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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


377692
STA0361-0469
Somm. e Sten. d'Aula n. 361 del 27 maggio 1998 (STA13-361)
(suddiviso in 540 Unità Documento)
Unità Documento n.469 (che inizia a pag.106 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.465)
SEGUITO DISCUSSIONE: C3931. ...(Ripresa esame articolato - articolo 70 - A.C. 3931) LAVASS
...SEGUITO DISCUSSIONE: C3931. ...(Ripresa esame articolato - articolo 70 - A.C. 3931)
PIER FERDINANDO CASINI.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE (ore 17,10)
ZZSTA ZZRES ZZSTA270598 ZZSTA980527 ZZSTA000598 ZZSTA000098 ZZSTA361 ZZ13 ZZDI ZZLL
    PIER FERDINANDO CASINI.  Condivido anch'io l'augurio finale
  di Berlusconi.  Condivido però anche la sua delusione, la
  nostra delusione, la delusione di tutto il Polo.
     Avevamo evocato all'inizio di questo cammino un forte
  spirito costituente, uno spirito che avrebbe aleggiato più
  forte e più libero se avessimo seguito la strada di
  un'assemblea eletta dal popolo.  La maggioranza ci ha sospinto
  invece su un'altra strada, quella della bicamerale.  L'abbiamo
  percorsa con fiducia, sulla base del presupposto che le regole
  di un nuovo gioco politico-istituzionale dovessero essere
  decise al di fuori di ogni vincolo di schieramento.  E' questo,
  presidente D'Alema, il senso del voto sulla sua persona - che
  la doveva sottrarre a qualsiasi gioco di schieramento - come
  presidente della Commissione bicamerale, espresso da forza
  Italia e dal centro cristiano democratico.
     Ma quel presupposto si è rivelato, lungo il cammino, un
  fragile paravento, dietro il quale la maggioranza ha finito
  per celebrare il rito dei propri interessi di parte.  Ricordo
  che abbiamo accantonato il federalismo fiscale e che solo il
  forte impegno del relatore D'Onofrio ha consentito che si
  aprisse più di uno spiraglio verso un assetto federale dello
  Stato italiano.  Ricordo che in quest'aula, poche settimane fa,
  è stato bocciato l'emendamento Guarino sulla sussidiarietà,
  contraddicendo tra l'altro uno dei principi basilari della
  dottrina sociale cristiana.  Su molti altri terreni ci siamo
  trovati a registrare arretramenti e arroccamenti: dal capitolo
  della giustizia, che la maggioranza ha affrontato con un
  sentimento di totale immobilismo e con una timidezza che
  rasenta la pavidità, fino al capitolo della legge elettorale,
  che il presidente D'Alema ha affrontato con grande cura, una
  cura particolarissima dei suoi interessi di parte.
     Il voto sul potere dei Presidenti si viene ad inserire in
  questo quadro e non può non esserne condizionato.  Gli
  emendamenti che abbiamo presentato sono mirati a far
  corrispondere poteri reali all'investitura popolare, anche per
  evitare quel carattere bicefalo sul quale si può innestare un
  conflitto di poteri e di funzioni o anche solo una guerra di
  immagine.  La difficoltà ad accogliere questi emendamenti
  consiste ovviamente nel fatto che
 
                              Pag. 107
 
  larga parte della maggioranza non condivide l'obiettivo
  istituzionale del semipresidenzialismo e dunque lo interpreta
  in modo incoerente e riduttivo.  E' evidente che, se agli
  elettori sarà data la scarna facoltà di eleggere un Presidente
  evanescente, noi avremo messo in cantiere una riforma inutile.
  Ma se quel Presidente diventerà meno evanescente in virtù del
  consenso popolare e non in virtù della responsabilità
  istituzionale, correremo il rischio di una riforma
  pericolosa.
     Su questi temi, abbiamo incontrato sul nostro cammino una
  maggioranza poco convinta e poco disponibile e un presidente,
  onorevole D'Alema, che a questa maggioranza ha dedicato tutte
  le sue cure.  Noi ci aspettavamo da lei in questi giorni, in
  queste ore, un colpo d'ala.  Ci aspettavamo che tenesse fede
  all'impegno di una ricerca comune, non vincolata da logica di
  parte.  Troppe volte abbiamo colto, dietro la figura
  istituzionale del presidente della bicamerale, la figura
  politica del segretario del maggior partito della coalizione
  di Governo  (Applausi dei deputati dei gruppi misto-CCD e di
  forza Italia).  Certo, ognuno di noi porta a questo
  appuntamento le proprie passioni civili: per quanto ci
  riguarda, l'impegno assunto con i nostri elettori di
  promuovere una riforma che renda il cittadino arbitro della
  politica.
     Sono queste le nostre ragioni.  Esse esprimono un dissenso
  chiaro e una speranza tenace.  Far prevalere la speranza sul
  dissenso a questo punto sarà difficile, ma è responsabilità
  soprattutto sua, onorevole D'Alema.  Per quel che potremo, se
  non saremo soli, io credo che dobbiamo provarci ancora
  (Applausi dei deputati dei gruppi misto-CCD e di forza
  Italia).
 
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