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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


377889
SMC0355-0087
Bollettino Giunte e Commissioni n. 355 del 28 maggio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-355)
(suddiviso in 127 Unità Documento)
Unità Documento n.87 (che inizia a pag.185 dello stampato)
              ...IX COMMISSIONE PERMANENTE
            (Trasporti, poste e telecomunicazioni)
 
 
...IN SEDE REFERENTE
C99; C241; C294; C328; C486; C538; C540; C545; C550; C642; C643; C696; C738; C744; C797; C832; C883; C1491; C1961; C1973; C1983; C2014; C2664; C2757; C2758; C3144; C3377; C3498; C3776; C3782; C3783; C3785; C3889; C3919; C4025; C4133; C4153; C4348; C4453; C4554; C4573; C4859. LAVCOMM
C99; C241; C294; C328; C486; C538; C540; C545; C550; C642; C643; C696; C738; C744; C797; C832; C883; C1491; C1961; C1973; C1983; C2014; C2664; C2757; C2758; C3144; C3377; C3498; C3776; C3782; C3783; C3785; C3889; C3919; C4025; C4133; C4153; C4348; C4453; C4554; C4573; C4859.
Disegno e proposte di legge: C. 99 Michielon, C. 241 Mammola ed altri, C. 294 Scalia ed altri, C. 328 Scalia, C. 486 Balocchi ed altri, C. 538 Galdelli ed altri, C. 540 Galletti, C. 545 Galletti, C. 550 Galletti, C. 642 Berselli, C. 643 Berselli, C. 696 Savarese, C. 738 Martinat e Simeone, C. 744 Martinat ed altri, C. 797 Storace, C. 832 Trantino, C. 883 Nicola Pasetto, C. 1491 Urso, C. 1961 Becchetti, C. 1973 Cento ed altri, C. 1983 Governo, C. 2014 Di Nardo e Cimadoro, C. 2664 Casini, C. 2757 Mammola ed altri, C. 2758 Scalia e Galletti, C. 3144 Bergamo, C. 3377 Dozzo, C. 3498 Saonara ed altri, C. 3776 Ruzzante, C. 3782 Bono, C. 3783 Negri, C. 3785 Galletti, C. 3889 Rotundo ed altri, C. 3919 Galeazzi, C. 4025 Becchetti ed altri, C. 4133 Ballaman ed altri, C. 4153 Pecoraro Scanio, C. 4348 Storace, C. 4453 Benedetti Valentini, C. 4554 Galletti, C. 4573 Lorenzetti ed altri, C. 4859 Governo, sentenze Corte Costituzionale nn. 110, 194 e 198 del 1996 e petizione n. 212: Modifiche al nuovo codice della strada.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Ernesto STAJANO, presidente e relatore. Paolo MAMMOLA. Elena CIAPUSCI. Ugo BOGHETTA. Sergio ROGNA. Michele GIARDIELLO. Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI. Rinaldo BOSCO. Italo BOCCHINO. Ernesto STAJANO, presidente. Giorgio PANATTONI.
Giovedì 28 maggio 1998. - Presidenza del Presidente Ernesto STAJANO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per i trasporti e la navigazione Giuseppe Soriero e per i lavori pubblici Gianni Francesco Mattioli.
ZZSMC ZZRES ZZSMC280598 ZZSMC980528 ZZSMC000598 ZZSMC000098 ZZSMC355 ZZ13 ZZD ZZC9 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato
  nella seduta del 19 maggio scorso.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente e relatore,  avverte
  che è stato assegnato alla Commissione il nuovo disegno di
  legge del Governo di riforma del Codice della strada.  Il
  provvedimento rappresenta una corposa riforma del nuovo codice
  della strada, come risulta anche dalla documentazione
  predisposta dal Servizio studi.  A tal proposito rileva che la
  legge n. 190 del 1991, prevedeva l'attuazione della delega
  legislativa prevista nel termine di tre anni, con
  l'attribuzione al Parlamento della possibilità di esprimere un
  duplice parere sul testo adottato.  Il termine per l'esercizio
  della delega biennale è però scaduta, sono così rimaste
  inattuate molte delle necessarie modifiche al codice della
  strada che quella legge intendeva consentire.
     Rileva che lo strumento adottato dal Governo, con il
  disegno di legge A.C. 4859, pur rappresentando uno strumento
  anomalo per la modifica del codice, richiede un esame attento
  per le procedure da
 
                              Pag. 186
 
  seguire.  Pone quindi una alternativa di metodo: o procedere
  all'esame in Comitato ristretto dell'articolato presentato dal
  Governo, che ritiene peraltro di particolare complessità;
  oppure procedere all'elaborazione di principi e criteri
  direttivi per pervenire ad una delega legislativa che, con il
  rispetto della procedura prevista dalla legge n. 190 del 1991,
  consenta al Parlamento di esercitare un controllo sul
  provvedimento adottato dal Governo.  Invita quindi i gruppi
  parlamentari ad esprimersi sul punto.
 
     Paolo MAMMOLA (gruppo forza Italia) riconosce che in
  linea di principio, appare possibile condividere la proposta
  di una legge delega al Governo, manifesta però alcune
  perplessità, perché constata che troppo spesso le indicazioni
  della IX Commissione vengono disattese dall'Esecutivo.  A
  questo proposito, ricorda che la burocrazia ministeriale, in
  particolare del dicastero dei lavori pubblici, vanifica gli
  indirizzi del Parlamento, come è accaduto in riferimento
  all'attuazione dell'articolo 10 della legge n. 454 del 1997
  sull'autotrasporto.  E' noto che il regolamento di attuazione
  adottato dal Ministero dei lavori pubblici, soltanto quindici
  giorni dopo l'approvazione della legge, ha di fatto annullato
  gli effetti introdotti dall'articolo 10, come è altrettanto
  noto che il Governo ha successivamente inserito ulteriori
  modifiche al codice, anche confliggendo con la disciplina
  prevista sull'autotrasporto.  Sottolinea che a completare
  questo quadro di incoerenza legislativa è intervenuto da
  ultimo un decreto-legge che introduce ulteriori modifiche al
  settore dell'autotrasporto e di cui auspicherebbe fosse
  illustrato il contenuto.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente e relatore,  ricorda
  che il decreto-legge n. 158 del 27 maggio 1998 è stato
  pubblicato ieri sulla  Gazzetta Ufficiale,  per cui da
  oggi è possibile prenderne visione.  Non essendo ancora
  intervenuto il Sottosegretario Mattioli, ritiene che
  chiarimenti sul decreto-legge precitato possano essere
  richiesti in seguito.
 
     Paolo MAMMOLA (gruppo forza Italia) rileva che sembra
  comunque certo che il decreto-legge introduca ulteriori
  modifiche all'articolo 10 del codice della strada.  Ritiene che
  se il Governo intende procedere attraverso un rapporto di
  cooperazione con il Parlamento, sarà possibile trovare una
  soluzione entro breve tempo.  D'altra parte, se ci si
  allontanerà da questa linea politica, preannuncia che i
  deputati del gruppo di forza Italia non si presteranno a
  modifiche pasticciate e rimesse alle decisioni degli uffici
  ministeriali e non del Parlamento.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente e relatore,  prende
  atto della disponibilità del gruppo di forza Italia,
  condizionata alla certezza dei tempi di approvazione del
  provvedimento e all'attuazione dei principi fissati dal
  Parlamento.  Rileva peraltro, in attesa dell'intervento del
  Sottosegretario Mattioli, l'opportunità di non soffermarsi
  sugli aspetti connessi all'articolo 10 del codice della
  strada, e al decreto-legge adottato dal Governo
  sull'autotrasporto, non essendo ancora ben noto il contenuto
  delle relative disposizioni.
 
     Elena CIAPUSCI (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) non intende sollevare alcuna polemica sulla
  disciplina introdotta dall'articolo 10 della legge n. 454 del
  1997, ma ribadisce la necessità di assicurare sicurezza sulle
  strade.  Esprime preoccupazione per le deleghe che il Governo
  ha conferito a funzionari ministeriali e ricorda che esistono
  atti di indirizzo al Governo, anche accolti e approvati, come
  quello relativo all'immatricolazione dei  pullman  e alla
  circolazione di  pullman  in aree montane, che finora non
  hanno mai trovato alcuna applicazione.
     Esprime quindi la contrarietà dei deputati del gruppo
  della lega nord per l'indipendenza della Padania al
  conferimento di una delega al Governo sul provvedimento in
  esame, e si dichiara favorevole ad un esame in Comitato
  ristretto che abbia una connotazione politica e non
  burocratica.
 
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     Ugo BOGHETTA (gruppo rifondazione
  comunista-progressisti) comprende le difficoltà che derivano
  dall'esame di un provvedimento così importante.  Non è quindi
  pregiudizialmente contrario ad una delega al Governo, pur
  condividendo le osservazioni del deputato Mammola.  Ritiene,
  d'altra parte, che lo strumento dell'espressione di un parere
  parlamentare sull'attuazione delle deleghe legislative
  conferite al Governo appare debole, soprattutto in riferimento
  all'importanza della materia.
     Esprime quindi un parere, di massima, favorevole allo
  strumento della delega legislativa, pur con le riserve già
  espresse.
 
     Sergio ROGNA (gruppo popolari e democratici-l'Ulivo)
  concorda con la proposta di delegare al Governo l'adozione di
  un testo sulla base di principi e criteri direttivi, solo però
  se vi sarà la previsione di tempi rapidi di approvazione.
 
     Michele GIARDIELLO (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo) rileva che le difficoltà emerse nella
  definizione di un metodo adeguato per l'esame del
  provvedimento si collegano alla complessità della materia,
  quale è quella relativa all'introduzione di modifiche al nuovo
  codice della strada.
     Rileva, d'altro canto, che la scelta di una delega
  legislativa al Governo, potrebbe giustificarsi qualora fosse
  richiesto dall'esecutivo.  E' opportuno, in ogni caso,
  individuare principi vincolanti ai quali il Governo si deve
  adeguare, e specificamente affrontare alcune tematiche sulle
  quali il Parlamento e il Governo non hanno ancora manifestato
  un impegno definitivo, come quelle relative alla sicurezza
  stradale.
     Propone, in ogni caso, in attesa della valutazione del
  Governo, di rinviare alla successiva seduta una scelta
  definitiva sul metodo da seguire.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente e relatore,  condivide
  le considerazioni espresse dal collega Giardiello e ritiene
  opportuno conoscere le valutazioni del Sottosegretario
  Mattioli, nel frattempo intervenuto ai lavori della
  Commissione.  Ricorda quindi, al rappresentante del Governo, la
  possibile alternativa di procedere all'esame del disegno di
  legge A.C. 4859 in sede di Comitato ristretto, oppure di
  conferire al Governo una delega, sulla cui attuazione le
  Commissione parlamentari si esprimerebbero secondo una
  procedura analoga a quella prevista dalla legge n. 190 del
  1991.
 
     Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI si scusa
  per il ritardo con il quale è intervenuto, dovuto fra l'altro
  ad un incontro con le associazioni dei trasportatori.
     Esprime la disponibilità del Governo a dare una rapida
  attuazione al provvedimento in esame sulla base di una
  eventuale delega del Parlamento, in un termine che indica
  approssimativamente in tre mesi.  Si tratta infatti di una
  proposta che è in linea con l'orientamento del Governo.
     Intende manifestare poi la propria disponibilità a
  rispondere ai rilievi espressi dal deputato Mammola, nonché ad
  illustrare il decreto-legge ieri presentato dal Governo e
  recanti misure urgenti per l'autotrasporto.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente e relatore,  prospetta
  l'opportunità di rinviare ad altra seduta la decisione sulle
  questioni prospettate nel corso dell'esame odierno.  Rileva che
  anche ai fini del conferimento al Governo di una delega, si
  potrà procedere in sede di Comitato ristretto per meglio
  definire l'esame.  Concorda quindi con la proposta del deputato
  Giardiello di rinviare il seguito dell'esame ad altra
  seduta.
 
     Rinaldo BOSCO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) ritiene non opportuno che la Commissione segua
  le indicazioni di alcuni componenti di essa soltanto ed in
  particolare del collega Giardiello.  Ritiene non si debba
  rinviare ulteriormente l'esame dei provvedimenti all'ordine
  del giorno e che si debba tener conto delle esigenze
  complessive emerse dal dibattito.
 
                              Pag. 188
 
     Michele GIARDIELLO (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo) fa presente che il collega Bosco non
  dovrebbe far riferimento ad indicazioni vincolanti.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente e relatore
  sottolinea, fuor di polemica, che la necessità di procedere
  ad un esame del disegno di legge appena assegnato, consiglia
  un rinvio dell'esame per consentire una riflessione ai
  rappresentanti dei gruppi parlamentari.
 
     Paolo MAMMOLA (gruppo forza Italia) non disconosce, in
  riferimento alla questione evidenziata, la difficoltà di un
  esame complesso quale risulta dal disegno di legge e dalle
  molteplici proposte di legge abbinate.  Rileva, tuttavia, che
  se il Parlamento dovesse ricorrere allo strumento della legge
  delega, non si comprenderebbe per quali ragioni si sia dovuta
  attendere la presentazione al Parlamento del disegno di legge
  n. 4859.  Tale disegno di legge, peraltro, appare differente
  rispetto a quello preannunciato dal Governo, che avrebbe
  dovuto tener conto delle varie proposte di iniziativa
  parlamentare, in un testo coordinato.  In realtà, il disegno di
  legge appare differente e riferito piuttosto a materie
  totalmente differenti da quelle che il Governo si era
  impegnato a riformulare e coordinare.  Si tratta di una
  profonda riforma del codice della strada e non, invece, di un
  mero correttivo.  La materia è notevolmente più complessa di
  quella a conoscenza della Commissione.  Se si fosse ritenuto di
  pervenire allo strumento della delega legislativa, tale
  soluzione era possibile già da 16 mesi.  Se il Governo si è
  cimentato in una iniziativa di tale rilievo, impiegando 16
  mesi, non sembra eccessivo dedicare due mesi per approfondire,
  nell'ambito del Comitato ristretto, le proposte del Governo.
  Sarebbe in tal modo possibile verificare eventuali convergenze
  su alcuni aspetti.  In assenza di tale possibile convergenza,
  sarebbe possibile individuare principi e criteri per la
  successiva attività delegata del Governo.  Prospetta quindi
  tale soluzione in coerenza con le perplessità già manifestate
  in ordine alla rispondenza della legislazione delegata ai
  criteri di delega.  Propone quindi la soluzione, intermedia, di
  riservare al Comitato ristretto la valutazione circa
  l'effettiva convergenza delle forze politiche sul nuovo
  disegno di legge.  Ritiene che tale approfondimento potrebbe
  essere svolto anche nell'arco di un mese nell'ambito del
  Comitato ristretto.
 
     Rinaldo BOSCO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) prende atto della contrarietà espressa dal
  deputato Mammola allo strumento della delega legislativa.
 
     Italo BOCCHINO (gruppo alleanza nazionale) esprime
  sconcerto per l'esame in corso.  Ricorda infatti che da oltre
  due anni la Commissione ha avviato l'esame dei progetti di
  legge di riforma del codice della strada.  Nell'ambito del
  Comitato ristretto costituito per approfondire l'esame del
  testo, il Governo ha espresso l'esigenza di pervenire ad
  alcuni correttivi.  L'esecutivo ha quindi operato in modo che
  la Commissione perdesse oltre un anno di lavoro: il Governo
  infatti ha ostacolato la Commissione rinviando nel tempo la
  presentazione del preannunciato disegno di legge, mentre i
  parlamentari apprendevano dagli organi di stampa le modifiche
  relative al medesimo codice.  A distanza di due mesi dalla
  pubblicazione di tali notizie sulla stampa, è stato poi
  presentato il disegno di legge n. 4859.  Non ritiene si possa
  ora accogliere la proposta di pervenire ad una legge delega:
  ritiene si tratti di uno "schiaffo" che la Commissione non può
  accettare.
     Il provvedimento è di particolare delicatezza e
  complessità.  Non si possono delegare al Governo attività che
  spettano al Comitato ristretto.  E' in gioco anche il rispetto
  dei ruoli tra Parlamento e Governo.  Se l'Esecutivo intende
  imporre il testo del disegno di legge, anche con la delega, i
  tempi di approvazione si allungheranno.
 
                              Pag. 189
 
     Ernesto STAJANO,  presidente,  non intende
  soffermarsi sulla questione della lunghezza dei tempi
  dell'esame.  Ricorda, tuttavia, che il tema del possibile
  ricorso ad una delega legislativa è stato da lui introdotto
  sin dalle prime sedute.  Tale metodo è, del resto, quello
  usuale per il varo dei codici.  Ha ritenuto quindi opportuno
  prospettare nuovamente la questione in considerazione
  dell'esigenza di valutare le modalità di lavoro in presenza di
  un intervento di particolare vastità e complessità tecnica.  A
  tal fine, ad esempio, occorrerebbe disporre di tecnici di
  settore e svolgere numerose audizioni.  Ricorda, al riguardo,
  le problematiche connesse all'articolo 10 del nuovo codice
  della strada, che il Ministero dei lavori pubblici non ha
  voluto o potuto applicare nella formulazione prevista dalla
  legge n. 454 del 1997.  Evidenzia poi il tema delle modifiche
  all'articolo 230 del predetto codice e quella delle proposte
  parlamentari relative alle patenti per i portatori di
  handicap,  ovvero, per gli extracomunitari.  Si tratta di
  aspetti in genere ad elevata valenza tecnica e di particolare
  complessità.  Vi è comunque l'esigenza di una valutazione di
  ordine politico, da operare prima di affrontare l'esame, da
  svolgere - in ogni caso - nell'ambito del Comitato ristretto.
  Rileva che la scelta della delega legislativa appare conforme
  ai principi generali per una codificazione della materia.
  Ritiene, poi, che tale soluzione consenta di varare
  rapidamente la nuova disciplina.  Occorre considerare, infatti,
  che gran parte di tale attività è già stata svolta ai fini
  della presentazione del disegno di legge n. 4859, che appare
  tuttavia, innegabilmente, in ritardo.  Ritiene in conclusione
  opportuno valutare le questioni poste nella successiva
  seduta.
 
     Paolo MAMMOLA (gruppo forza Italia) esprime la
  convinzione - in base alle risultanze del dibattito odierno -
  che il Comitato ristretto debba, in primo luogo, approfondire
  l'esame del disegno di legge n. 4859.  Se infatti, il
  provvedimento è la conseguenza di ampie consultazioni delle
  categorie interessate, tale attività dovrebbe essere oggetto
  di esame da parte del Comitato ristretto.  Ritiene che, di
  fatto, il Governo, in 16 mesi di lavoro, abbia già utilizzato
  i tempi di una delega per predisporre il testo in esame.
 
     Giorgio PANATTONI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa
  presente che le questioni emerse dal dibattito sembrano
  sufficientemente approfondite.  Ritiene quindi che in presenza
  di una espressa richiesta in tal senso, sia opportuno rinviare
  il seguito dell'esame alla successiva seduta.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente e relatore,  condivide
  le valutazioni del deputato Panattoni.
 
     Sergio ROGNA (gruppo popolari e democratici-l'Ulivo)
  rileva che la questione dei tempi per l'approvazione del
  provvedimento costituisce un elemento non secondario, ma,
  invece, essenziale.  Ricorda che il Sottosegretario Mattioli ha
  precisato che sarebbe possibile emanare i decreti legislativi
  in 3 mesi dall'entrata in vigore della legge di delega.  Vi è
  quindi un quadro preciso e nella successiva seduta sarebbe
  possibile decidere in merito.
 
     Ernesto STAJANO,  presidente,  propone quindi - e
  la Commissione consente - di rinviare ad altra seduta il
  seguito dell'esame dei progetti di legge all'ordine del
  giorno.
 
     La seduta termina alle 11,5.
 
DATA=980528 FASCID=SMC13-355 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=09 SEDE=RE NSTA=0355 TOTPAG=0271 TOTDOC=0127 NDOC=0087 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C9 D PAGINIZ=0185 RIGINIZ=036 PAGFIN=0189 RIGFIN=062 UPAG=NO PAGEIN=185 PAGEFIN=189 SORTRES=9805283 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00355 SORTNAV=59805280 00355 b00000 ZZSMC355 NDOC0087 TIPDOCB DOCTIT0087 NDOC0087



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