| ROBERTO MANZIONE. Non è senza un minimo di disappunto,
signor Presidente, che avverto la necessità di manifestare
tutta la mia perplessità per un comportamento che ha destato,
a mio avviso, qualche problema. Mi riferisco alla
dichiarazione che lei ha rilasciato alle agenzie questa
mattina, che sostanzialmente hanno detto: se si rompe sulle
riforme, per Violante si va a votare.
Mi creda, signor Presidente, lo dico con molta pacatezza,
perché non sono abituato ad attaccare alcuno a livello
personale. Però, con quella stessa pacatezza sento l'obbligo
di dirle che se l'articolo 8 prevede che il Presidente della
Camera rappresenta la Camera-istituzione, quindi la
maggioranza, l'opposizione e tutte le forze, è chiaro che deve
in qualche modo attenersi a vie di comportamento che non
influenzino - per esempio come è giusto che faccia un
leader politico - i comportamenti dei vari gruppi.
Sappiamo tutti che fra poco, fra qualche minuto, vi sarà
qualche gruppo di opposizione, il più grosso gruppo di
opposizione che, attraverso il suo presidente, chiarirà una
sua posizione, legittimamente, in merito ai lavori della
Commissione parlamentare per le riforme costituzionali.
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Allora, proprio in questa logica, se è giusto che certi
ammonimenti, che alcuni hanno chiamato minacce, con un termine
che io non mi permetto di utilizzare, vengano lanciati
legittimamente dai leader politici in una
contrapposizione politica che deve essere, a volte, anche
forte e sferzante, mi consenta, con molta pacatezza -
veramente tanta - di dire che in questo caso quelle
affermazioni il Presidente della Camera, che rappresenta
tutti, non avrebbe dovuto lanciarle. Ancora di più perché
custode della Camera stessa, per cui tutto può dire tranne che
quella Camera, quell'organismo, quell'istituzione che presiede
e che dovrebbe tutelare, possa essere sciolta o comunque
rimandata a casa per le votazioni.
Con grande pacatezza, questo è quanto ritenevo di doverle
dire. Non aggiungo altro, però vorrei che rispetto a questo
lei ci offrisse qualche elemento di chiarimento (Applausi
dei deputati dei gruppi per l'UDR-CDU/CDR, di forza Italia, di
alleanza nazionale e misto-CCD).
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