| MARIO BORGHEZIO. Presidente, mi pare piuttosto evidente
che la questione che stiamo esaminando sia incentrata, in
realtà, sulla non facile, direi sulla non sempre agevole
interpretazione delle parole che un parlamentare, un uomo
politico notoriamente così vivace ed acceso in alcuni momenti
delle sue esternazioni comiziali, qual è l'onorevole Bossi, è
accusato di aver proferito in un clima politico
particolarmente acceso e, tra l'altro, nel corso di una festa
politica.
Ritengo che, dal momento che l'esame della Giunta e quello
dell'Assemblea si basano sul resoconto giornalistico delle
parole pronunziate in queste occasioni, che è tradizionalmente
impreciso, tenendo anche conto del fatto che, per un complesso
di situazioni che non potranno ripetersi, l'onorevole Bossi,
contrariamente ai suoi desideri, per impegni politici e
parlamentari - mi pare di europarlamentare -, non poté essere
ascoltato dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere e
quindi non poté fornire la propria spiegazione del significato
reale delle affermazioni pronunciate, sia opportuno sottoporre
nuovamente alla Giunta l'esame di questa richiesta per
consentire alla stessa di ascoltare queste spiegazioni e
queste delucidazioni dalla viva voce dell'onorevole Bossi, che
sicuramente sarà a disposizione della Giunta per le
autorizzazioni a procedere.
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