| FABIO MUSSI. Perciò invito tutti i colleghi a riflettere.
Temo però che la tesi del complotto dei giudici voglia alzare
un polverone volto a nascondere la gravità dell'ipotesi di
reato formulata dal giudice Rossato. Corrompere i giudici vuol
dire alterare gli assetti democratici, comprare e condannare
una propria privata costituzione. Non so se sia vero o falso,
ma credo che il popolo italiano che qui rappresentiamo abbia
diritto alla verità.
Il giudice argomenta lungamente sulla necessità della
carcerazione, dato il pericolo dell'inquinamento delle prove.
Certezza naturalmente non c'è, né in questo né in nessun'altro
caso, salvo la verifica postuma che le prove sono state
effettivamente inquinate. La scelta è grave, tanto più grave
per noi in quanto l'onorevole Previti è un parlamentare
dell'opposizione. Avvertiamo acutamente il problema, ma siamo
di fronte ad una inchiesta legittima, importante e grave, non
ad un complotto. E io non me la sento di ostacolare
l'accertamento della verità. Spero proprio che il voto sia
palese e non segreto. Comunque ho reso qui pubblico il mio:
contrario al "no" alle richieste del giudice, favorevole ad
accoglierle (Applausi dei deputati dei gruppi della
sinistra democratica-l'Ulivo, di rifondazione
comunista-progressisti e misto-verdi-l'Ulivo e di deputati dei
gruppi dei popolari e democratici-l'Ulivo e di rinnovamento
italiano).
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