| Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.
Antonio BOCCIA, presidente, sostituendo il relatore,
osserva che il provvedimento reca norme per l'istituzione
dell'Ordine del Tricolore e per il conferimento della relativa
onorificenza ai combattenti della seconda guerra mondiale;
esso risulta privo di relazione tecnica.
La Commissione difesa ha adottato un nuovo testo nel quale
è stato soppressa la norma che prevedeva il conferimento di
una medaglia d'oro ai destinatari del provvedimento, per
evitare un'eccessiva onerosità del provvedimento in esame.
Per quanto riguarda le competenze della Commissione
bilancio, segnala l'articolo 4, comma 2, secondo il quale
l'ordine è retto da un Consiglio nominato dal Presidente della
Repubblica: in merito, il Governo dovrebbe esprimersi sulla
possibilità che da tale disposizione derivino nuovi o maggiori
oneri per lo Stato.
Segnala inoltre l'articolo 6, che prevede l'esenzione
dall'imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo per le
domande e i documenti necessari per ottenere il conferimento
dell'onorificenza: sembrano opportuni chiarimenti da parte del
Governo, in quanto la norma sembra suscettibile di arrecare
minori entrate non quantificate né coperte.
Infine, occorrerebbero chiarimenti da parte del Governo
sul costo per il conferimento dell'onorificenza: infatti tale
costo, derivanti dalla produzione dell'insegna metallica
dell'Ordine, potrebbe anche essere posto a carico degli
interessati al conferimento dell'onorificenza.
Il Sottosegretario Giorgio MACCIOTTA osserva che
l'istituzione ed il funzionamento del Consiglio per la
reggenza dell'Ordine non comportano oneri a carico del
bilancio dello Stato; comunque, se il Comitato lo riterrà
opportuno, potrebbe inserirsi nel parere una condizione volta
a prevedere che l'articolo 4, comma 2, sia modificato nel
senso di precisare che dall'istituzione di detto Consiglio non
dovranno derivare nuovi maggiori oneri per la finanza
pubblica. In merito a quanto disposto dall'articolo 6 osserva
che non vi sono problemi di tipo finanziario, dal momento che
senza la norma in esame non esisterebbe la possibilità di
presentare le domande che vengono esentate dai gravami
fiscali: si tratta dunque di rinunciare ad entrate oggi non
previste e che nascerebbero proprio dal provvedimento in
esame. Riguardo, infine, all'articolo 5 occorrerebbe che esso
fosse modificato nel senso di precisare se l'onere relativo al
conferimento dell'onorificenza sia posto a carico del bilancio
dello Stato o a carico di coloro ai quali detta onorificenza
deve essere conferita: nel primo caso l'onere conseguente
dovrebbe essere quantificato ed adeguatamente coperto, mentre
nel secondo caso non vi sarebbe alcun problema nel conferire
l'insegna dell'Ordine al destinatario nel metallo da questi
prescelto, compreso l'oro.
Antonio BOCCIA, presidente relatore, in relazione
alle precisazioni fornite dal rappresentante del Governo,
propone che il Comitato approvi la seguente proposta di
parere:
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti condizioni:
l'articolo 4, comma 2, sia modificato precisando che
dall'istituzione e dal funzionamento del Consiglio per la
reggenza dell'Ordine non dovranno derivare nuovi o maggiori
oneri a carico del bilancio dello Stato;
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l'articolo 5 sia modificato precisando se l'onere
relativo al conferimento dell'onorificenza, derivante dai
costi di produzione dell'insegna, sia posto a carico dello
Stato ovvero a carico di coloro ai quali l'onorificenza stessa
è conferita: nella prima ipotesi, tale onere dovrebbe infatti
essere quantificato ed adeguatamente coperto, mentre nella
seconda dovrebbe essere precisato che l'insegna dell'Ordine
potrà essere conferita al destinatario nel metallo da questi
prescelto, ivi compreso l'oro.
Il Comitato approva quindi la proposta di parere formulata
dal relatore.
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