| La Commissione prosegue la discussione del disegno di
legge all'ordine del giorno.
Fortunato ALOI, presidente, avverte che la
pubblicità dei lavori verrà assicurata anche mediante impianti
audiovisivi a circuito chiuso.
Ricorda che nella seduta di mercoledì 20 maggio la
Commissione aveva proceduto all'esame degli emendamenti
riferiti agli articoli 1 e 2. La discussione sull'articolo 2
era stata sospesa nelle more dell'espressione del parere sulla
nuova formulazione dell'emendamento Dozzo 2.4 da parte della
Commissione Affari costituzionali.
Invita il relatore ed il rappresentante del Governo ad
esprimere il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 3,
ricordando che gli emendamenti 3.4 e 3.5 sono stati ritirati
dai presentatori.
Giovanni DI STASI (Democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti 3.1
e 3.3 e parere favorevole sull'emendamento 3.2.
Il Sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) illustra
l'emendamento 3.1, di cui è primo firmatario, invitando i
componenti la Commissione ed il relatore a prestarvi la dovuta
attenzione. In un provvedimento che si limita a prevedere un
inasprimento delle sanzioni attualmente vigenti, esso
riconduce le funzioni di vigilanza ai soggetti competenti,
prevedendo l'intervento soltanto in via sussidiaria e su
richiesta dei comandanti delle capitanerie di porto del
personale civile dell'amministrazione centrale del Ministero
per le politiche agricole, del personale civile che presta
servizio presso le capitanerie di porto, degli agenti giurati
di cui all'articolo 22 della legge e al personale del Corpo
forestale dello Stato.
Giovanni DI STASI (Democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, prende atto dell'illustrazione
dell'emendamento, preferendo comunque la formulazione attuale
del capoverso 1 del comma 1 dell'articolo 3.
Flavio TATTARINI (Democratici di sinistra-l'Ulivo)
rileva che l'articolo 2 disciplina le procedure da seguire in
materia di vigilanza mentre l'articolo 3 individua i soggetti
cui tale funzione è devoluta. Essi non tengono però conto di
alcune situazioni che richiederebbero un momento di
riflessione: si riferisce alle aree marine protette, dove
forse sarebbe possibile attribuire i compiti di vigilanza
anche ai soggetti che già vi esplicano altre attività, previa
autorizzazione da parte degli enti gestori delle aree stesse,
i quali del resto hanno già sollevato il problema. Si tratta
di un argomento che non è affrontato in nessuna proposta
emendativa ma che invita a verificare sfruttando l'occasione
del dibattito in atto.
Fortunato ALOI, presidente, ringrazia l'onorevole
Tattarini per aver allargato il dibattito, introducendo un
argomento da trattare de iure condendo. Invita il
relatore a chiarire se dalle considerazioni dell'onorevole
Tattarini è emerso qualche elemento utile per considerare
congiuntamente la questione delle aree protette con
l'emendamento 3.1.
Giovanni DI STASI (Democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, rileva che le considerazioni dell'onorevole
Tattarini riguardano una questione diversa e in qualche
misura, comunque, rafforzano l'opinione già espressa
sull'emendamento 1.3. Quanto alla vigilanza, essa deve essere
infatti effettuata da tutti i soggetti elencati nell'articolo
3, senza previa richiesta da parte di nessuno.
Flavio TATTARINI (Democratici di sinistra-l'Ulivo)
osserva che nelle aree protette
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già vige un sistema di autotutela; si domanda se sia
possibile, in particolari condizioni regolamentate ed in
presenza di specifici progetti, attribuire la vigilanza ai
soggetti che già operano nelle aree stesse, inclusi i
pescatori. La questione potrebbe essere disciplinata senza
lasciarla nel vago, evitando così l'eventuale insorgere di
conflitti. Le osservazioni dell'onorevole Scaltritti trovano
già una risposta nella nuova formulazione dell'emendamento
Dozzo 2.4; qui si tratta un altro aspetto. Si potrebbe
eventualmente accantonare la questione per verificare se può
essere disciplinata e con quali modalità.
Fortunato ALOI, presidente, rileva che
l'onorevole Tattarini ha sostanzialmente formalizzato una
proposta relativa alle aree marine protette, richiedendo che
eventualmente venga accantonato l'articolo 3.
Gianluigi SCALTRITTI (Forza Italia) ritiene che non si
debba difendere soltanto l'ambiente ma anche la concreta
possibilità per gli operatori di esercitare la pesca
marittima. Non discorda da quanto dichiarato dall'onorevole
Tattarini e in parte dal relatore ma il problema non consiste
nell'estendere l'ambito dei soggetti addetti al controllo
bensì nell'evitare che essi operino indiscriminatamente e al
di fuori delle rispettive competenze. Si corre il concreto
rischio di burocratizzare il settore e di non avere più
operatori ittici in un paese che dovrebbe essere leader
nel Mediterraneo e forse in Europea. Se queste sono le
intenzioni del Governo possono essere dichiarate in maniera
esplicita ma la pesca necessita di un provvedimento di ampio
respiro in grado di consentire anche il superamento del
deficit tecnologico con gli altri Paesi.
Gianpaolo DOZZO (Lega nord per l'indipendenza della
Padania) ribadisce ancora una volta la propria difficoltà nel
discutere un disegno di legge che per la sua natura
sanzionatoria avrebbe dovuto essere assegnato alla Commissione
giustizia. Concorda comunque con le osservazioni
dell'onorevole Tattarini in merito all'articolo 3, che
potrebbe essere accantonato per valutare la possibilità di
introdurvi norme di indirizzo per l'attività di vigilanza,
recependo anche le indicazioni dell'onorevole Scaltritti e
coordinando le disposizioni da esso recate con quelle
contenute nell'articolo 2.
Giovanni DI STASI (Democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, si dichiara sorpreso per la portata di un
dibattito relativo ad un problema di semplice soluzione. A
fronte delle consolidata formulazione del capoverso 1 del
comma 1 dell'articolo 3 si situa l'emendamento Scaltritti,
teso a imporre un livello più basso di libertà di movimento
per alcuni addetti alla vigilanza. Il testo in esame non crea
assolutamente burocrazia ed appare accoglibile. La questione
sollevata dall'onorevole Tattarini può essere risolta più
opportunamente all'articolo 4. Non comprende pertanto le
ragioni a favore di un accantonamento dell'articolo 3.
Fortunato ALOI, presidente, rileva che la materia
del contendere è ormai chiara. Prende atto del parere
contrario del relatore circa l'ipotesi di accantonamento.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) insiste per il
proprio emendamento 3.1, dichiarandosi favorevole all'ipotesi
di accantonarlo.
Fortunato ALOI, presidente, considera opportuno
andare avanti nell'esame dell'articolato, invitando i
componenti la Commissione, senza riferimento all'importante
questione fin qui discussa, a non reiterare i propri
interventi sui singoli emendamenti.
Flavio TATTARINI (Democratici di sinistra-l'Ulivo)
osserva che l'emendamento 3.1 non può essere sostenuto dal suo
gruppo in quanto non è coerente con il sistema delineato
attraverso la nuova formulazione dell'emendamento Dozzo 2.4 e
l'attuale stesura dell'articolo 3. Il modello
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disegnato prevede che il Ministero e le regioni svolgano
compiti di indirizzo e coordinamento nei confronti delle
capitanerie di porto, che dirigono gli agenti adibiti alla
vigilanza utilizzando il personale disponibile. Avrebbe
compreso un emendamento teso ad introdurre la specificazione
relativa alle rispettive competenze del personale impiegato
nella vigilanza; l'emendamento 3.1 non affronta invece tale
aspetto e sarebbe in contraddizione con il testo.
Si scusa infine per il ritardo con cui ha sollevato il
problema delle aree marine protette, che non è comunque
ostativo all'esame del provvedimento e potrà essere valutato
in relazione all'articolo 4.
Francesco FINO (alleanza nazionale) ritiene che
l'emendamento 3.1 possa essere interpretato alla luce
dell'emendamento 3.2, sul quale il relatore ed il
rappresentante del Governo hanno espresso parere favorevole.
Da una lettura coordinata dei due emendamenti risulterebbe
l'attribuzione dei compiti di direzione ai capi dei
compartimenti marittimi nonché la definizione del ruolo delle
capitanerie di porto, più vicine alle marinerie e alle realtà
locali.
Fortunato ALOI, presidente, prende atto
dell'annotazione dell'onorevole Fino, tesa a stabilire un
legame tra gli emendamenti 3.1 e 3.2.
Gianpaolo DOZZO (lega nord per l'indipendenza della
Padania) propone di recepire le indicazioni dell'onorevole
Tattarini al fine di fare il più possibile chiarezza,
introducendo, al capoverso 1 del comma 1 dell'articolo 3, dopo
le parole : "sono affidati" le seguenti: ", secondo le
rispettive competenze,".
Il Sottosegretario Roberto BORRONI dichiara che, alla luce
del dibattito in corso, con la proposizione da parte
dell'onorevole Tattarini di una nuova questione e la
reinterpretazione da parte dell'onorevole Scaltritti del suo
emendamento 3.1, non ha alcuna difficoltà ad accedere
all'ipotesi di un accantonamento o a risolvere la nuova
questione in riferimento all'articolo 4. Rileva che
l'emendamento 3.2 del Governo ha carattere esclusivamente
tecnico, riferendosi allo stesso soggetto ma con una migliore
espressione.
Giorgio MALENTACCHI (rifondazione
comunista-progressisti) non comprende appieno il dibattito in
corso in relazione all'obiettivo perseguito dal testo, che
consiste nell'individuare le responsabilità dei soggetti
competenti per la vigilanza. Il problema sollevato
dall'onorevole Tattarini è indubbiamente rilevante ma è stato
discusso fin troppo lungamente.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, chiede al
relatore se intenda formulare un emendamento che accolga la
proposta dell'onorevole Dozzo.
Giovanni DI STASI (democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, preannuncia la presentazione di un emendamento
che accoglie la proposta dell'onorevole Dozzo e dovrebbe
consentire di superare l'emendamento Scaltritti 3.1.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) apprezza il nuovo
emendamento formulato dal relatore ma insiste per la votazione
dell'emendamento 3.1.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, avverte che
l'emendamento 3.6 del relatore, che accoglie il suggerimento
dell'onorevole Dozzo, è pubblicato in allegato ai resoconti
della seduta odierna. Chiede all'onorevole Scaltritti se
intenda insistere per la votazione del suo emendamento 3.1.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) insiste per la
votazione dell'emendamento 3.1.
La Commissione respinge l'emendamento 3.1; approva
l'emendamento del relatore 3.6, sul quale il rappresentante
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del Governo ha espresso parere favorevole, e passa all'esame
dell'emendamento 3.2.
Fortunato ALOI (alleanza nazionale) rileva che in
merito all'emendamento 3.2 è emersa la questione della
coincidenza o meno tra le due figure del comandante della
capitanerie di porto e il capo del compartimento marittimo.
Gianpaolo DOZZO (lega nord per l'indipendenza della
Padania) invita il Sottosegretario Borroni a chiarire se le
due figure coincidono in tutti i casi.
Il Sottosegretario Roberto BORRONI riferisce che gli
uffici del Ministero hanno confermato la natura puramente
tecnica dell'emendamento data la coincidenza tra le due
figure.
Gianpaolo DOZZO (lega nord per l'indipendenza della
Padania) manifesta il dubbio che in qualche caso la
circoscrizione territoriale delle capitanerie di porto sia più
ridotta rispetto a quella dei compartimenti marittimi.
Giovanni DI STASI (democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, precisa che il compartimento marittimo non è
altro che l'espressione usata per definire la circoscrizione
territoriale delle capitanerie di porto.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, pone in
votazione l'emendamento 3.2 presentato dal Governo in quanto
ritenuto più congruamente formulato rispetto al testo e sul
quale il relatore ha espresso parere favorevole.
La Commissione approva quindi l'emendamento 3.2.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, avverte che
non porrà in votazione l'emendamento 3.3, che non innova
l'attuale stesura del testo. Ricorda che gli emendamenti 3.4 e
3.5 sono stati ritirati.
Fortunato ALOI (alleanza nazionale) desidera ribadire
l'importanza degli identici emendamenti 3.4 e 3.5,
rivendicando il senso di responsabilità con il quale il gruppo
di alleanza nazionale ha ritirato, a seguito del parere
contrario espresso dalla Commissione giustizia, l'emendamento
3.4, con ciò dimostrando concretamente la volontà di
concludere la discussione del provvedimento.
La Commissione approva l'articolo 3, come risultante dalle
modifiche apportate nella seduta odierna, e passa all'esame
dell'articolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Giovanni DI STASI (democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 4.1
limitatamente alla parte relativa alla denominazione del
Ministero. Esprime parere contrario sugli emendamenti 4.2 e
4.3.
Il Sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) illustra
l'emendamento 4.1, che va a tutela dei pescatori: non
comprende pertanto il parere contrario espresso dal relatore e
dal rappresentante del Governo.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, precisa che
il parere espresso dal relatore e dal rappresentante del
Governo può intendersi interamente contrario all'emendamento
4.1, in quanto il problema della denominazione del Ministero è
già stato risolto con l'approvazione degli identici
emendamenti 2.1 e 2.2.
Flavio TATTARINI (democratici di sinistra l'Ulivo) non
comprende il motivo che induce a specificare che i pescatori
iscritti al registro non devono essere discriminati nella
frequenza dei corsi previsti dall'articolo 4. Non darebbe un
segnale di una presunta discriminazione da superare. Si
richiama infine alle considerazioni
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svolte in precedenza in merito alle aree protette.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, invita
l'onorevole Scaltritti a valutare l'ipotesi di ritirare
l'emendamento 4.1 trasfondendole i contenuti in un ordine del
giorno.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) accoglie la
proposta del presidente, ritirando l'emendamento 4.1 e
riservandosi la presentazione di un ordine del giorno.
La Commissione respinge l'emendamento 4.2 e passa
all'esame dell'emendamento 4.3.
Gianpaolo DOZZO (lega nord per l'indipendenza della
Padania) illustra l'emendamento 4.3, che elimina una parte del
testo sicuramente pleonastica.
La Commissione respinge l'emendamento 4.3.
Giovanni DI STASI (democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, propone di recuperare la discussione sulle
aree marine protette introducendo al capoverso 1, dopo la
parole: "pesca" le seguenti: "e negli enti parco" e al
capoverso 3, infine, le parole: "alle amministrazioni delle
riserve e dei parchi marini".
Gianpaolo DOZZO (lega nord per l'indipendenza della
Padania) segnala l'esistenza di parchi fluviali.
Flavio TATTARINI (democratici di sinistra-l'Ulivo)
ritiene che il capoverso 1 possa essere integrato con il
riferimento ai soggetti che procedono alla nomina degli agenti
giurati. Pertanto, dopo le parole: "Le amministrazione
regionali e provinciali" potrebbero essere introdotte le
seguenti: "e le amministrazioni delle riserve marine e dei
parchi marini e fluviali".
Fortunato ALOI (alleanza nazionale) esprime perplessità
sulla formulazione proposta dall'onorevole Tattarini.
Giovanni DI STASI (democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, propone di accantonare l'articolo 4 al fine di
approfondire la questione.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, in assenza
di obiezioni, accede alla proposta del relatore.
Pone quindi direttamente in votazione l'articolo 5 cui non
sono più riferiti emendamenti.
La Commissione approva, con distinte votazioni, l'articolo
5, l'emendamento 6.2, sul quale il relatore e il
rappresentante del Governo hanno espresso parere favorevole,
nonché l'articolo 6, come modificato a seguito
dell'approvazione dell'emendamento 6.2. Approva quindi
l'articolo 7 e passa all'esame dell'articolo 8 e degli
emendamenti ad esso riferiti.
Giovanni DI STASI (democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 8.6
e parere contrario sull'emendamento 8.1.
Il Sottosegretario Roberto BORRONI esprime un parere
conforme a quello del relatore.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, avverte che
l'emendamento 8.1 è stato riformulato come articolo aggiuntivo
all'articolo 8 assumendo il numero 8.017. Avverte quindi che
in presenza di un solo emendamento soppressivo dell'articolo,
porrà in votazione, ai sensi del comma 2 dell'articolo 87 del
regolamento, il mantenimento del testo.
La Commissione delibera di non mantenere il testo
dell'articolo 8.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, chiede al
relatore e all'onorevole Aloi se intendano riformulare gli
articoli aggiuntivi 8.014 e 8.07, dei quali sono
rispettivamente firmatari, in ossequio alle condizioni poste
dalla Commissione bilancio.
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Dopo un chiarimento fornito dal presidente Alfonso
PECORARO SCANIO all'onorevole Gianpaolo DOZZO (lega nord per
l'indipendenza della Padania) e la lettura, da parte del
presidente stesso, del parere reso dalla Commissione bilancio
sull'articolo aggiuntivo 8.015, Giovanni DI STASI (democratici
di sinistra-l'Ulivo), relatore, e Fortunato ALOI
(alleanza nazionale) ritirano rispettivamente l'articolo
aggiuntivo 8.014 e l'articolo aggiuntivo 8.07, sottolineando
la difficoltà di aderire al parere espresso dalla Commissione
bilancio.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, rileva che
della discussione è pubblicato un resoconto stenografico, nel
quale verranno riprodotte le perplessità dei componenti la
Commissione su un parere vincolante di difficile e non
impossibile recepimento. Cede la parola all'onorevole
Scaltritti per l'illustrazione dell'emendamento 8.1,
riformulato come articolo aggiuntivo con il numero 8.017 e
pubblicato in allegato ai resoconti della seduta odierna nella
nuova formulazione.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) illustra l'articolo
aggiuntivo 8.017, finalizzato ad eliminare alcune imposizioni
cui sono assoggettate le navi che operano negli impianti di
molluschicoltura.
Gianpaolo DOZZO (lega nord per l'indipendenza della
Padania) preannuncia il voto favorevole sull'articolo
aggiuntivo 8.017, con l'auspicio che la Commissione dia un
segnale concreto a favore dell'acquacoltura.
Giorgio MALENTACCHI (rifondazione comunista-progressisti)
domanda al presentatore dell'emendamento se le navi a cui fa
riferimento sono da considerarsi macchine operatrici.
Gianluigi SCALTRITTI (forza Italia) conferma che le
navi indicate nell'emendamento sono assimilabili alle macchine
operatrici da cantiere.
Flavio TATTARINI (democratici di sinistra-l'Ulivo)
rileva che in un altro momento della discussione il relatore
aveva segnalato la discrasia con la normativa comunitaria
dell'emendamento, che sotto il profilo nazionale non si
dovrebbe sottovalutare.
Fortunato ALOI (alleanza nazionale) esprime il proprio
giudizio favorevole sull'articolo aggiuntivo 8.017, il cui
contenuto va approfondito in relazione alla normativa
comunitaria.
Giovanni DI STASI (democratici di sinistra-l'Ulivo),
relatore, ricorda che l'emendamento già era stato
valutato nella sua portata positiva, evidenziando il limite
posto dalla normativa comunitaria. Propone pertanto di
accantonarlo.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, in assenza
di obiezioni, accede alla proposta di relatore. Pone quindi in
votazione l'articolo aggiuntivo 8.015 nella nuova
formulazione, conseguente alla condizione posta dalla
Commissione bilancio, che è pubblicato in allegato ai
resoconti della seduta odierna.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 8.015, come
riformulato.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, avverte che
restano da votare l'emendamento 2.4, nuova formulazione, e
l'articolo 2, l'articolo 4, nonché gli articoli aggiuntivi
8.016 e 8.017. In attesa dell'espressione del parere
sull'emendamento 2.4 e sull'articolo aggiuntivo 8.016 da parte
della Commissione Affari costituzionali e che si risolvano le
questioni relative all'articolo 4 ed all'articolo aggiuntivo
8.017, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
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