| ETTORE PERETTI. Signor Presidente, rispetto
all'informativa del ministro noi non possiamo far altro che
dichiararci insoddisfatti ed anche molto preoccupati.
Purtroppo questa informativa non fa altro che confermare la
previsione che avevamo fatto durante la discussione dei
provvedimenti in materia. Avevamo previsto, infatti, che in
un'area dove vi è una situazione sociale a rischio, si sarebbe
accentuata la condizione di degrado e di emarginazione.
Ovviamente aumenta anche la gravità dei fatti perché in
quest'area un problema di carattere sociale sta diventando
purtroppo anche di ordine pubblico.
Abbiamo sempre stigmatizzato il fatto che è pericoloso
accendere aspettative che non possono essere rispettate; la
scelta del Governo sui lavori socialmente utili dimostra anche
una certa impotenza, un'incapacità e anche l'assenza di una
vera politica del lavoro, dell'occupazione e dello sviluppo.
Sotto i parametri di Maastricht, dopo l'entrata nell'euro,
scopriamo che il Governo non ha una politica economica. Ci
sono stati i lavori socialmente utili, la scorciatoia, la
rincorsa all'emergenza ma tutto ciò non fa che aumentare -
come diceva anche qualche collega che sostiene la maggioranza
- la distanza del Governo dalle esigenze reali del paese.
Abbiamo sempre detto che il lavoro e l'occupazione sono
questioni essenzialmente politiche. Si mette attenzione solo
alla tutela di chi lavora già, mentre invece chi dal lavoro è
escluso rischia di restarlo per sempre. Il problema deriva da
una grande rigidità normativa, da un alto costo accessorio del
lavoro; ritengo che le scelte di politica economica debbano
andare in tutt'altra direzione: verso una riduzione della
tassazione, verso la ricerca di una reale flessibilità, verso
investimenti, verso la creazione di condizioni di sicurezza
che purtroppo per alcune parti del paese non sono ancora
assicurate.
Credo che questo lavoro spetti al Governo e al Parlamento:
è necessario ricostruire un sistema di coesistenza civile e
morale che in alcune parti ancora manca. Penso che sia
importante farlo, mentre mi sembra che il Governo sia ancora a
mani vuote.
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