| La Camera,
premesso che:
dal 5 novembre 1992 è aperta alla firma degli Stati
membri del Consiglio d'Europa la Carta europea per le lingue
regionali e minoritarie;
sino ad oggi la Carta è stata sottoscritta da 18 Stati
membri e ratificata da 7 Stati firmatari (ai quali sta per
aggiungersi la Germania e la Gran Bretagna, nell'accordo
relativo all'Irlanda del Nord, ha annunciato la volontà di
sottoscrivere la Carta);
in Italia esistono 13 lingue minoritarie alloglotte,
come indicato nel rapporto recentemente redatto dall'ufficio
delle zone di confine e delle minoranze linguistiche del
Ministero dell'interno;
nonostante l'articolo 6 della Costituzione preveda che
"la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze
linguistiche", la maggior parte delle popolazioni di lingua
minoritaria in Italia non dispone sinora di alcun impianto
normativo di tutela e valorizzazione;
l'adesione del Governo italiano alla menzionata Carta,
oltre ad affermare la volontà dell'Italia ad allinearsi agli
standards europei in materia di tutela delle minoranze,
rappresenterebbe un incentivo per gli organi dello Stato
competenti ad affrontare e risolvere positivamente i problemi
relativi alla tutela delle minoranze;
impegna il Governo
ad aderire alla Carta europea delle lingue regionali e
minoritarie, proponendone in seguito la ratifica al Parlamento
italiano, a completamento del disegno di tutela delle
minoranze linguistiche.
9/169/3 Caveri, Detomas, Brugger, Zeller, Widmann,
Rodeghiero, Barral, Chincarini.
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