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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


344625
STA0299-0006
Stenografico d'Aula n. 299 del 20 gennaio 1998 (STA13-299)
(suddiviso in 319 Unità Documento)
Unità Documento n.6 (che inizia a pag.3 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.4)
SVOLGIMENTO: 3 - 00768; 3 - 00866; 3 - 01385; 2 - 00446; 2 - 00658; 2 - 00666; 2 - 00669; 3 - 01207. ...(Finanziamento progetti per il recupero dei minori).
...SVOLGIMENTO: 3 - 00768; 3 - 00866; 3 - 01385; 2 - 00446; 2 - 00658; 2 - 00666; 2 - 00669; 3 - 01207. ...(Finanziamento progetti per il recupero dei minori).
LIVIA TURCO, Ministro per la solidarietà sociale. ZZGOV GOVERNO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIO CLEMENTE MASTELLA
ZZSTA ZZRES ZZSTA200198 ZZSTA980120 ZZSTA000198 ZZSTA000098 ZZSTA299 ZZ13
    LIVIA TURCO,  Ministro per la solidarietà sociale.
  L'interrogazione dell'onorevole Procacci pone sostanzialmente
  tre questioni.
     Con la prima si richiama l'attenzione sul "progetto
  Nisida"; con la seconda si richiama l'attenzione su una
  verifica circa l'utilizzo delle risorse stanziate nel 1997
  tramite la legge n. 216 del 1991: una verifica di come queste
  risorse siano state utilizzate dal comune e dalla regione.  Con
  la terza, più in generale, si richiama l'attenzione sulla
  politica dei minori in una regione cruciale quale è la
  Campania.
     Quanto alla prima questione non posso che confermare la
  grande attenzione del ministero di cui sono responsabile e
  l'attenzione mia personale nei confronti del progetto Nisida;
  attenzione che ho testimoniato attraverso un incontro
  personale avuto con gli operatori e con i ragazzi presenti a
  Nisida, in occasione della conferenza nazionale sulle
  tossicodipendenze tenutasi a Napoli.
     In quella occasione ebbi modo di apprezzare fortemente
  quella esperienza.  Proprio dopo l'incontro avuto a fine marzo
  del 1997 chiesi sia all'assessore competente e al sindaco di
  Napoli, sia al presidente della regione Campania di prestare
  la massima attenzione soprattutto all'utilizzo delle risorse
  perché, come mi fece presente il giudice Sommella, la
  continuità delle stesse era molto importante per creare quelle
  opportunità lavorative e di formazione professionale che
  davvero potessero poi consentire ai ragazzi che si trovano a
  Nisida di poter avere un reinserimento sociale.  E' importante,
 
                               Pag. 4
 
  infatti, che vi sia una continuità di finanziamenti
  soprattutto per le opportunità di formazione professionale
  finalizzate al reinserimento sociale.  Rappresentai tale
  esigenza sia al presidente della giunta regionale sia
  all'assessore competente e al sindaco di Napoli.
      Solo adesso potrò chiedere conto di come siano state
  stanziate le risorse relative al finanziamento per il 1997,
  per quanto riguarda la legge n. 216.  Lo farò sulla base di
  questa interrogazione, anche se il mio sarà un atto formale:
  potrò infatti avanzare questa richiesta dal punto di vista
  conoscitivo perché, come è noto, su questa materia esiste
  un'autonomia degli enti locali.
     Proprio per rimarcare l'importanza che riveste la tematica
  dei minori, soprattutto di quelli a rischio, a Napoli e più in
  generale in Campania, ho chiesto di avere un incontro a
  Napoli, che avrà luogo il 23 febbraio, con gli esponenti di
  tutti i livelli istituzionali per verificare come vengano
  utilizzate in una regione così importante le consistenti
  risorse stanziate dalla legge n. 285 oltre che dalla legge n.
  216.
     Proprio perché il Governo individua nella Campania una
  regione di frontiera, cui dedicare molta attenzione, nella
  riunione del Consiglio dei ministri in cui si discussero i
  problemi connessi alla lotta alla pedofilia il Governo decise
  di avere come punto di coordinamento di tutte le politiche
  relative al piano di azione per l'infanzia nella regione
  Campania il giudice Melita Cavallo; è questa la persona che
  svolgerà su incarico del Governo un'azione di coordinamento
  delle politiche previste nel piano di azione del Governo per
  l'infanzia.
     E' quindi mia intenzione avere nel mese di febbraio un
  incontro con le autorità, con il comune, con la regione, con
  la provincia, con il tribunale dei minori e con il
  provveditorato agli studi della Campania per verificare come
  si sia iniziata ad applicare la legge n. 285 oltre che la
  legge n. 216.  Posso confermare però, e tutti i documenti
  potranno attestare la fondatezza di quanto affermo (d'altra
  parte lei, come membro della Commissione affari sociali ha
  avuto modo di verificare anche questo), che, per quanto
  riguarda la applicazione della legge n. 285, i decreti
  attuativi della medesima ed il riparto delle risorse, tutto è
  avvenuto nei tempi previsti dalla legge.  Inoltre, vi è stato
  un atto di intesa in sede di Conferenza Stato-regioni tra
  Governo e regioni con cui si sono stabiliti i tempi entro i
  quali le regioni sono tenute a definire, in merito agli ambiti
  territoriali di intervento ed ai patti territoriali, che sono
  i due strumenti, soprattutto gli ambiti territoriali di
  intervento, di competenza delle regioni e che sono
  fondamentali per avviare la concreta applicazione della legge
  n. 285.
     Rispetto alla legge n. 216 è iniziata un'azione di riforma
  coordinata dal Ministero della solidarietà sociale, perché
  pensiamo che essa continui ad avere senso anche in relazione
  alla legge n. 285.  La legge n. 216 consente di fare fronte
  alle situazioni di emergenza che, come abbiamo visto anche nel
  corso dell'ultimo anno, sono numerose, e, ricordo, per tutte
  le vicende di Torre Annunziata e di Cicciano.  Disporre di
  risorse che possano essere immediatamente spese per realizzare
  progetti con un carattere di emergenza è estremamente utile ed
  è per tale ragione che la legge n. 216 mantiene la sua
  importanza anche in relazione all'altro provvedimento che è di
  carattere più strutturale.
     Tuttavia, riteniamo che la legge n. 216 debba essere
  parzialmente modificata così come previsto dalla legge
  finanziaria: la sua applicazione, quindi, deve essere di
  competenza del Ministero della solidarietà sociale e non più
  del Ministero dell'interno e le modalità di utilizzo delle
  risorse e di definizione dei progetti devono essere più
  adeguate alle esigenze reali.
     Inoltre, nel porre mano a tale modifica, si terrà conto
  dei numerosi suggerimenti rivolti al Governo nel corso della
  applicazione di tale legge.  Vorrei ricordare che la legge n.
  216, pur essendo uno strumento di parziale portata, è stata
  estremamente utile nei casi in cui è stato applicata.
  Vogliamo, quindi, fare un bilancio
 
                               Pag. 5
 
  degli effetti che si sono prodotti nel periodo di
  applicazione di questa legge e vogliamo incentrare la nostra
  attenzione sui problemi affrontati e sui risultati conseguiti
  al fine di modificare in modo proficuo le sue norme.
 
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