| ROSA JERVOLINO RUSSO. Presidente, colleghi, devo dire che
non ho trovato affatto grigia l'esposizione del ministro.
Anzi, lo ringrazio per aver scartato a priori il tono della
demagogia, nella quale mi pare sia caduto qualche altro
collega. Il che non significa che - come parlamentare popolare
di Napoli - io non utilizzi l'occasione che ci è offerta da
questo incontro per chiedere al ministro del lavoro ed al
Governo di fare di più per Napoli e per la Campania, dal punto
di vista del metodo e del merito.
Per quanto riguarda il metodo, signor ministro, ho appreso
con viva soddisfazione che mercoledì lei avrà un incontro a
Roma con i rappresentanti delle istituzioni locali: comune,
provincia, regione, operatori sindacali. Di questo la
ringrazio. Forse altri colleghi le chiederanno di andare a
Napoli. Devo riconoscere che i gesti hanno una forza simbolica
e di messaggio: in tal senso anche a me non sarebbe
dispiaciuto che il ministro del lavoro si recasse a Napoli,
per rispondere non alla violenza della piazza ma ad
un'emergenza immediata. Comunque, Roma o Napoli non è poi
tanto importante: l'importante è che - come lei ha annunciato
- questo stile di concertazione interistituzionale e di
rapporto costante con i sindacati diventi un metodo per
l'azione delle istituzioni pubbliche.
Vorrei sottoporre al ministro un'altra opportunità. Credo
che anche all'interno
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del Governo sarebbe opportuno avere momenti di concertazione
fra tutte le varie amministrazioni interessate al problema
dello sviluppo e dell'occupazione in Campania ed a Napoli.
Occorre infatti superare una certa logica di separatezza per
una seria sinergia ed una progettualità: occorre sviluppare
una cultura d'insieme.
Ha ragione, signor ministro, quando dice che il problema
dei lavori socialmente utili è importantissimo ma non risolve
la questione della disoccupazione a Napoli, che è fortemente
legata allo sviluppo dell'area di Napoli e della Campania. Da
questo punto di vista colgo e sottolineo un suo accenno. Senza
dubbio a Napoli ed alla Campania sono state destinate risorse
per opere infrastrutturali di alto rilievo. In proposito il
problema dei tempi per noi è cruciale, signor ministro. La
realtà e l'emergenza sono tali che non è più possibile
aspettare da sei a dodici mesi (e qualche volta anche molto di
più) per passare dal momento della decisione all'attivazione
dell'opera. Credo quindi che un forte, incisivo e costante
impegno del Governo per ridurre i tempi intermedi costituisca
un fatto estremamente positivo.
Per quanto riguarda il carattere violento delle
manifestazioni svoltesi ieri a Napoli, naturalmente nessuno di
noi condivide, incentiva o non prende le distanze dalla
violenza. Però vorrei che in quest'aula il Governo pensasse
anche alla disperazione, alla mancanza di speranza e al
bisogno effettivo che vi è sotto questi stati di violenza.
Infatti ormai il livello di vita di molte delle nostre
famiglie è diventato veramente insostenibile.
Signor ministro, sono stata tra i parlamentari - eravamo
molti, almeno tra i deputati dell'Ulivo presenti in quest'aula
- che hanno seguito la manifestazione del 20 marzo e che hanno
apprezzato e ringraziato i sindaci delle altre città che sono
venuti ad esprimere solidarietà al nostro sindaco Bassolino,
ma soprattutto ai lavoratori e ai disoccupati di Napoli.
Vede, quella manifestazione, in occasione della quale si
temettero pericoli di ordine pubblico, si svolse in un clima
di sostanziale rispetto ed ordine, salvo qualche fascia
marginale che chiunque ha un minimo di esperienza di
organizzazione di manifestazioni di massa sa che si verifica
sempre.
Sottolineo questo dato per dire che non ci troviamo di
fronte a persone o forze ontologicamente violente. Ci troviamo
invece di fronte a forze che sanno avere pazienza ed
aspettare, quando diamo loro concreti motivi per avere
pazienza e speranza.
So - e concludo, signor Presidente - che negli incontri
che si sono svolti ieri in provincia tra i rappresentanti
delle istituzioni locali ed i sindacati sono emerse alcune
indicazioni operative non solo per l'applicazione del decreto
legislativo n. 468, ma anche per eventuali miglioramenti dello
stesso. Lei, facendo riferimento alle società miste ed alle
possibilità di accompagnamento al pensionamento e ad altre
misure, ha dimostrato di essere attento e sensibile alle
richieste avanzate. Vorrei chiederle, signor ministro, di
continuare ad esserlo, non soltanto con una adesione politica,
ma con una concretezza di azione di governo.
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