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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


344657
STA0299-0038
Stenografico d'Aula n. 299 del 20 gennaio 1998 (STA13-299)
(suddiviso in 319 Unità Documento)
Unità Documento n.38 (che inizia a pag.25 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.4)
SVOLGIMENTO: 3 - 00768; 3 - 00866; 3 - 01385; 2 - 00446; 2 - 00658; 2 - 00666; 2 - 00669; 3 - 01207. ...(Sentenza TAR del Lazio relativa al parco del Pollino)
...SVOLGIMENTO: 3 - 00768; 3 - 00866; 3 - 01385; 2 - 00446; 2 - 00658; 2 - 00666; 2 - 00669; 3 - 01207. ...(Sentenza TAR del Lazio relativa al parco del Pollino)
MARIO TASSONE.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIO CLEMENTE MASTELLA
ZZSTA ZZRES ZZSTA200198 ZZSTA980120 ZZSTA000198 ZZSTA000098 ZZSTA299 ZZ13
    MARIO TASSONE.  Presidente, vorrei fare un'osservazione.  Se
  ho inteso bene, il sottosegretario Calzolaio ha tentato questa
  mattina di rompere con alcuni schemi burocratici che hanno
  condizionato l'attività del Ministero dell'ambiente ed ha
  raccolto alcune sollecitazioni che sono venute dalle nostre
  interpellanze e dall'illustrazione delle stesse.  Egli ha
  individuato alcune strategie sul piano politico proprie di un
  Ministero dell'ambiente che non si ferma semplicemente ad una
  pura ricognizione delle carte o degli elementi, ma tenta
  anche, attraverso le stesse carte e il riscontro degli
  elementi, di avviare un processo di sviluppo.  Infatti, il
  Ministero dell'ambiente, anche rispetto al problema specifico
  del parco del Pollino, nel momento in cui non ha allegato le
  cartografie ha dovuto evidenziare un'insufficienza ed una
  lacuna.
     Se ho compreso bene le parole del sottosegretario
  Calzolaio, se cioè vi è una volontà di raccordarsi anche con
  le politiche comunitarie che valorizzano i territori in
  questione, devo senza dubbio manifestare attenzione e
  considerazione per la risposta fornita dal sottosegretario.
     Dobbiamo però anche recuperare il tempo trascorso.  Vi è
  stata la conferenza sulle aree protette nel settembre 1997 ma
  non vi è stata una successiva azione di raccordo con la
  regione; dobbiamo quindi registrare che da settembre ad oggi
  il raccordo con la regione non è stato molto forte.  Vi sono
  poi le direttive comunitarie e quindi la politica comunitaria.
  La politica sui parchi, onorevole Calzolaio, non può essere
  portata avanti esclusivamente dal Ministero dell'ambiente.  I
  problemi dell'ambiente, la politica del territorio non possono
  essere demandati ad un settore, al "comparto ambiente" del
  Governo della Repubblica.  Il problema del territorio, quindi
  dell'ambiente e della tutela della salute e delle condizioni
  di vivibilità è demandato alla politica del Governo nel suo
  complesso, alla strategia che il Governo mette in atto anche
  per tentare di raggiungere alcuni traguardi.
     Ritengo, signor Presidente ed onorevole sottosegretario,
  che sia mancata fino ad oggi proprio la volontà da parte del
  Governo nel suo complesso di portare avanti una politica del
  territorio.  Esiste una dicotomia, o quanto meno una
  contrapposizione, tra il Ministero dell'ambiente ed il resto
  del Governo; come se ci trovassimo di fronte ad una
  conflittualità, come se il Ministero, il ministro o il
  sottosegretario per l'ambiente fossero sindacalisti che devono
  rivendicare e conquistare alcune posizioni all'interno dello
  stesso Governo.  Se vi sono state disfunzioni a mio avviso sono
  nate proprio da questo: è stato istituito il Ministero
  dell'ambiente ma non esiste una politica di tutela
  dell'ambiente del Governo; soprattutto, non vi è alcun
  raccordo con la politica comunitaria.
     Richiamo allora ancora una volta il problema delle
  direttive ed delle politiche comunitarie.  Nell'entrare in
  Europa dobbiamo anche cogliere quelli che sono a mio avviso
  momenti molto importanti e significativi.
     Desidero anche richiamare l'attenzione del sottosegretario
  sul progetto "Appennino Parco d'Europa" (APE).  Dovremo capire,
  nel momento in cui avremo un altro tipo di dibattito e di
  confronto, che avendo diviso l'Appennino in settentrionale,
  centrale e meridionale, il progetto APE deve partire.  Come si
  inquadra tale progetto con gli altri flussi finanziari ed
  interventi che devono essere fatti sul territorio?  Come
  vogliamo valorizzare le regioni che, come la Calabria, hanno
  una così grande superficie?  La Calabria deve essere il centro
  del parco meridionale?  Anche questo è un dato e dovremmo anche
  capire come intendiamo utilizzare le regioni.
     Signor sottosegretario, lei ha detto - è per questo che
  accolgo con molto piacere la sua puntualizzazione rispetto ad
  alcune
 
                              Pag. 26
 
  mie argomentazioni - che verrà sul Pollino.  Si tratta di un
  parco grandissimo con vari problemi.  Lei ha elencato i comuni
  interessati al parco, come del resto aveva fatto il collega
  Pittella nella sua interpellanza, ma ritengo che, al di là
  della sua visita - sempre gradita in Calabria - o di quella
  del ministro, nella regione Calabria debba svolgersi una
  conferenza sui parchi.  Certo, si è parlato di Abruzzo e di
  Calabria, ma ritengo che proprio in questa ultima regione, per
  la particolare condizione sociale ed economica, occorra una
  forte riflessione del Governo.  Sarebbe tuttavia poca cosa se
  venisse solo il ministro dell'ambiente.  Quello che voglio
  capire è come intenda Prodi impostare questo tipo di
  problematica e quale politica estera sia stata portata avanti,
  anche in sede comunitaria, per quello che riguarda i parchi.
  E' a mio avviso necessaria una valutazione complessiva
  rispetto allo sviluppo degli obiettivi.
     Signor sottosegretario, per gli argomenti che abbiamo
  riportato nell'interpellanza, per quelli che abbiamo ripetuto
  in sede di illustrazione e per quanto ho potuto ascoltare non
  vi è dubbio che posso dichiararmi parzialmente soddisfatto.
     Soddisfatto per il suo impegno di questa mattina;
  insoddisfatto perché questo Governo difetta assolutamente di
  una politica di tutela dell'ambiente.  Lei è stato anche
  protagonista di alcuni provvedimenti legislativi di grande
  importanza, come quello sull'inquinamento acustico, del quale
  fu relatore, onorevole Calzolaio.  Ma credo che questo Governo
  sia assente su questi temi, sia assolutamente assente.  Abbiamo
  notato come sia assente anche sulle vicende giubilari: il
  problema del territorio, della tutela, della conservazione,
  della valorizzazione di quello che noi abbiamo è indifferente
  al Governo.
     Il Governo è ottimista: raggiungiamo un tetto
  soddisfacente per il Governo per quanto riguarda il rapporto
  tra PIL e debito pubblico, raggiungiamo i parametri di
  Maastricht, ma credo che per quanto riguarda alcuni problemi,
  quelli che riguardano appunto il territorio, lo sviluppo
  economico di alcune zone, la disoccupazione che esiste in
  molti territori e soprattutto in Calabria, siamo all'anno
  zero.
     Mi sarei certamente dichiarato soddisfatto se ci fosse
  stato un coinvolgimento da parte del Governo: prendo questa
  semplicemente come la risposta del Ministero dell'ambiente.
  Saremo soddisfatti se ci sarà una risposta complessiva da
  parte del Governo.  Aggiungo che saremo soddisfatti se il
  ministro Ronchi riuscirà nella sua battaglia all'interno del
  Governo, contro le grandi ipocrisie che esistono per
  l'ambiente, contro i molti cedimenti avvenuti in questo
  settore, contro gli inquinamenti, non soltanto acustici ma
  anche da gas.  Se riusciremo a far questo e se ci sarà una
  politica corale, non avrò alcuna perplessità nel venire in
  quest'aula a dichiararmi soddisfatto delle risposte che
  verranno date ai nostri strumenti di sindacato ispettivo e di
  orientamento e indirizzo parlamentare.
     Ecco perché voglio considerare questa semplicemente come
  un'occasione importante ma interlocutoria, onorevole
  sottosegretario.  Purtroppo, molte volte ho formulato questo
  auspicio, però non è successo mai nulla, anche con il
  Ministero dell'ambiente.  Certo, non credo che questa sia una
  situazione accettabile.  Mi auguro invece che, incalzato dalle
  vicende e soprattutto dall'opposizione, il Ministero
  dell'ambiente acquisti maggior vigore, comprenda fino in fondo
  qual è il suo compito, il suo ruolo e all'interno
  dell'attività di Governo ci sia un momento di raccordo.  In
  questo caso il problema non è tanto la mancanza della
  concertazione, del raccordo tra Governo e regione; sui
  problemi dell'ambiente e del territorio non c'è il raccordo
  tra il ministro dell'ambiente e gli altri ministri e
  ministeri.  Visto e considerato che manca anche il raccordo
  all'interno del Governo tra i vari ministri, anche l'impegno
  sul raccordo con le regioni - ma ritengo che non si possa
  parlare semplicemente di raccordo, perché a mio avviso alle
  regioni va attribuita la titolarità di poteri nella gestione
  dei parchi e del territorio - suscita in me
 
                              Pag. 27
 
  forti perplessità e molti dubbi e soprattutto incognite la
  possibilità di una sua realizzazione.
     Vorrei concludere, signor Presidente, dicendo che non c'è
  dubbio che debba essere assolutamente seguita la strada del
  rapporto con la regione, con gli enti locali e con tutti gli
  enti che operano nel territorio.  Infatti, la politica dei
  parchi, del territorio, dell'ambiente nasce soprattutto dalla
  capacità di sensibilizzazione che si riesce ad attivare, dalla
  capacità di creare un clima.  E' un dato soprattutto culturale,
  onorevole sottosegretario.  Se posso, vorrei richiamare la sua
  attenzione proprio su questo.  Nella mia regione ci sono un
  assessorato e un assessore molto sensibili, che aspettano
  degli  input,  delle sollecitazioni, che saranno ben lieti
  di poter raccogliere per avviare una politica, come lei
  giustamente ha detto, di sviluppo, in cui le aree protette ed
  i parchi non siano vissute come elementi di affievolimento di
  una prospettiva, ma come una grande occasione di esaltazione
  dei processi di sviluppo civile, economico e culturale di un
  territorio e quindi di una regione come la Calabria.
 
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