| La Commissione riprende l'esame del testo unificato in
titolo, iniziato il 27 maggio 1997 e proseguito, da ultimo, il
26 maggio 1998.
Giovanni CASTELLANI, Presidente, ricorda che
nella scorsa seduta sono stati accantonati l'emendamento 8.9 e
tutti i successivi emendamenti riferiti all'articolo 8, nonché
l'articolo aggiuntivo 9.01 del relatore e che si è arrivati a
votare gli emendamenti fino all'articolo 10. Avverte quindi
che si passerà all'esame dell'articolo 11 e degli emendamenti
ad esso riferiti (vedi allegato).
Fabrizio BRACCO (gruppo democratici di sinistra -
l'Ulivo), relatore, intervenendo sull'articolo 11, ne
mette in evidenza la complessità dovuta alla previsione di una
delega al Governo. Su tale disposizione il Comitato per la
legislazione ha espresso alcune osservazioni, per il
recepimento delle quali ha presentato l'emendamento 11.10.
Tuttavia, data la complessità e la delicatezza della materia,
ritiene preferibile accantonare tutti gli emendamenti riferiti
all'articolo 11.
La Commissione concorda.
Giovanni CASTELLANI, Presidente, avverte che si
passerà all'esame dell'articolo 12 e degli emendamenti ad esso
riferiti (vedi allegato).
Fabrizio BRACCO (gruppo democratici di
sinistra-l'Ulivo), relatore, esprime parere contrario su
tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 12.
Sull'emendamento 12.5 chiede al presentatore di fornire
chiarimenti in merito.
Il sottosegretario Alberto LA VOLPE concorda con i
pareri del relatore.
Angela NAPOLI (gruppo alleanza nazionale) esprime
alcune perplessità sull'emendamento 12.5, poiché la
trasparenza deve essere garantita dagli organi deliberanti e
non dagli organi che ese-guono
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deliberazioni da altri adottate: il Dipartimento dello
spettacolo è, infatti, organo esecutivo.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia), illustrando il
suo emendamento 12.5, fa presente che esso è volto a garantire
la trasparenza dei provvedimenti del Dipartimento dello
spettacolo relativi alle provvidenze a favore dell'attività
teatrale.
Fabrizio BRACCO (gruppo democratici di
sinistra-l'Ulivo), relatore, invita il presentatore a
riformulare l'emendamento 12.5, nel senso di prevedere una
norma più generale applicabile a tutti i soggetti che erogano
provvidenze per il teatro.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia) propone di
accantonare l'emendamento 12.5.
La Commissione consente.
Giovanni CASTELLANI, Presidente, constata
l'assenza dei presentatori dell'emendamento 12.1; si intende
che vi abbiano rinunciato.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia) raccomanda
l'approvazione del suo emendamento 12.2.
La Commissione respinge l'emendamento Rossetto 12.2.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia), raccomandando
l'approvazione del suo emendamento 12.3, osserva che lo stesso
tende a limitare le competenze del CNT.
La Commissione respinge l'emendamento Rossetto 12.3.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia), raccomandando
l'approvazione del suo emendamento 12.4, osserva che lo stesso
tende a eliminare le norme manifesto, come peraltro richiesto
dal Comitato per la legislazione.
La Commissione respinge l'emendamento Rossetto 12.4.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia), raccomandando
l'approvazione del suo emendamento 12.6, ricorda quanto
avvenuto di recente riguardo al film "Totò che visse due
volte" di Ciprì e Maresco. Tale film, infatti, ha ricevuto un
cospicuo finanziamento - pari a 1 miliardo e 178 milioni - dal
Dipartimento dello spettacolo; successivamente però la
competente commissione del Dipartimento ha posto la censura
sulla pellicola. L'emendamento da lui proposto tende,
pertanto, ad evitare che nel futuro possano verificarsi
all'interno del Dipartimento dello spettacolo incongruenze
analoghe. Inoltre, si prevede che l'ufficio ispettivo del
Dipartimento presenti ogni anno al Parlamento una
documentazione conoscitiva e una relazione analitica
sull'attività svolta. Ricorda, infatti, che dal 1996 sono
state effettuate solo 6 ispezioni e nonostante abbia
presentato interrogazioni al riguardo non ha mai avuto
risposte dal Ministro Veltroni. Auspica, quindi, una
riflessione da parte della Commissione.
Maria LENTI (gruppo rifondazione
comunista-progressisti) invita a considerare che rispetto a
quanto avveniva nel passato, la situazione attuale è assai
diversa; infatti con un disegno di legge del Governo si
propone di sopprimere la censura.
Alberto MICHELINI (gruppo forza Italia), condividendo
molte delle osservazioni espresse dal collega Rossetto,
propone l'accantonamento dell'emendamento 12.6 affinché lo
stesso possa essere riformulato in termini più generali.
Fabrizio BRACCO (gruppo democratici di
sinistra-l'Ulivo), relatore, esprime forti perplessità
sull'emendamento 12.6. Invita infatti a considerare che il
testo unificato all'esame della Commissione prevede un sistema
complesso e diversificato dei controlli distribuito a diversi
livelli. Ritiene, inoltre, che l'emendamento in questione
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realizzi una forma di centralismo. Potrebbe al limite essere
più favorevole a prevedere l'istituzione di un'Autorità di
garanzia; comunque dovrebbe essere il Ministro competente a
presentare la relazione e non l'ufficio ispettivo del
Dipartimento dello spettacolo.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia) invita il
relatore a chiarire il suo intervento, poiché se è vero quanto
testé sostenuto dovrebbe conseguentemente essere soppresso
l'ufficio ispettivo del Dipartimento dello spettacolo.
Qualora, invece, fosse necessario mantenerlo, allora
bisognerebbe metterlo in condizioni di funzionare. Circa le
osservazioni espresse dal deputato Lenti, fa presente di
accogliere con favore la soppressione della censura.
Ritiene, infine, di condividere la proposta del deputato
Michelini di accantonare l'emendamento 12.6.
Alberto MICHELINI (gruppo forza Italia), concordando
con le perplessità alla base dell'emendamento 12.6, propone di
riformularlo nel senso di stabilire che sia il ministro a
presentare al Parlamento una relazione annuale, sentite le
regioni e i comuni.
Fabrizio BRACCO (gruppo democratici di
sinistra-l'Ulivo), relatore, condivide le osservazioni
espresse dal deputato Michelini.
La Commissione delibera quindi di accantonare
l'emendamento Rossetto 12.6.
La Commissione passa all'esame dell'articolo 13 e dei
relativi emendamenti (vedi allegato).
Fabrizio BRACCO (gruppo democratici di
sinistra-l'Ulivo), relatore, esprime parere favorevole
sugli emendamenti 13.19, 13.18 e 13.20 che hanno finalità
identiche; invita pertanto a trovare la migliore
formulazione.
Esprime parere contrario sui restanti emendamenti.
Il Sottosegretario Alberto LA VOLPE condivide i pareri
espressi dal relatore.
Angela NAPOLI (gruppo alleanza nazionale) dichiara di
sottoscrivere l'emendamento 13.1. Infatti, la contrarietà del
suo gruppo riguarda soprattutto l'articolo 13 concernente
l'istituzione del CNT.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia), illustrando il
suo emendamento 13.1, fa presente che esso è volto a
sopprimere l'articolo 13 relativo al CNT, principale
espressione del centralismo di cui è permeato l'intero
provvedimento. L'articolo 13 testimonia infatti il tentativo
scientifico, da parte del Vicepresidente Veltroni, di
centralizzare la cultura, tentativo che appare in tutta la sua
evidenza anche considerando che il CNT sarà "clonato" sia nel
settore della musica che in quello della danza.
Ritiene, inoltre, che la preoccupazione del ministro
dovrebbe essere quella di diffondere il teatro e non limitarsi
ad investire del denaro pagando artisti e registi; tale
obiettivo non si raggiunge certo attraverso la
centralizzazione ma forse con l'introduzione di criteri di
efficienza e di competitività. Ricorda poi che le regioni
ritengono che semmai si possa istituire un organismo con
competenze diverse da quella della allocazione delle risorse
e, pur concordando con il relatore Bracco che le regioni non
possono essere gli unici soggetti ad erogare le provvidenze,
non ritiene tuttavia giusto che tale funzione competa
prevalentemente al CNT, organo estremamente dirigista.
Alla luce di tali considerazioni, raccomanda
l'approvazione del suo emendamento 13.1.
Flavio RODEGHIERO (gruppo lega nord per l'indipendenza
della Padania) dichiara di sottoscrivere l'emendamento
13.1.
Gianni RISARI (gruppo popolari e democratici-l'Ulivo)
esprime parere contrario sull'emendamento 13.1 e tiene a
precisare che l'articolo 13 non rappresenta
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affatto una sorta di "camicia di forza" anzi essendo
l'organismo che persegue la promozione e la diffusione della
cultura teatrale nel Paese. Ricorda, inoltre, che il ministro
Bassanini nel corso dell'esame preliminare ha dichiarato di
essere favorevole all'articolo 13. Infatti, esso consente la
massima autonomia ai livelli locali realizzando al contempo un
momento di unità nazionale.
La Commissione respinge l'emendamento Rossetto 13.1.
Giovanni CASTELLANI, Presidente, constata
l'assenza dei presentatori dell'emendamento 13.17, s'intende
che gli stessi vi abbiano rinunciato.
La Commissione respinge l'emendamento Rodeghiero ed altri
13.16.
Giovanni CASTELLANI, Presidente, avverte che si
passerà ora all'esame di una serie di emendamenti a scalare.
Porrà pertanto in votazione gli emendamenti 13.11, 13.15 e
13.12.
La Commissione respinge con distinte votazioni gli
emendamenti Napoli ed altri 13.11, Butti ed altri 13.15 e
Storace ed altri 13.12.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia) raccomanda
l'approvazione del suo emendamento 13.2 e ribadisce le sue
perplessità circa la previsione di numerose deroghe al Codice
Civile.
La Commissione respinge l'emendamento Rossetto 13.2.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia), raccomandando
l'approvazione del suo emendamento 13.3, osserva che ha
presentato una serie di emendamenti per individuare mediante
sorteggio l'amministratore unico.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli
emendamenti Rossetto 13.3, 13.4, 13.5 e 13.6.
Fabrizio BRACCO (gruppo democratici di
sinistra-l'Ulivo), relatore, propone, in riferimento
agli emendamenti 13.19, 13.18 e 13.20, di mettere in votazione
l'emendamento 13.18. Ritira pertanto il suo emendamento
13.20.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia) ritira
l'emendamento 13.19, di cui è primo firmatario.
La Commissione approva l'emendamento Michelini e Aprea
13.18, risultando precluso l'emendamento Rossetto 13.7.
Giovanni CASTELLANI, Presidente, invita il
deputato Rossetto al ritiro dell'emendamento 13.8, che è di
dubbia ammissibilità.
Giuseppe ROSSETTO (gruppo forza Italia) ritira
l'emendamento 13.8.
La Commissione approva l'articolo 13 come modificato.
Giovanni CASTELLANI, Presidente, rinvia ad altra
seduta il seguito dell'esame del provvedimento.
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