| Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del
Consiglio dei ministri ed i Ministri dell'ambiente, dei lavori
pubblici, della sanità, dell'industria, del commercio e
dell'artigianato e dell'università e della ricerca
scientifica, per sapere - premesso che:
il fenomeno delle mucillagini in Adriatico, che ebbe la
sua esplosione nel 1989, fu considerato un fatto ciclico
naturale; in realtà questo fenomeno si è ripresentato
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nel 1990 e 1991 senza esaurirsi, fino alla nuova, tremenda
esplosione in corso nelle ultime settimane di quest'anno;
benché si sostenga che la mucillagine sia un fenomeno
naturale, il suo manifestarsi, in modo abnorme non indica
certamente uno stato di buona salute dell'ambiente marino;
la ricerca scientifica, pur avendo messo a punto la
descrizione del fenomeno, non ha ancora fornito risposte sulla
causa, o meglio sulle cause interagenti che producono questo
stato, ormai patologico, dell'Alto Adriatico;
sono pertanto ancora sconosciuti i motivi che
"stressano" i batteri e le microalghe a tal punto da indurli a
produrre in modo abnorme mucillagini, con conseguenze
allarmanti per la pesca, il turismo, la balneazione e la vita
stessa dell'ecosistema marino;
attualmente si conoscono almeno venti sostanze
microinquinanti che in laboratorio inducono questo
stress, sostanze certamente presenti in mare anche se in
tracce non rilevabili dagli strumenti;
esiste un'evidente modifica della radiazione solare
dovuta alla produzione sempre crescente di inquinanti
atmosferici, in particolare di gas-serra;
è chiara a tutti l'esistenza di una modifica strutturale
dello stato del mare dovuta a vari fattori, tra i quali il
mancato risanamento dei bacini fluviali, sprovvisti di
adeguati impianti di depurazione (come nel caso del comune di
Milano, che ne è addirittura privo!), ma anche gli scarichi
delle petroliere e dei vari natanti;
dopo la mobilitazione degli anni ottanta, che portò alla
eliminazione del fosforo dei detersivi, con qualche risultato
nella lotta all'eutrofizzazione, l'ambiente marino è oggi
abbandonato a se stesso;
sono sconosciuti i risultati degli ingenti fondi
stanziati, i piani di risanamento dei bacini fluviali
giacciono per lo più nei cassetti, mentre la lotta agli
inquinanti atmosferici non compie sostanziali passi avanti
-:
quali siano i risultati ottenuti a fronte di ingenti
fondi stanziati per la ricerca in materia e quale sia lo stato
di risanamento dei bacini fluviali;
se non ritengano opportuno avviare al più presto una
nuova strategia di risanamento dell'Adriatico, ambiente marino
in evidente stato di distrofia globale ecosistemica, che si
basi sul finissaggio naturale della depurazione delle acque,
aggiungendo un nuovo stadio alla depurazione per evitare che i
microinquinanti finiscano in mare, sul risanamento dei bacini
fluviali, attraverso il governo del ciclo delle acque nelle
attività produttive e negli insediamenti civili, sulla
riduzione drastica degli inquinanti atmosferici ed in
particolare dei gas-serra, per contrastare il cambiamento
climatico, sulla ricerca scientifica applicata sull'ambiente
marino, fuori della lottizzazione ma con obiettivi
semplificati.
(2-00658)
"Galletti".
(17 settembre 1997).
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