| ANNAMARIA PROCACCI. Signor Presidente, onorevoli colleghi,
mi dichiaro soddisfatta e ringrazio la ministra Livia Turco
per la sua risposta. Il programma di recupero e di
reinserimento che viene portato avanti dalla struttura di
Nisida è importante per diverse ragioni; in primo luogo,
perché è particolarmente serio ed opera con grande impegno,
come dimostrano i primi risultati conseguiti.
E' altresì importante perché si rivolge ad un'area
particolarmente delicata, quella dei minori a rischio, il cui
reinserimento sociale rappresenta un diritto per gli stessi
giovani e un dovere per la collettività. Il tipo di
progettualità realizzato nella struttura di Nisida è rilevante
perché può costituire un'esperienza pilota, che non deve
essere limitata all'ambito locale della città di Napoli e
della regione Campania, ma deve essere esportata verso altre
strutture italiane.
Ringrazio ancora una volta l'onorevole Turco per i
chiarimenti forniti, ma anche per l'iniziativa assunta. Mi
riferisco all'incontro fra i vari livelli istituzionali,
previsto per il prossimo 23 febbraio a Napoli, allo scopo di
verificare l'uso delle risorse messe a disposizione in base
alle leggi n. 216 e 285. E' un appuntamento quanto mai
opportuno perché, come i verdi e altre forze politiche hanno
avuto più volte occasione di sottolineare, consente forse di
risolvere il problema dei residui, cioè dei fondi assegnati,
spendibili ma non spesi, nonostante la situazione dei giovani
ne indicassero l'assoluta necessità di impiego. Occorre che
ognuno faccia la propria parte, e ritengo che il Parlamento
stia lavorando bene per questa parte delle politiche sociali.
Mi riferisco al piano d'azione a favore dell'infanzia, alla
maggiore attenzione posta ai minori a rischio, alla lotta
all'evasione scolastica ed a tutte le politiche di prevenzione
e di aiuto che uno Stato può mettere in atto. Anche il Governo
sta facendo la propria parte, così come devono fare regioni e
comuni. E' ovvio che in un regime di autonomia il Governo e
gli stessi parlamentari devono esercitare una particolare
attenzione perché la regione Campania in modo particolare, ma
insieme con essa anche altre regioni, ha bisogno di una
politica sociale diversa. Non è mia intenzione citare qui le
cifre riguardanti minori a rischio esistenti in Campania;
voglio soltanto ricordare un altro aspetto delicatissimo di
cui dobbiamo continuare ad occuparci dando risposte adeguate.
Penso alla microcriminalità, all'abbandono dei giovanissimi
nelle strade a causa di un forte disagio sociale e della
impossibilità per la scuola di dare risposte forti ed
efficaci.
Sappiamo bene che la camorra a Napoli arruola nuove leve
proprio tra questi giovanissimi. A costoro non possiamo far
pagare un prezzo così alto, prezzo che peraltro è costretta a
pagare l'intera società.
Attenderò con interesse il rendiconto, che non è solo di
carattere finanziario, ma anche di attenzione e sensibilità
sociale nonché di responsabilità politica, circa l'utilizzo,
da parte degli enti locali, delle risorse nel 1997 . E' una
risposta che non deve essere data solo a me ma a tutto il
paese.
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