| (Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4
del regolamento e conclusione - Parere contrario su entrambi
gli schemi di decreto).
La Commissione prosegue l'esame congiunto degli schemi di
decreto ministeriale.
Achille OCCHETTO, presidente, ricorda come nella
seduta del 26 maggio scorso il Governo si fosse impegnato a
fornire una risposta ad alcune sollecitazioni avanzate nel
corso della discussione.
Il Sottosegretario Piero Franco FASSINO ritiene di
poter accogliere le sollecitazioni avanzate nel corso
dell'esame in Commissione. Il Governo è infatti disponibile a
riferire periodicamente alla Commissione sulle attività degli
organismi di cui agli schemi di decreto in esame al fine di
evitare che l'unico momento di discussione abbia luogo quando
si deve decidere in merito all'erogazione di contributi. Il
Governo sta inoltre approfondendo la possibilità di utilizzare
una parte del contributo destinato all'ISIAO per aumentare i
finanziamenti destinati a progetti che perseguono specifiche
finalità. Per quanto riguarda i problemi sollevati con
riferimento ad alcuni enti quali l'Istituto italiano per
l'Asia e il Comitato Atlantico, ritiene possibile procedere ad
alcune integrazioni della tabella che corrispondano alle
indicazioni della Commissione.
Stefano MORSELLI (gruppo alleanza nazionale) osserva
come sarebbe necessario verificare l'effettiva possibilità di
modificare il contributo destinato all'ISIAO.
Marco PEZZONI (gruppo democratici di sinistra-l'Ulivo)
nel sottolineare come la presentazione di relazioni periodiche
garantirebbe un confronto continuo con il Governo, ritiene
che, allo stato, dopo aver preso positivamente atto della
disponibilità manifestata dal Governo, la Commissione non
potrebbe tuttavia che esprimere un parere contrario.
Mirko TREMAGLIA (gruppo alleanza nazionale) rileva come
da alcuni anni la Commissione sia pressoché costretta ad
esprimere un parere contrario in quanto non è posta in grado
di valutare separatamente i singoli enti ma si trova nella
necessità di esprimersi sull'intera tabella senza poter
effettuare le necessarie distinzioni. In tal modo diviene
impossibile incidere effettivamente sulla destinazione dei
contributi e non ci si può che limitare a prendere atto dei
limiti delle scelte effettuate dal Governo.
Dario RIVOLTA (gruppo forza Italia), relatore,
nel condividere le osservazioni del deputato Tremaglia,
sottolinea la disponibilità
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manifestata dal Sottosegretario Fassino, auspicando che essa
si traduca in atti concreti. Osserva quindi come l'andamento
della discussione confermi la necessità di costituire un
Comitato permanente sugli enti internazionalistici, obiettivo
che fino ad oggi non è stato possibile conseguire per
l'atteggiamento assunto da un gruppo nell'ambito della
Commissione. Poiché ritiene indispensabile istituire tale
Comitato, si dichiara disponibile a rinunciare alla sua
candidatura alla Presidenza del Comitato stesso, qualora
questa si riveli di ostacolo alla sua costituzione. Sottolinea
quindi la difficile situazione in cui versa il Comitato
Atlantico, ricordando come il relativo contributo sia stato
quest'anno ridotto da 60 a 50 milioni. Il Segretario generale
di tale Comitato gli ha inviato una lettera in cui osserva
come tale stanziamento, se confermato, porterà all'estinzione
dell'ente ed oltre alla cessazione delle sue attività in
ambito nazionale farà venir meno quel suo ruolo sul piano
internazionale che, alla vigilia del 50^ anniversario
dell'allargamento della NATO, appare di prioritaria rilevanza.
Sottolinea quindi come tale Comitato assolva ai suoi compiti,
che comportano una significativa proiezione internazionale,
con un personale assai esiguo, senza corrispondere alcun
rimborso spese ai ricercatori e senza retribuire il Segretario
generale dell'ente.
Oreste ROSSI (gruppo lega nord per l'indipendenza della
Padania) nel dichiararsi favorevole ad esprimere un parere
contrario sui decreti in esame, osserva come sia necessario
riflettere sull'attività, assai modesta, svolta da taluni enti
finanziati, tra i quali ricorda il CIME, presieduto dal
Ministro Napolitano, che nel corso dell'anno ha promosso due
riunioni e una tavola rotonda. Più in generale, l'erogazione
dei contributi appare priva di una logica e non può pertanto
che essere oggetto di forti critiche.
Stefano MORSELLI (gruppo alleanza nazionale) nel
rilevare come gli impegni assunti da Governo siano stati
costantemente disattesi, osserva come la tabella sia il frutto
di valutazioni di carattere personale legate a rapporti di
amicizia con i singoli enti. Ritiene che tale situazione vada
radicalmente modificata e che non ci si possa limitare a
correggere qualche aspetto, finanziando enti diversi ma sulla
base del medesimo criterio. Non comprende inoltre perché non
sia possibile escludere dalla tabella l'ISIAO, secondo quanto
previsto da una legge del 1995. Il suo gruppo ribadisce
pertanto la volontà di esprimere parere contrario, ritenendo
che un parere favorevole richieda una riforma complessiva
della materia. Per quanto riguarda la vicenda del Comitato
permanente sugli enti internazionalistici, ricorda come, in
occasione della seduta convocata per procedere alla relativa
costituzione, fossero risultati assenti proprio i deputati del
gruppo di forza Italia, che ambiva ad esprimere il Presidente.
Osserva quindi come un Comitato permanente necessiti in ogni
caso di tempi lunghi per approfondire la materia e sarebbe
stato quindi preferibile istituire, come da lui proposto, un
gruppo di lavoro informale che avrebbe potuto operare con
maggiore tempestività.
Achille OCCHETTO, presidente, osserva come la
questione sollevata dai deputati Rivolta e Morselli potrà
essere affrontata in sede di Ufficio di Presidenza, integrato
dai rappresentanti dei gruppi.
Mario BRUNETTI (gruppo rifondazione
comunista-progressisti) nel concordare con le osservazioni del
deputato Pezzoni, osserva come gli enti che ricevono denaro
pubblico dovrebbero, in ogni caso, documentare le spese
effettuate, consentendo in tal modo di valutare l'opportunità
di elargire ulteriori contributi.
Gabriele CIMADORO (gruppo per l'UDR-Cristiani
democratici uniti-cristiani democratici per la Repubblica)
dopo aver rilevato la singolarità della vicenda relativa alla
costituzione del Comitato permanente sugli enti
internazionalistici, si dichiara
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favorevole ad esprimere parere contrario.
Il Sottosegretario Piero Franco FASSINO concorda in
merito all'inopportunità di esprimere parere favorevole
esclusivamente in relazione a singole modifiche relative agli
enti da finanziare. Invita in ogni caso la Commissione a
tenere conto della disponibilità del Governo a riferire
periodicamente in merito agli enti internazionalistici e a
valutare talune modifiche ai due schemi di decreto.
Dario RIVOLTA (gruppo forza Italia), relatore,
sottopone alla Commissione la seguente proposta di parere
relativa allo schema di decreto ministeriale di riparto del
contributo in favore di enti, istituti, associazioni e
fondazioni:
La III Commissione Affari esteri e comunitari,
esaminato lo schema di decreto ministeriale per il
riparto dei contributi in favore di enti, istituti,
associazioni e fondazioni,
premesso che:
va valutata positivamente la dichiarata disponibilità
del Governo a riferire periodicamente alle Camere, sia pure
solo in relazione ai contributi che verranno erogati nel
prossimo esercizio finanziario, riguardo all'attività svolta
dagli enti di cui allo schema di decreto;
va altresì valutata positivamente la disponibilità del
Governo, seppure ad oggi non precisata, a modificare lo schema
di decreto in conformità alle indicazioni espresse nel corso
dell'esame in Commissione;
considerato tuttavia che:
il Governo ha provveduto alla trasmissione della
documentazione concernente i provvedimenti in esame solo dopo
reiterate richieste del relatore;
detta documentazione è stata trasmessa in modo
incompleto ed in tempi tali da renderne problematico l'esame
approfondito;
nella relazione sul Rendiconto generale dello Stato
(Ministero Affari Esteri) esercizi finanziari 1992 e 1993, la
Corte dei conti stigmatizzò il comportamento del Ministero
degli affari esteri, che non si era dotato degli strumenti
necessari per poter operare "una coordinata opera di
programmazione e di monitoraggio, protesa all'eliminazione di
attività sovrapposte, ripetitive, e, a volte, di non rilevante
interesse in relazione ai rinnovati compiti ministeriali ed ai
correlati obiettivi";
il Ministero degli affari esteri, che secondo la legge
28 dicembre 1995, n. 549, articolo 1, comma 41, dovrebbe
effettuare "il riparto secondo criteri diretti ad assicurare
prioritariamente il buon funzionamento delle istituzioni
culturali e sociali di particolare rilievo nazionale ed
internazionale", non effettua un controllo di merito e
fornisce giustificazioni, non razionali e non fondate su dati
di fatto, a sostegno dei contributi destinati ai singoli
enti;
non è possibile avere la certezza che tutti gli enti
destinatari dei contributi svolgano realmente una funzione
utile e positiva per il Paese;
sussistono dubbi, già avanzati dalla Corte dei conti
in alcuni specifici casi, sulle modalità di riparto di questi
fondi in generale, sulla loro congruità, sulle ammissioni e
sulle esclusioni dalla lista dei beneficiari;
viene da chiedersi se con questo decreto si sia di
fronte ad un uso corretto e trasparente di dispensa del
pubblico denaro;
esprime
PARERE CONTRARIO
La Commissione approva la proposta di parere del
relatore.
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Dario RIVOLTA (gruppo forza Italia), relatore,
sottopone alla Commissione la seguente proposta di parere
relativa allo schema di decreto ministeriale di revisione
della tabella dei contributi agli enti a carattere
internazionalistico:
La III Commissione Affari esteri e comunitari,
esaminato lo schema di decreto ministeriale di revisione
della tabella sui contributi agli enti a carattere
internazionalistico,
premesso che:
va valutata positivamente la dichiarata disponibilità
del Governo a riferire periodicamente alle Camere, sia pure
solo in relazione ai contributi che verranno erogati nel
prossimo esercizio finanziario, riguardo all'attività svolta
dagli enti di cui allo schema di decreto;
va altresì valutata positivamente la disponibilità del
Governo, seppure ad oggi non precisata, a modificare lo schema
di decreto in conformità alle indicazioni espresse nel corso
dell'esame in Commissione;
considerato tuttavia che:
il Governo ha provveduto alla trasmissione della
documentazione concernente i provvedimenti in esame solo dopo
reiterate richieste del relatore;
detta documentazione è stata trasmessa in modo
incompleto ed in tempi tali da renderne problematico l'esame
approfondito;
nella relazione sul Rendiconto generale dello Stato
(Ministero Affari Esteri) esercizi finanziari 1992 e 1993, la
Corte dei conti stigmatizzò il comportamento del Ministero
degli affari esteri, che non si era dotato degli strumenti
necessari per poter operare "una coordinata opera di
programmazione e di monitoraggio, protesa all'eliminazione di
attività sovrapposte, ripetitive, e, a volte, di non rilevante
interesse in relazione ai rinnovati compiti ministeriali ed ai
correlati obiettivi";
il Ministero degli affari esteri, che secondo la legge
28 dicembre 1995, n. 549, articolo 1, comma 41, dovrebbe
effettuare "il riparto secondo criteri diretti ad assicurare
prioritariamente il buon funzionamento delle istituzioni
culturali e sociali di particolare rilievo nazionale ed
internazionale", non effettua un controllo di merito e
fornisce giustificazioni, non razionali e non fondate su dati
di fatto, a sostegno dei contributi destinati ai singoli
enti;
non è possibile avere la certezza che tutti gli enti
destinatari dei contributi svolgano realmente una funzione
utile e positiva per il Paese;
sussistono dubbi, già avanzati dalla Corte dei conti
in alcuni specifici casi, sulle modalità di riparto di questi
fondi in generale, sulla loro congruità, sulle ammissioni e
sulle esclusioni dalla lista dei beneficiari;
viene da chiedersi se con questo decreto si sia di
fronte ad un uso corretto e trasparente di dispensa del
pubblico denaro;
esprime
PARERE CONTRARIO
La Commissione approva la proposta di parere del
relatore.
La seduta termina alle 12,45.
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