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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


377898
SMC0355-0096
Bollettino Giunte e Commissioni n. 355 del 28 maggio 1998 - edizione definitiva - (SMC13-355)
(suddiviso in 127 Unità Documento)
Unità Documento n.96 (che inizia a pag.202 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.93)
              ...XII COMMISSIONE PERMANENTE
                       (Affari sociali)
 
 
...PARERE SU ATTI DEL GOVERNO
SCHEMA DI DECRETO. LAVCOMM
...SCHEMA DI DECRETO.
Maura COSSUTTA. Piergiorgio MASSIDDA. Alessandro CE. Dopo che Marida BOLOGNESI, presidente. Il sottosegretario Elena MONTECCHI.
Giovedì 28 maggio 1998. - Presidenza del vicepresidente Paolo POLENTA, indi del presidente Marida BOLOGNESI. - Interviene il sottosegretario per i rapporti con il Parlamento Elena Montecchi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC280598 ZZSMC980528 ZZSMC000598 ZZSMC000098 ZZSMC355 ZZ13 ZZD ZZC12 ZZNO ZZXX ZZFF
     Il sottosegretario Elena MONTECCHI, dopo aver sottolineato
  la natura collegiale del Governo, prende atto della
  discussione approfondita svolta in Commissione sullo schema di
  decreto all'ordine del giorno e ricorda che già nella seduta
  di martedì 26 maggio il ministro Livia Turco aveva anticipato
  l'intenzione del Governo di tenere nel dovuto conto le
  osservazioni e le condizioni contenute nel parere della
  Commissione.
     Fa presente, inoltre, che i ministri competenti sono
  tenuti a motivare in sede di Consiglio dei ministri le ragioni
  sottostanti all'accoglimento o alla reiezione dei pareri resi
  dalle Commissioni parlamentari.  Su questa questione si è
  peraltro svolto un confronto fra Parlamento e Governo in sede
  di Conferenza dei capigruppo alla Camera, a seguito del quale
  sono state definite le modalità per una migliore
  argomentazione dei provvedimenti sottoposti all'esame del
  Consiglio dei ministri con riferimento ai pareri espressi
  dalle Commissioni competenti.
     Infine, dichiara, sulla base degli accordi con il ministro
  Turco, che sussistono le condizioni politiche sostanziali per
  l'accoglimento del parere predisposto dal relatore.
 
     Maura COSSUTTA (gruppo rifondazione
  comunista-progressisti) ringrazia il deputato Montecchi che ha
  individuato un percorso di corretto svolgimento dei rapporti
  fra il Parlamento ed il Governo.  Chiede tuttavia che il
  Governo espliciti la sua posizione in ordine alle diverse
  condizioni poste dal parere.
     In particolare, si chiede in che modo l'attuazione del
  provvedimento, adottato in attuazione della legge collegata
  per il 1998, possa essere sostenuta da maggiori risorse
  finanziarie, in relazione ai contenuti del documento di
  programmazione economico-finanziaria di recente approvato.
     Sottolinea, inoltre, che lo schema di decreto si ispira a
  principi e criteri direttivi ulteriori rispetto a quelli posti
  dalla legge di delega.  Chiede di sapere se saranno accolte le
  condizioni che richiedono la soppressione del comma 4
  dell'articolo 8 e del comma 3 dell'articolo 5 e se il Governo
  condivida l'obiettivo di evitare che gli obblighi dei soggetti
  destinatari del beneficio comportino una riduzione delle
  tutele contrattuali.  Infine, sottolinea l'esigenza di
  garantire tutte le situazioni di povertà, a differenza di
  quanto proposto dallo schema di decreto all'esame della
  Commissione che privilegia i cosiddetti carichi aggiuntivi.
 
     Piergiorgio MASSIDDA (gruppo forza Italia), dopo aver
  sottolineato la latitanza del Governo nell'illustrare i motivi
  nella disattenzione dei pareri parlamentari resi, esprime
  perplessità sulla presenza del sottosegretario Montecchi in
  luogo del ministro Turco, posto che la Commissione richiede
  risposte nel merito, diverse a seconda dei gruppi: ad esempio,
  il suo gruppo ha una posizione totalmente dissenziente da
  quella di rifondazione-comunista relativamente ai carichi
  aggiuntivi e preannuncia che qualora il parere proposto dal
  relatore sia modificato in tal senso, il suo gruppo
  esprimerebbe voto contrario.
 
     Alessandro CE' (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) non contesta il principio della responsabilità
  collegiale del Governo, ma, allo scopo di garantire un
  corretto svolgimento dei rapporti fra Governo e Parlamento,
  non considera sufficiente assicurare le condizioni formali per
  lo svolgimento delle sedute e delle votazioni.
     Chiede, quindi, che il rappresentante del Governo
  chiarisca se sussista o meno un impegno dell'intero Governo a
  modificare lo schema di decreto secondo le previsioni del
  parere e si impegni comunque a motivare le ragioni del mancato
  recepimento del parere.
 
                              Pag. 203
 
  Chiede, inoltre, di conoscere quale sia la posizione del
  Governo in ordine alla proposta da lui avanzata di garantire
  una omogenea distribuzione territoriale dei comuni nei quali
  effettuare la sperimentazione.
     Invita, infine, la Commissione a tutelare le prerogative
  del Parlamento e della opposizione e richiama la maggioranza
  ad un atteggiamento più dignitoso.
 
     Dopo che Marida BOLOGNESI,  presidente,  ha
  invitato il deputato Cé a non sottovalutare il ruolo di
  stimolo e di critica della Commissione nei confronti del
  Governo, Elsa SIGNORINO (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  ringrazia il
  sottosegretario Montecchi per aver ricordato alla Commissione
  che il tema dei rapporti Governo-Parlamento all'interno dei
  procedimenti di delega legislativa è stato oggetto di una
  specifica riunione della Conferenza dei capigruppo nella quale
  è stata approfondita la questione relativa alla possibilità di
  verificare il recepimento dei pareri parlamentari, questione
  che richiede l'assunzione di una specifica responsabilità sia
  dei gruppi di maggioranza sia dei gruppi di opposizione.
     Con riferimento al parere oggetto della discussione
  odierna, considera chiare le dichiarazioni del sottosegretario
  Montecchi, fatte anche a nome del ministro Turco, fermo
  restando che la collegialità del Governo si riflette anche
  nella possibilità di ulteriori modifiche del testo.  Osserva,
  infine, come il deputato Cossutta, ripercorrendo il dibattito
  svolto e ponendo questioni più ampie di quelle definite dallo
  schema di decreto all'ordine del giorno, abbia insistito su un
  punto che lei stessa considera politicamente forte e rilevante
  e cioè sulla necessità di sopprimere il comma 4 dell'articolo
  8 ed il comma 3 dell'articolo 5 al fine di distinguere le
  politiche del lavoro dalle politiche sociali in senso
  stretto.
 
     Il sottosegretario Elena MONTECCHI osserva che il tema
  posto dal deputato Cè riguarda strettamente le modalità di
  esercizio delle funzioni parlamentari di controllo, che
  rappresentano dei contrappesi democratici veri.  Dopo aver
  richiamato le conclusioni della citata Conferenza dei
  capigruppo, fa presente che nel momento in cui dichiara
  sussistere le condizioni per un sostanziale accoglimento del
  parere proposto dal relatore, intende fare riferimento alle
  modalità di svolgimento della discussione.
     Il provvedimento all'ordine del giorno ha una valenza
  generale e deve, tuttavia, essere inquadrato nell'ambito della
  sperimentazione e della disponibilità delle risorse
  finanziarie esistenti.  Esso inoltre pone in termini di
  maggiore flessibilità il rapporto fra lo Stato centrale e le
  aree territoriali di tutto il Paese, posto che le periferie di
  Milano e Torino, ad esempio, presentano situazioni di povertà
  gravi quanto quelle del Mezzogiorno.  Il problema della
  modifica della dotazione triennale del capitolo di bilancio a
  valere sul quale è finanziato il reddito minimo di inserimento
  sarà affrontato nel corso della sessione di bilancio.  La
  soppressione dell'articolo 8, comma 4, motivata in modo
  ineccepibile nella proposta di parere del relatore,
  rappresenta una delle questioni politiche più pesanti per la
  cui risoluzione non potrà non tenersi conto della posizione di
  un autorevole gruppo di maggioranza.
 
     Alessandro CE' (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) ribadisce il voto contrario del suo gruppo
  sulla proposta di parere del relatore, ritenendo
  incostituzionale lo schema di decreto all'esame della
  Commissione.
     La Commissione approva quindi la proposta di parere del
  relatore  (nuova formulazione),  risultando
  conseguentemente preclusa la proposta di parere del deputato
  Burani Procaccini.
 
     La seduta termina alle 13,25.
 
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