| (Svolgimento ai sensi dell'articolo 135- ter del
Regolamento).
Paolo BAMPO (gruppo lega nord per l'indipendenza della
Padania) illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Giovanni RIVERA rispondendo
all'interrogazione in titolo, osserva che l'industria
nazionale non produce mezzi anfibi da assalto. Per soddisfare
le esigenze operative dei reparti che impiegano questi mezzi
sono state quindi avviate delle trattative per il loro
acquisto dagli USA; il contratto per la fornitura di 38 anfibi
non è stato ancora definito. La Difesa sta peraltro esplorando
soluzioni alternative e se possibile più vantaggiose sotto il
profilo tecnico-economico rispetto alle proposte degli Stati
Uniti, ed ha già avviato in questo senso contatti con i
partners europei.
In merito alle compensazioni industriali, precisa che la
Difesa già da tempo ha posto in essere nei contratti di
fornitura di materiali bellici o servizi forniti da Paesi
esteri delle clausole che favoriscono un ritorno economico per
il nostro Paese. Queste contropartite richieste all'atto della
elaborazione dei contratti possono assumere forme diverse,
riconducibili in linea di massima alle seguenti tipologie, tra
loro combinabili:
la costruzione di parti e/o l'integrazione dei mezzi
in loco, con impianti del fornitore o di imprese
nazionali operanti su licenza;
lo svolgimento del ruolo di dual source per parti
o per l'intero equipaggiamento con possibile autorizzazione a
vendere, anche in esclusiva, a paesi terzi;
l'acquisto di prodotti militari o anche civili da parte
dell'impresa fornitrice o del rispettivo paese;
la cessione della tecnologia necessaria alla
manutenzione e al successivo incremento delle prestazioni dei
mezzi, compreso lo sviluppo delle successive versioni;
l'impegno a coinvolgere il paese acquirente nello
sviluppo delle successive generazioni dei mezzi ceduti;
la trasformazione in programmi di collaborazione
internazionali.
In ogni caso, elemento comune nella molteplicità delle
soluzioni che possono essere adottate è quello di considerare
il pacchetto delle compensazioni come parte integrante
dell'offerta e, successivamente, della commessa assegnata.
Paolo BAMPO (gruppo lega nord per l'indipendenza della
Padania), replicando per l'interrogazione in titolo, si
dichiara parzialmente soddisfatto ed osserva che le ultime
parole della risposta sono le più significative perché la
previsione di clausole di compensazioni industriale deve
essere una pratica costante da parte dell'Italia anche quando
non produca beni analoghi a quelli acquistati all'estero.
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