| CARMELO CARRARA, Relatore per la maggioranza. Signor
Presidente, già in occasione dell'intervento di ieri ho
chiarito quali sono i poteri e i doveri della Giunta, prima, e
dell'Assemblea, poi, rispetto al merito della vicenda per
verificare la sussistenza o meno del fumus
persecutionis, che è l'unico motivo che legittima il
Parlamento a ritenere assolutamente ingiusta, ovvero giusta la
richiesta di autorizzazione all'arresto nei confronti del
deputato Previti.
Devo osservare che alla fine anche i colleghi della
sinistra che hanno contestato in radice il potere del
Parlamento di entrare nel merito della vicenda hanno finito
essi stessi, paradossalmente, per entrare nel merito non già
per verificare
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l'insussistenza del fumus persecutionis, ma per
dimostrare l'assunto accusatorio della colpevolezza del
deputato Previti, che è cosa che esula completamente dalla
decisione che tra poco deve prendere la Camera.
Le preoccupazioni che si nutrono nei confronti del voto
che tra poco esprimeremo sono però altre; mi riferisco al
radicamento delle posizioni a favore di Previti o a favore del
pool. Ebbene, è questa una ragione che non dovrebbe in
alcun modo esistere oggi in questa Assemblea.
Alcuni esponenti della sinistra sostengono e continueranno
a sostenere una sorta di mio innamoramento per la tesi
difensiva e mi accusano di aver interpolato in parte il
contenuto della discolpa difensiva del Previti. Orbene, a
prescindere dal fatto che tale circostanza non può comportare
alcuna censura comportamentale né tanto meno di natura
politica - basti pensare quanto avviene giornalmente nelle
aule giudiziarie da parte di organi giudiziari che recepiscono
talvolta integralmente alcuni passaggi delle discolpe
difensive o delle tesi dell'accusa, e questo vale sia nel
settore civile che in quello penale - va detto che la cosa più
grave invece è che i colleghi che ancora oggi insistono nello
spostare il bersaglio...
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