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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


377848
SMC0355-0046
Bollettino Giunte e Commissioni n. 355 del 28 maggio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-355)
(suddiviso in 127 Unità Documento)
Unità Documento n.46 (che inizia a pag.63 dello stampato)
              ...IV COMMISSIONE PERMANENTE
                           (Difesa)
 
 
...SVOLGIMENTO DI INTERROGAZIONI
5 - 02059. LAVCOMM
5 - 02059.
5-02059 Ferrari ed altri: Estensione delle servitù militari nei comuni di Ghedi e di Castenedolo.
Il sottosegretario Giovanni RIVERA. Domenico Paolo ROMANO CARRATELLI.
Giovedì 28 maggio 1998. - Presidenza del Vicepresidente Domenico Paolo ROMANO CARRATELLI, indi del Presidente Valdo SPINI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giovanni Rivera.
ZZSMC ZZRES ZZSMC280598 ZZSMC980528 ZZSMC000598 ZZSMC000098 ZZSMC355 ZZ13 ZZD ZZC4 ZZNO ZZXX
     Il sottosegretario Giovanni RIVERA, rispondendo
  all'interrogazione in titolo, osserva che a seguito della
  ristrutturazione del deposito munizioni terminata nel 1994 si
  rende necessario adeguare la relativa servitù a quanto
  disposto dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e
  dalla normativa che regola il settore, costituita dalla legge
  24 dicembre 1976, n. 898 "Nuova regolamentazione delle servitù
  militari" e dal regolamento di esecuzione della legge
  approvato con decreto del Presidente della Repubblica 17
  dicembre 1979, n. 780, e dalla legge 2 maggio 1990, n. 104,
  che modifica ed integra la legge n. 898 del 1976.
     In particolare, l'articolo 1 della richiamata legge 898
  del 1976 stabilisce che in vicinanza delle opere ed
  installazioni permanenti e semipermanenti di difesa degli
  aeroporti, degli impianti e delle installazioni  radar  il
  diritto di proprietà può essere soggetto a limitazioni secondo
  le norme stabilite dalla legge stessa.
     Tale adeguamento, peraltro assai modesto e contenuto
  rispetto ad un precedente progetto che prevedeva vincoli fino
  a 1000 metri, comporta limitazioni rigorose soltanto nella
  fascia di 100 metri a ridosso del deposito stesso, mentre per
  la fascia fino a 500 metri, i divieti sono finalizzati ad
  impedire il proliferare di nuovi insediamenti senza
  interferire con le attività economiche svolte dai proprietari
  dei fondi interessati.
     Inoltre, riducendo la capacità di immagazzinamento del
  deposito al fine di limitare al minimo i disagi della
  popolazione derivanti dalla servitù suddetta, si è anche
  individuata la possibilità di consentire il mantenimento del
  tracciato ed il previsto ampliamento della strada provinciale
  n. 19 che si snoda nelle immediate vicinanze della base e che
  costituisce uno dei problemi viari più importanti.
     Questa soluzione è stata peraltro approvata a larghissima
  maggioranza, con un solo voto contrario (uno su quattordici
  membri), nella riunione del Comitato misto paritetico
  (COMIPAR) per la regione Lombardia del 19 febbraio 1997.  Il
  Comitato è composto da cinque rappresentanti del Ministero
  della difesa, un rappresentante del Ministero del tesoro, un
  rappresentante del Ministero delle finanze e sette
  rappresentanti della regione e si riunisce ogni sei mesi a
  richiesta del Comandante militare territoriale o del
  presidente della regione.
     Per tali considerazioni è dell'avviso che quanto posto in
  essere dall'Amministrazione della Difesa, nel pieno rispetto
  del quadro legislativo che regola la materia, abbia tenuto nel
  debito conto le esigenze delle popolazioni locali.
 
                              Pag. 64
 
     Per quanto attiene al menzionato inquinamento acustico, in
  sede di Comitato misto paritetico è stato affrontato il
  problema nelle sue linee generali, anche perché esso è di
  interesse per tutti gli aeroporti militari.  In merito è stato
  demandato il coordinamento e concerto alla regione Lombardia
  per la monitorizzazione delle indagini tecniche sulle zone
  adiacenti agli aeroporti militari e per l'individuazione degli
  accorgimenti più opportuni per ridurre l'impatto di tale
  fenomeno.
     In sede locale, per quanto di pertinenza dell'Aeronautica
  militare, sono, comunque, già state introdotte misure di
  contenimento di detto inquinamento quali l'innalzamento delle
  quote dei circuiti aeroportuali, la scelta di rotte di arrivo
  e di partenza tali da evitare il sorvolo di centri abitati, la
  riduzione delle fasce orarie per le missioni ordinarie e
  l'utilizzazione di soppressori di rumore durante
  l'effettuazione delle "prove motore".  Ulteriori misure anti
  rumore di tipo procedurale appaiono al momento inattuabili, a
  meno di inaccettabili penalizzazioni sul piano della
  sicurezza.
     In merito all'auspicata riconversione delle strutture
  militari fa presente che in un'ottica di massima disponibilità
  la Difesa ha sottoscritto, in data 19 maggio 1998, un
  protocollo di intesa con il Ministero dei trasporti e della
  navigazione, il Ministero dell'ambiente, gli enti locali
  interessati e la Società aeroporto "Valerio Catullo" di Verona
  Villafranca.  Con tale protocollo si è concordato di avviare le
  procedure per il cambio di  status  dell'aeroporto di
  Montichiari, da militare a civile, attraverso il passaggio del
  sedime dell'aeroporto stesso al demanio del Ministero dei
  trasporti e della navigazione e la successiva assegnazione in
  uso all'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC), ai sensi
  dell'articolo 8 del decreto legislativo 25 luglio 1997, n.
  250, previa rilocazione, preferibilmente nello stesso sedime,
  delle attività e funzioni del Reparto riparazioni e
  rifornimento missili contraerei dell'Esercito e, in altra sede
  operativamente idonea, delle restanti attività e funzioni del
  l'Amministrazione della Difesa con oneri a carico della
  società cui sarà affidata la gestione dell'aeroporto.
     Trattandosi di infrastrutture della NATO, sono state
  avviate altresì le necessarie procedure per acquisire il
  parere favorevole degli organi responsabili dell'Alleanza.
 
     Domenico Paolo ROMANO CARRATELLI (gruppo popolari e
  democratici-l'Ulivo), replicando per l'interrogazione in
  titolo anche da lui sottoscritta, si dichiara parzialmente
  soddisfatto perché il Governo non ha dato risposte precise ai
  quesiti posti.  Pur comprendendo la logica degli interventi
  illustrati, ritiene che si sarebbe potuto riconsiderare la
  realtà militare dell'aeroporto.  Del resto rimangono non
  soddisfatte numerose istanze dei cittadini residenti
  nell'area, rispetto alle quali invita il Governo a rendere i
  necessari chiarimenti alle Amministrazioni locali
  interessate.
 
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