| Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, prima di
passare allo svolgimento delle interrogazioni a risposta
immediata, coglie l'occasione della presenza del
Sottosegretario Borroni per rilevare come la Commissione sia
destinataria di numerose proteste inoltrate da agricoltori che
utilizzano metodi biologici, i quali considerano negativamente
l'atteggiamento della Commissione sul settore. Desidera
pertanto chiarire la posizione assunta dalla Commissione, che
a più riprese ha tentato di disciplinare in maniera meno
vincolistica l'utilizzo di prodotti naturali e di indurre il
Ministero per le politiche agricole a posizioni analoghe,
venendo incontro alle richieste degli agricoltori biologici. A
fronte degli sforzi effettuati, invece, una circolare del
Ministero per le politiche agricole considera assurdamente il
propoli, la sabbia e altri prodotti naturali più pericolosi
dei fitofarmaci tradizionali. L'ultima iniziativa della
Commissione è stata assunta in sede di espressione del parere
sullo schema di decreto legislativo riguardante i costi di
produzione. Nel parere, unitamente alla richiesta di
sopprimere le disposizioni riguardanti il cosiddetto quaderno
di campagna, in quanto
Pag. 220
attinenti ad una materia già disciplinata in un testo
unificato sui fitofarmaci attualmente all'esame della
Commissione, si dedica particolare attenzione all'argomento.
Infatti il parere favorevole della Commissione viene
condizionato, tra l'altro, all'adozione da parte del Ministero
per le politiche agricole, di concerto con il Ministro della
sanità e d'intesa con la Conferenza Stato-regioni, di un
decreto finalizzato a regolamentare l'uso dei prodotti
destinati alla lotta contro i parassiti e le malattie delle
piante, di cui all'allegato II B del regolamento CEE n.
2092/91, non ancora registrati dal Ministero della sanità come
prodotti fitosanitari. Per l'autorizzazione all'uso di tali
prodotti il parere stabilisce che si potrà prevedere:
l'applicazione della disciplina prevista dal primo comma
dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 3
agosto 1968, n. 1255; l'applicazione della procedura di cui al
comma 4 dell'articolo 8 della direttiva 91/441/CEE. In tal
modo - continua il parere - si darà piena attuazione alle
previsioni contenute nei regolamenti 2092 e 2078 del 1992 in
merito al necessario impiego dei prodotti fitosanitari non
dannosi all'uomo e all'ambiente. Parimenti non dovrebbero
essere assoggettati all'obbligo della registrazione e
dell'autorizzazione le cosiddette preparazioni biodinamiche.
Il Governo non soltanto non ha recepito la condizione posta
nel parere ma è stata emanata una circolare ministeriale ancor
più vessatoria nei confronti dei prodotti naturali, in merito
alla quale chiede notizie al rappresentante del Governo.
Ribadisce comunque la posizione della Commissione, che è stata
sempre contraria ad ogni provvedimento vessatorio sui prodotti
naturali e sta semplicemente predisponendo una nuova
disciplina dei prodotti fitosanitari.
Fortunato ALOI (alleanza nazionale) ringrazia il
presidente della Commissione per aver sollevato una questione
che sta assumendo un rilievo da non sottovalutare. Ritiene che
la Commissione tutta e in particolare il suo gruppo non
possano essere oggetto di critiche per una responsabilità di
cui non si sono in alcun modo gravati. Preannuncia la
presentazione di un'interrogazione volta ad ottenere la
necessaria chiarezza da parte del Governo.
Anna Maria PROCACCI (misto-verdi-l'Ulivo) ringrazia il
presidente della Commissione, che ha fatto riferimento ad una
questione di non poco conto, riguardante il lavoro della
Commissione, la quale ha sempre prestato un'attenzione in
positivo per l'agricoltura biologica. Nel parere sullo schema
di decreto legislativo riguardante i costi di produzione era
stata inserita la condizione relativa alla soppressione delle
disposizioni sul quaderno di campagna per un semplice motivo
di coordinamento con il testo unificato sui fitofarmaci.
Giudica opportuno l'intervento del presidente, unendosi alla
sua richiesta rivolta al Governo in merito all'atteggiamento
punitivo di quest'ultimo nei confronti dei metodi di
produzione biologica.
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, auspica che
il Sottosegretario Borroni prenda atto del dibattito in corso
e non esclude che l'argomento possa essere affrontato anche
con lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in
Commissione. La materia dei prodotti naturali è affrontata
pure in alcune proposte di legge.
Uber ANGHINONI (lega nord per l'indipendenza della
Padania) rileva che i componenti la Commissione sono
frequentemente oggetto di numerose pressioni provenienti da
più parti e mai approdate in Commissione. Ha l'impressione che
si prenda lo spunto da alcun telegrammi pervenuti a qualche
membro della Commissione per esercitare una pressione sul
Governo il quale invece, a suo giudizio, fa bene a mantenersi
prudente a fronte dell'utilizzo di prodotti che, per
esperienza personale, sono al centro di pubblicità assurde ed
esagerate mentre andrebbero attentamente valutati.
Pag. 221
Alfonso PECORARO SCANIO, presidente, precisa che
la questione dei prodotti naturali è sempre stata affrontata
in maniera unanime in Commissione; in caso contrario, non si
sarebbe permesso di sollevare il problema. Considera opportuno
prestare attenzione ai profili sanitari ma non crede che si
possano imporre anche a tali prodotti eccessivi lacci
burocratici: chiede pertanto al rappresentante del Governo di
valutare la possibilità di ritirare la circolare vessatoria in
oggetto.
Il Sottosegretario Roberto BORRONI assicura la
Commissione che sta assumendo notizie sulla questione.
| |