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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


377792
ALA0361-0029
Allegato A n. 361 del 27 maggio 1998 (ALA13-361)
(suddiviso in 39 Unità Documento)
Unità Documento n.29 (che inizia a pag.21 dello stampato)
Cherchi 1 - 00023. TESTIASS
(Sezione 1 - Mozione)
Cherchi 1 - 00023.
ZZALA ZZRES ZZALA270598 ZZALA980527 ZZALA000598 ZZALA000098 ZZALA361 ZZ13 ZZTX
    La Camera,
       premesso che:
         lo sviluppo economico e sociale di numerosi Stati è
  reso impossibile o, comunque, è fortemente limitato dalla
  dimensione del debito internazionale e del costo del servizio
  dello stesso debito, con conseguente violazione dei diritti
  umani;
         all'origine dell'esplosione del debito ci sono fattori
  indipendenti dalle economie dei Paesi in via di sviluppo e,
  segnatamente, l'aumento dei tassi di interesse (dal 4-6 per
  cento degli anni '70 al 18-22 per cento degli anni '80),
  seguiti ai mutamenti delle tendenze delle economie
  mondiali;
         il problema supera l'ambito latino-americano (dove può
  essere semplicemente definito drammatico, solo se si tenga
  conto che il prodotto medio  pro capite  del 1994 è
  inferiore a quello registrato nel 1980) e costituisce un
  rischio latente anche in altre aree dei Paesi in via di
  sviluppo o che stanno ristrutturando il loro sistema
  economico;
       considerato che:
         risponde ad un criterio di interesse generale definire
  i profili giuridici sostanziali del debito internazionale, per
  un certo tempo trascurati in favore di impostazioni che hanno
  privilegiato l'analisi economica e la gestione politica dello
  stesso debito;
         occorre, in particolare, approfondire e definire i
  profili relativi alla gestione dei contratti e accordi, di
  fronte a eventi che mutano sostanzialmente l'equilibrio di
  interessi convenuto dalle parti al momento della conclusione
  degli stessi, al fine della ricostruzione di un equilibrio
  sulla base di criteri equi;
         nel caso del debito internazionale, contratto da molti
  Paesi in via di sviluppo, sembra in contrasto con classici e
  tradizionali princìpi generali del diritto aver accollato
  interamente al debitore le conseguenze dei cambiamenti
  intervenuti per iniziative provenienti da soggetti
  appartenenti al sistema di cui è parte o comunque con cui è
  solidale il creditore;
         in base all'articolo 96 della carta delle Nazioni
  Unite, "l'Assemblea generale o il Consiglio di sicurezza
  potranno chiedere alla Corte di giustizia di dare un parere
  consultivo su qualsiasi questione giuridica" e, in base agli
  articoli 65 e 38 dello statuto della stessa Corte, il parere
  può essere reso fondandosi sulle convenzioni e le consuetudini
  internazionali e sui princìpi generali del diritto e su un
  procedimento che ha carattere dichiarativo e non
  contenzioso;
       considerato altresì che:
         la XI Conferenza interparlamentare Comunità
  europea/America-latina (San Paolo del Brasile, 3/7 maggio
  1993) ha denunciato l'acuirsi della povertà dell'America
  latina, dovuta all'onere del debito internazionale, ed ha
  rivolto l'auspicio, già espresso dal Parlamento
  latino-americano, che venga chiesto "un parere consultivo
  della Corte internazionale di giustizia dell'Aja
 
                              Pag. 22
 
  sul quadro etico e giuridico secondo il quale si deve
  regolare il debito internazionale", auspicio ribadito dalla
  recente Conferenza interparlamentare degli stessi consessi
  svoltasi a Bruxelles, nei giorni 19/23 luglio 1995;
         una iniziativa del Governo italiano, sulla materia in
  argomento, assunta in occasione della prossima Assemblea
  generale delle Nazioni Unite, risponderebbe ad esigenze di
  generale utilità:
                      impegna il Governo
  a compiere le necessarie azioni affinché, in occasione della
  prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, venga
  inserita all'ordine del giorno della stessa Assemblea la
  deliberazione della richiesta del parere consultivo della
  Corte internazionale di giustizia in ordine ai profili
  giuridici della regolazione del debito internazionale e ad
  adoperarsi affinché la deliberazione dell'Assemblea sia in
  senso positivo.
  (1-00023)
  "Cherchi, Ranieri, Giovanni Bianchi, Veltri, Solaroli,
  Soro, Pezzoni, Olivieri, Guerra, Testa, Mantovani, Brunetti,
  Meloni, Piscitello, Monaco".
  (1^ agosto 1996).
 
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