| Il sottosegretario Elena MONTECCHI, dopo aver sottolineato
la natura collegiale del Governo, prende atto della
discussione approfondita svolta in Commissione sullo schema di
decreto all'ordine del giorno e ricorda che già nella seduta
di martedì 26 maggio il ministro Livia Turco aveva anticipato
l'intenzione del Governo di tenere nel dovuto conto le
osservazioni e le condizioni contenute nel parere della
Commissione.
Fa presente, inoltre, che i ministri competenti sono
tenuti a motivare in sede di Consiglio dei ministri le ragioni
sottostanti all'accoglimento o alla reiezione dei pareri resi
dalle Commissioni parlamentari. Su questa questione si è
peraltro svolto un confronto fra Parlamento e Governo in sede
di Conferenza dei capigruppo alla Camera, a seguito del quale
sono state definite le modalità per una migliore
argomentazione dei provvedimenti sottoposti all'esame del
Consiglio dei ministri con riferimento ai pareri espressi
dalle Commissioni competenti.
Infine, dichiara, sulla base degli accordi con il ministro
Turco, che sussistono le condizioni politiche sostanziali per
l'accoglimento del parere predisposto dal relatore.
Maura COSSUTTA (gruppo rifondazione
comunista-progressisti) ringrazia il deputato Montecchi che ha
individuato un percorso di corretto svolgimento dei rapporti
fra il Parlamento ed il Governo. Chiede tuttavia che il
Governo espliciti la sua posizione in ordine alle diverse
condizioni poste dal parere.
In particolare, si chiede in che modo l'attuazione del
provvedimento, adottato in attuazione della legge collegata
per il 1998, possa essere sostenuta da maggiori risorse
finanziarie, in relazione ai contenuti del documento di
programmazione economico-finanziaria di recente approvato.
Sottolinea, inoltre, che lo schema di decreto si ispira a
principi e criteri direttivi ulteriori rispetto a quelli posti
dalla legge di delega. Chiede di sapere se saranno accolte le
condizioni che richiedono la soppressione del comma 4
dell'articolo 8 e del comma 3 dell'articolo 5 e se il Governo
condivida l'obiettivo di evitare che gli obblighi dei soggetti
destinatari del beneficio comportino una riduzione delle
tutele contrattuali. Infine, sottolinea l'esigenza di
garantire tutte le situazioni di povertà, a differenza di
quanto proposto dallo schema di decreto all'esame della
Commissione che privilegia i cosiddetti carichi aggiuntivi.
Piergiorgio MASSIDDA (gruppo forza Italia), dopo aver
sottolineato la latitanza del Governo nell'illustrare i motivi
nella disattenzione dei pareri parlamentari resi, esprime
perplessità sulla presenza del sottosegretario Montecchi in
luogo del ministro Turco, posto che la Commissione richiede
risposte nel merito, diverse a seconda dei gruppi: ad esempio,
il suo gruppo ha una posizione totalmente dissenziente da
quella di rifondazione-comunista relativamente ai carichi
aggiuntivi e preannuncia che qualora il parere proposto dal
relatore sia modificato in tal senso, il suo gruppo
esprimerebbe voto contrario.
Alessandro CE' (gruppo lega nord per l'indipendenza
della Padania) non contesta il principio della responsabilità
collegiale del Governo, ma, allo scopo di garantire un
corretto svolgimento dei rapporti fra Governo e Parlamento,
non considera sufficiente assicurare le condizioni formali per
lo svolgimento delle sedute e delle votazioni.
Chiede, quindi, che il rappresentante del Governo
chiarisca se sussista o meno un impegno dell'intero Governo a
modificare lo schema di decreto secondo le previsioni del
parere e si impegni comunque a motivare le ragioni del mancato
recepimento del parere.
Pag. 203
Chiede, inoltre, di conoscere quale sia la posizione del
Governo in ordine alla proposta da lui avanzata di garantire
una omogenea distribuzione territoriale dei comuni nei quali
effettuare la sperimentazione.
Invita, infine, la Commissione a tutelare le prerogative
del Parlamento e della opposizione e richiama la maggioranza
ad un atteggiamento più dignitoso.
Dopo che Marida BOLOGNESI, presidente, ha
invitato il deputato Cé a non sottovalutare il ruolo di
stimolo e di critica della Commissione nei confronti del
Governo, Elsa SIGNORINO (gruppo democratici di
sinistra-l'Ulivo), relatore, ringrazia il
sottosegretario Montecchi per aver ricordato alla Commissione
che il tema dei rapporti Governo-Parlamento all'interno dei
procedimenti di delega legislativa è stato oggetto di una
specifica riunione della Conferenza dei capigruppo nella quale
è stata approfondita la questione relativa alla possibilità di
verificare il recepimento dei pareri parlamentari, questione
che richiede l'assunzione di una specifica responsabilità sia
dei gruppi di maggioranza sia dei gruppi di opposizione.
Con riferimento al parere oggetto della discussione
odierna, considera chiare le dichiarazioni del sottosegretario
Montecchi, fatte anche a nome del ministro Turco, fermo
restando che la collegialità del Governo si riflette anche
nella possibilità di ulteriori modifiche del testo. Osserva,
infine, come il deputato Cossutta, ripercorrendo il dibattito
svolto e ponendo questioni più ampie di quelle definite dallo
schema di decreto all'ordine del giorno, abbia insistito su un
punto che lei stessa considera politicamente forte e rilevante
e cioè sulla necessità di sopprimere il comma 4 dell'articolo
8 ed il comma 3 dell'articolo 5 al fine di distinguere le
politiche del lavoro dalle politiche sociali in senso
stretto.
Il sottosegretario Elena MONTECCHI osserva che il tema
posto dal deputato Cè riguarda strettamente le modalità di
esercizio delle funzioni parlamentari di controllo, che
rappresentano dei contrappesi democratici veri. Dopo aver
richiamato le conclusioni della citata Conferenza dei
capigruppo, fa presente che nel momento in cui dichiara
sussistere le condizioni per un sostanziale accoglimento del
parere proposto dal relatore, intende fare riferimento alle
modalità di svolgimento della discussione.
Il provvedimento all'ordine del giorno ha una valenza
generale e deve, tuttavia, essere inquadrato nell'ambito della
sperimentazione e della disponibilità delle risorse
finanziarie esistenti. Esso inoltre pone in termini di
maggiore flessibilità il rapporto fra lo Stato centrale e le
aree territoriali di tutto il Paese, posto che le periferie di
Milano e Torino, ad esempio, presentano situazioni di povertà
gravi quanto quelle del Mezzogiorno. Il problema della
modifica della dotazione triennale del capitolo di bilancio a
valere sul quale è finanziato il reddito minimo di inserimento
sarà affrontato nel corso della sessione di bilancio. La
soppressione dell'articolo 8, comma 4, motivata in modo
ineccepibile nella proposta di parere del relatore,
rappresenta una delle questioni politiche più pesanti per la
cui risoluzione non potrà non tenersi conto della posizione di
un autorevole gruppo di maggioranza.
Alessandro CE' (gruppo lega nord per l'indipendenza
della Padania) ribadisce il voto contrario del suo gruppo
sulla proposta di parere del relatore, ritenendo
incostituzionale lo schema di decreto all'esame della
Commissione.
La Commissione approva quindi la proposta di parere del
relatore (nuova formulazione), risultando
conseguentemente preclusa la proposta di parere del deputato
Burani Procaccini.
La seduta termina alle 13,25.
| |