FRANCO FRATTINI.  Rispetto all'emendamento Fontan 2.1
  comprendo e condivido le ragioni che lo hanno ispirato.  Ho la
  preoccupazione che la formulazione del testo, laddove fa
  riferimento al diritto delle minoranze di lingua ladina,
  faccia in qualche modo intravedere una sorta di dichiarazione
  di appartenenza etnica che, francamente, non mi piace.  Devo
  dire peraltro che non condivido neanche l'ipotesi rigida
  contenuta nel testo il quale riserva un seggio nel collegio
  provinciale, imbrigliando in qualche modo la libertà che in
  tal senso dovrebbe assicurare la legge regionale.
     Se il collega Fontan fosse d'accordo nel riformulare il
  suo emendamento nel senso di dire: "garantiscono la
  rappresentanza" non "di diritto delle minoranze linguistiche
  di lingua ladina", ma "dei cittadini appartenenti al gruppo
  linguistico insediato nei territori coincidenti" eccetera,
  cioè facendo riferimento alla comunità insediata, ma non
  prefigurando il seggio uninominale, in quel caso sarei
  favorevole all'emendamento e sarei dell'avviso di votarlo,
  mentre allo stato mi dovrei astenere, non ritenendo pienamente
  approvabili né il testo del provvedimento né l'emendamento
  Fontan 2.1.