MAURO MICHIELON.  Come dicevo, un esponente della sinistra
  in quella occasione dichiarò che era giusto reintrodurre il
  cumulo tra la rendita di invalidità e la pensione, visto che
  questi lavoratori avevano comunque versato i contributi per la
  pensione.  Si pose solo il problema dei criteri di Maastricht:
  dai verbali risulta infatti che si disse che si sarebbe potuto
  affrontare la questione solo dopo tale scadenza.  Ora siamo in
  Europa e questo articolo aggiuntivo è stato presentato; il
  problema può dunque essere risolto: è solo questione di
  volontà.
     Mi appello a tutti perché si tratta semplicemente di fare
  un'operazione di giustizia e non di accordare un privilegio.
  Questi lavoratori hanno versato contributi INPS anche per
  20-25 anni e, all'improvviso, se li vedono cancellati quando
  viene loro accordata la rendita INAIL (per la quale peraltro
  hanno già versato i contributi).
     Ricordo che si tratta di lavoratori che si sono
  infortunati sul lavoro: come ricompensa questo Stato, invece
  di dar loro sia la rendita di invalidità sia la pensione,
  toglie quest'ultima.
     Ripeto: faccio appello alla sensibilità di tutti i
  colleghi e ricordo che la sinistra si è impegnata formalmente
  con gli associati dell'AMI.  Questa è l'occasione per fare
  giustizia e per dimostrare che quello che si promette poi si
  mantiene e che non si fa soltanto bassa campagna elettorale
  (Applausi dei deputati del gruppo della lega nord per
  l'indipendenza della Padania).