| La Camera,
visto che l'abrogazione dell'articolo 13 della legge n
498 del 1992 ha creato un vuoto normativo per ciò che riguarda
la regolarità nell'assegnazione di appalti per l'esecuzione di
opere e servizi a cooperative sociali e l'affidamento di
incarichi professionali socio-assistenziali da parte di enti
pubblici, loro consorzi o istituti di pubblica assistenza;
considerato che tale situazione crea un contesto di
assoluta discrezionalità per gli ispettori del lavoro ed INPS
nella contestazione di presunte evasioni contributive da parte
di questi enti nell'affidamento dei suddetti appalti ed
incarichi;
dato che si sono recentemente riscontrati in alcune case
di riposo pubbliche della Lombardia tali episodi, a seguito di
incaute valutazioni degli organi ispettivi, che rischiano di
paralizzare la loro attività assistenziale colpendo in primo
luogo gli anziani ospiti di queste strutture;
verificato che si rende indispensabile un atto di
indirizzo che chiarisca definitivamente un modo univoco di
interpretare le norme, salvaguardando i diritti di tutti i
soggetti coinvolti in questa problematica, ovvero ospiti ed
amministratori delle strutture assistenziali, soci e
lavoratori delle cooperative che assumono appalti,
professionisti che ricevono incarichi;
tenuto conto nella specificità dei servizi da erogare,
dei soggetti deboli assistiti, dell'impossibilità delle case
di riposo di garantire standard assistenziali sufficienti con
il solo personale individuato dalla pianta organica e dei
limiti di risorse disponibili nei bilanci di questi enti;
impegna il Governo:
ad emanare atti amministrativi di indirizzo ed
interpretazione rivolti agli ispettorati del lavoro ed
all'INPS per chiarire che l'affidamento di appalti di opere e
servizi o di incarichi professionali socio-assistenziali da
parte di province, comuni, loro consorzi, istituzioni
pubbliche di assistenza, istituzioni sanitarie operanti nel
servizio sanitario nazionale, non presuppongo la costituzione
di rapporti di lavoro subordinato fra questi enti e gli
operatori che svolgono i suddetti incarichi;
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a prevedere l'annullamento dei procedimenti esistenti
contro questi enti ed i loro amministratori in conseguenza
della contestazione di tali fattispecie da parte degli
ispettorati del lavoro e dell'INPS.
9/4891/1
Paolo Colombo, Rizzi.
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