| FABIO DI CAPUA. Signor Presidente, parlo a titolo
personale, innanzitutto per ringraziarla di aver disposto il
rientro in aula dell'onorevole Sgarbi, consentendogli di poter
esprimere compiutamente le sue opinioni in questa sede. In
base allo stesso principio della libertà di espressione e di
opinione politica nonché in considerazione delle circostanze
illustrate dai membri della Giunta per le autorizzazioni a
procedere, come ho fatto già in passato, non credo di poter
aderire al giudizio espresso dalla Giunta stessa, nel senso
che ritengo che le espressioni, ancorché colorite e forti,
usate dall'onorevole Bossi durante una manifestazione
politica, debbano necessariamente rientrare tra le prerogative
di un parlamentare, di un uomo politico, di qualcuno che
comunque si esprime con passione e convinzione. Tutto ciò
rientra nell'ambito di una cultura liberale che deve essere
ulteriormente rafforzata nel nostro paese. Nessuno
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infatti in quest'aula credo possa pensare alla possibilità di
una traduzione di quelle parole in fatti concreti.
Mi ricollego ai momenti particolari in cui ciascuno di noi
ha vissuto esperienze di comunicazione con la gente, con la
folla e in situazioni particolari durante le quali è del tutto
naturale e legittimo che talune affermazioni si facciano.
In nome di tali principi e di questa tutela, non aderisco
alla proposta della Giunta e voterò a sfavore della richiesta
di procedere contro l'onorevole Bossi (Applausi dei
deputati del gruppo della lega nord per l'indipendenza della
Padania e del deputato Sgarbi).
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