PIERALFONSO FRATTA PASINI.  Presidente, credo che lo
  strapotere attribuito alle organizzazioni sindacali si
  riscontri anche in norme come quella di cui chiediamo con
  questo emendamento la soppressione.
     Il principio della concertazione con il sindacato è
  oggetto di un ampio dibattito.  Comunque la si pensi, diventa
  paradossale trasformarlo in una sorta di diritto di veto
  sindacale su scelte di gestione del personale (che oltre tutto
  non riguardano aziende legate ad una logica di profitto).
     La norma che chiediamo di sopprimere prevede che la
  richiesta di concessione dell'indennità sia accompagnata da un
  verbale di consultazione sindacale.  Ma perché bisogna
  consultare i sindacati?  Per decidere se licenziare il
  lavoratore?  Per decidere se - una volta licenziato - possa
  presentare la domanda per essere ammesso a questo tipo di
  indennità?  Si tenga conto che parliamo dei dipendenti di
  centri di accoglienza per anziani e di riabilitazione
  psicosociale.
     Si tratta di norme che denunciano una visione dei rapporti
  di lavoro meramente burocratica, che non tutela nessuno ed
  anzi crea vincoli macchinosi ai danni degli stessi lavoratori.
  Ecco perché invitiamo l'Assemblea a votare a favore del nostro
  emendamento.