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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


378001
STA0362-0071
Somm. e Sten. d'Aula n. 362 del 28 maggio 1998 (STA13-362)
(suddiviso in 299 Unità Documento)
Unità Documento n.71 (che inizia a pag.33 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.5)
SVOLGIMENTO: 2 - 01148; 2 - 01118; 2 - 01132; 2 - 01135; 2 - 01136; 2 - 01139; 2 - 01150; 2 - 01147. ...(Vendita dei biglietti per i mondiali di calcio 1998)
...SVOLGIMENTO: 2 - 01148; 2 - 01118; 2 - 01132; 2 - 01135; 2 - 01136; 2 - 01139; 2 - 01150; 2 - 01147. ...(Vendita dei biglietti per i mondiali di calcio 1998)
ALBERTO LA VOLPE, Sottosegretario di Stato per i beni culturali e ambientali. ZZGOV GOVERNO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIO CLEMENTE MASTELLA
ZZSTA ZZRES ZZSTA280598 ZZSTA980528 ZZSTA000598 ZZSTA000098 ZZSTA362 ZZ13
    ALBERTO LA VOLPE,  Sottosegretario di Stato per i beni
  culturali e ambientali.  Presidente, desidero ringraziare
  vivamente gli onorevole Dalla Chiesa e Paissan per aver posto
  una questione che effettivamente rappresenta un grande
  rompicapo internazionale.
     Tutti abbiamo presente le immagini delle recenti
  Olimpiadi.  A fronte di un tutto esaurito per la vendita dei
  biglietti, si vedevano addirittura tribune vuote.  Sembrava un
  paradosso.  In pratica, molti  sponsor  avevano acquistato
  pacchetti di biglietti anche consistenti da destinare alla
  loro clientela, senza che poi quest'ultima ritenesse opportuno
  andare ad assistere agli eventi sportivi.  Lo vediamo nei
  teatri ed anche nelle partite di calcio.
     Nel caso in esame, però, il problema è di carattere
  internazionale.  Infatti la commercializzazione dei biglietti è
  stata effettuata dal comitato organizzatore francese.
 
                              Pag. 34
 
     Le modalità di tale commercializzazione hanno, in realtà,
  provocato proteste vivacissime e reazioni a livello
  internazionale, da parte di organismi ufficiali, ed anche in
  sede comunitaria.  Tant'è vero che credo questo sia stato il
  primo caso in cui il commissario per la concorrenza Van Miert
  - che tante volte viene citato: ne abbiamo sentito parlare
  anche pochi minuti fa a proposito delle zone che escono
  dall'obiettivo 1 - ha dichiarato, essendo stata la questione
  sollevata addirittura nel Parlamento europeo: "Non c'è
  accordo.  Non siamo soddisfatti delle risposte del comitato
  organizzatore", aggiungendo: "La Commissione europea è decisa
  a portare avanti la procedura contro la Francia, minacciando
  sanzioni per violazioni delle leggi sulla concorrenza, se gli
  organizzatori non proporranno una soluzione accettabile".
     Van Miert ha poi illustrato la chiave di ripartizione
  stabilita dal CFO per i biglietti messi in circolazione: il
  4,8 per cento è riservato ai posti d'onore, il 37 per cento al
  pubblico francese, il 21 per cento alle associazioni
  nazionali, il 5,1 per cento ai  tour operator,  il 14,2
  per cento agli  sponsor,  il 2,8 per cento alle
  collettività che hanno cofinanziato gli impianti, il 4,3 per
  cento alle associazioni sportive giovanili e solo il 6,3 per
  cento - vale a dire 160 mila biglietti - non è stato ancora
  assegnato e la Commissione (ha spiegato Van Miert) ha chiesto
  che sia riservato ai tifosi degli altri paesi dell'Unione
  europea per riparare alla discriminazione - sempre secondo le
  parole del commissario europeo - da essi subita.
     Su questo punto vi è però disaccordo con il CFO, che
  accetta di destinare solo 50 mila biglietti alle federazioni e
  vuole che i 110 mila rimanenti siano a disposizione di tutti,
  francesi compresi.
     La questione è giustamente rimbalzata a livello europeo:
  non solo gli italiani, ma anche gli inglesi hanno fortemente
  protestato e minacciato.  Questo è il dato.
     C'è da rilevare che l'eccesso di vendita di biglietti sul
  suolo francese ha comportato un altro problema: i  tour
  operator  hanno acquistato in Francia biglietti che poi
  rivendono nei singoli paesi.  Ciò ha ulteriormente complicato
  la vicenda, essendo stati i biglietti da loro acquistati
  (quindi si tratta di un fatto commerciale) ed abbinati ad
  altre offerte che fanno parte dei "famigerati" pacchetti.
  Questa è la situazione.
     La federazione italiana gioco calcio ha avuto, come ho
  detto prima, la disponibilità solo di una modesta quota di
  biglietti, pari a circa l'8 per cento dei posti disponibili in
  ciascuno stadio e precisamente: per Italia-Cile 3.271
  biglietti, per Italia-Camerun 2.492 e per Italia-Austria
  6.520.
     Secondo una prassi costantemente seguita, la Federazione
  italiana gioco calcio ha destinato parte dei quantitativi alla
  vendita in favore di associazioni sportive,  sponsor
  federali, calciatori della squadra nazionale, nonché
  all'organizzazione calcistica (lega nazionale professionisti,
  lega professionisti serie C, lega nazionale dilettanti,
  settore giovanile e scolastico, settore tecnico, associazione
  italiana arbitri e via dicendo).  In particolare, 2.302
  biglietti per Italia-Cile, 1.883 per Italia-Camerun e 3.785
  per Italia-Austria.
     I rimanenti sono stati assegnati per la vendita al
  pubblico alla Indaba incentive company Srl e, precisamente:
  969 biglietti per Italia-Cile, 609 biglietti per
  Italia-Camerun e 3.260 per Italia-Austria.
     Questo è stato possibile in forza di una convenzione
  stipulata nel 1997, con la quale l'Indaba è stata individuata
  come impresa di riferimento per l'affidamento di servizi di
  agenzia per viaggi e soggiorni riguardanti la federazione e le
  sue squadre nazionali, nonché i servizi di distribuzione in
  Italia e all'estero di parte della biglietteria relativa agli
  incontri delle squadre nazionali.
     La cessione per la vendita dei quantitativi dei biglietti
  sopraindicati è stata disciplinata con specifico accordo, il
  quale, fra l'altro, prevede che la cessione sia effettuata con
  l'impegno da parte della Indaba di rispettare pienamente le
  condizioni generali di vendita fissate dal comitato
  organizzatore francese.  L'Indaba si impegna a vendere una
  percentuale non
 
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  inferiore al 30 per cento dei biglietti al prezzo facciale
  maggiorato del diritto di prevendita del 10 per cento, senza
  l'inserimento in pacchetti viaggio o soggiorno.
     Bisogna quindi distinguere tra questo pacchetto,
  estremamente esiguo, di biglietti collocato sul mercato,
  escludendo altre offerte (se non per il 10 per cento come
  diritto di vendita) ed il resto distribuito con i criteri
  illustrati.
     Il Governo ritiene che intanto si debba protestare.  Credo
  che la posizione assunta dal commissario europeo sia
  esemplare; anzi, mai come in questo caso ci sentiamo europei e
  pienamente rappresentati dalla posizione espressa dal
  commissario per l'attuazione della libera concorrenza.  Vedremo
  comunque quale sarà l'esito dell'intervento del commissario
  europeo presso gli organismi internazionali ed anche quello
  francese.
     Per quanto possibile daremo indicazioni al nostro
  rappresentante del CONI nella FIFA affinché nelle fasi
  successive dei campionati del mondo, al di là delle tre
  partite oggetto dell'interrogazione, si possa garantire una
  disponibilità maggiore rispetto all'attuale, disponibilità che
  suona certamente come insulto per il pubblico sportivo di
  tutti i paesi europei.  Questo è l'auspicio, mentre quello che
  certamente il Governo può fare nei limiti in cui il suo
  intervento è consentito dalle leggi è che i rappresentanti
  italiani negli organismi internazionali si muovano in tale
  direzione, anche in attesa dell'intervento del commissario
  europeo.
 
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