| MASSIMO D'ALEMA, Presidente della Commissione
parlamentare per le riforme costituzionali. Bene: ci sono
molti modi; il regolamento della Camera, cui facciamo
riferimento per quanto le sue norme siano applicabili, prevede
diversi modi di spezzare il corso dell'esame di una proposta
di legge. Ma lo si deve fare assumendosene le responsabilità
di fronte al paese. Votare contro: certo, considero questa
ipotesi con grande preoccupazione, con dispiacere, ma sono
scelte che possono responsabilmente maturare e legittimamente
essere compiute.
Vorrei da ultimo dire una cosa su un'accusa non nuova, che
è stata rivolta al nostro lavoro, all'impegno con il quale il
presidente della Commissione ha svolto il suo lavoro. Sì, io
rivendico di aver ricercato, per la riforma della
Costituzione, una intesa tra tutte le forze politiche e quindi
certamente anche un'intesa con la destra politica, con
l'alleanza di centro-destra nel suo complesso. Penso che
questo sia giusto. Ritengo che in qualsiasi momento dovesse
riprendere - o se andrà avanti, come spero, sia pure
attraverso contrasti, o se dovesse riprendere domani - un
processo costituente, questo inevitabilmente passerà
attraverso un confronto libero. La riorganizzazione di un
quadro di regole in questo paese è possibile soltanto se
coinvolge tutti, in un libero confronto, che poi non vuol dire
essere d'accordo su tutto: ho ricordato passaggi cruciali nei
quali io sono stato messo in minoranza, ma poi si va avanti,
si prende atto. Le regole non si possono fare se non insieme e
bisogna rispettare le forze politiche che rappresentano
milioni di nostri concittadini, anche quando non se ne
condividono le opinioni, anche quando non se ne comprendono
gli atti. Io credo che questo sia un principio fondamentale. E
vorrei dire sinceramente a chi viene dalla stessa storia dalla
quale vengo io che questo principio fondamentale, questa
ispirazione democratica, questa visione nazionale del ruolo
della sinistra è cosa che appartiene ad un patrimonio genetico
non recente, bensì antico. Certo, recentemente si sono
innovati profondamente i contenuti, la visione del paese, ma
non questa concezione, secondo cui la democrazia è la casa di
tutti e il compito di una grande forza democratica è quello di
lavorare per coinvolgere tutti nel rinnovamento e nel
rafforzamento della democrazia.
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