolge rispetto alla semplificazione del contesto normativo e
  ad altri aspetti.
 
     Daniele FRANZ (gruppo alleanza nazionale) osserva che
  il parere reso dal Comitato, pur nella sua non
  condivisibilità, è comunque chiaro e qualora non venga accolto
  si tramuterebbe in un parere contrario.
 
     Stefano LOSURDO (gruppo alleanza nazionale) considera
  opportuno stabilire un termine per la presentazione di
  emendamenti volti a recepire le condizioni poste nel parere,
  che non risultano di poco conto.  Ricorda in particolare che
  sulla commissione di garanzia, oggetto della seconda
  condizione, si sono lungamente soffermati i rappresentanti dei
  Comitati spontanei dei produttori nell'incontro informale
  svoltosi ieri.
 
                              Pag. 118
 
     Flavio TATTARINI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo),
  relatore,  riservandosi di esprimere le proprie
  valutazioni sul merito del parere in un secondo tempo, osserva
  che esso è stato reso ai sensi del comma 4 dell'articolo
  16-bis del regolamento.  La Commissione ha il compito di
  chiarire le questioni sollevate nel parere senza che ciò
  comporti obbligatoriamente la presentazione e l'approvazione
  di emendamenti.  Il parere avanza infatti esigenze di chiarezza
  che possono essere soddisfatte indipendentemente dal ricorso a
  proposte emendative.  Altra cosa sarebbe, ovviamente, la
  presentazione di emendamenti da parte di componenti la
  Commissione che facciano proprie le condizioni presenti nel
  parere.  Riguardo specificatamente alla prima condizione, essa
  concerne i ricorsi proposti dai produttori.  Se si chiarisce il
  punto specifico, non è necessario presentare emendamenti.
 
     Fortunato ALOI (gruppo alleanza nazionale) ha
  l'impressione che si stia facendo del facile accademismo: il
  chiarire non esclude infatti il ricorso ad emendamenti che
  possono andare anche in direzione opposta rispetto ad una
  interpretazione superficiale.  Ritiene che il parere del
  Comitato non debba essere sottovalutato in quanto interpreta
  il decreto alla luce del principio di una corretta redazione
  tecnica del testo, con riferimento ad elementi da non
  sottovalutare, come quello relativo alla presenza di eccessivi
  rinvii alla legislazione previgente.
 
     Adriana POLI BORTONE (gruppo alleanza nazionale)
  ritiene che nella fase della prima applicazione delle nuove
  disposizioni regolamentari occorre chiarire quale tipo di
  valore attribuire al Comitato per la legislazione, il quale
  non è il frutto di un'invenzione finalizzata semplicemente a
  complicare la vita già non facile del Parlamento, derivando
  bensì dall'aspirazione a legiferare meglio.  Al Comitato sono
  state attribuite competenze più pregnanti rispetto a quelle
  attribuite dal vecchio testo dell'articolo 96-bis del
  regolamento alla Commissione Affari costituzionali, in quanto
  esso è chiamato ad esprimersi sulla omogeneità dei
  decreti-legge, anche proponendo la soppressione delle
  disposizioni che contrastino con le regole sulla specificità
  ed omogeneità e sui limiti di contenuto vigenti per i
  provvedimenti di urgenza.  I destinatari delle norme - in
  questo caso soprattutto gli allevatori - hanno il
  diritto-dovere non soltanto di rispettarle ma anche di
  conoscerle.  Perciò invita la Commissione a rispettare le
  condizioni poste nel parere attraverso l'approvazione di
  specifici emendamenti, dato che i chiarimenti non possono
  essere forniti - contrariamente a quanto sostenuto dal
  relatore - in maniera esclusivamente verbale.  Se si intende
  vanificare il lavoro del Comitato, la questione può essere
  rimessa alla Giunta per il regolamento.  Ricorda però che
  l'aspirazione a monte delle modifiche regolamentari e del
  parere reso dal Comitato consiste nel rendere finalmente i
  testi normativi per quanto possibile semplici e leggibili.  I
  chiarimenti richiesti nel parere sono finalizzati proprio ad
  una maggiore leggibilità del decreto, per esempio sopprimendo
  i riferimenti alla normativa previgente.
 
     Alfonso PECORARO SCANIO,  presidente,  concorda
  circa la necessità che il parere venga attentamente vagliato
  anche perché esso è stato approvato all'unanimità da un
  Comitato composto da otto membri appartenenti a tutte le forze
  politiche.  Rileva però che le osservazioni entrano
  eccessivamente nel merito del provvedimento.  Propone comunque
  di stabilire per le ore 17 il termine per la presentazione di
  eventuali emendamenti finalizzati al recepimento del parere,
  rinviando il seguito dell'esame alla seduta di domani, con
  inizio alle ore 9.30.
     La Commissione concorda.
 
     La seduta termina alle 13,25.
 
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