| PISCITELLO, SCOZZARI e DANIELI. - Al Presidente del
Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
nonostante le buone intenzioni del Governo ed i recenti
provvedimenti adottati in favore delle famiglie con redditi al
di sotto del livello di sussistenza, il tasso di
disoccupazione e gli indicatori di povertà delle regioni
meridionali non mostrano alcuna inversione di tendenza;
il 20 giugno 1998 i sindacati hanno indetto una
manifestazione nazionale a Roma, alla quale parteciperanno
anche numerosi sindaci delle principali città meridionali, per
sollecitare l'attenzione del Governo sull'occupazione e lo
sviluppo del Mezzogiorno, in considerazione delle difficoltà
di attuazione e di coordinamento degli strumenti sin qui
adottati per lo sviluppo dell'occupazione;
i dati recentemente pubblicati dalla Banca d'Italia,
relativi ad una previsione di crescita degli investimenti
produttivi nel Meridione del 41 per cento nel solo 1998, sono
confermati da Prometeia, che prevede per il periodo 1998-2002
uno sviluppo industriale superiore a quello del resto del
Paese; tuttavia i medesimi dati mostrano che i consumi delle
famiglie meridionali cresceranno meno che nel resto del Paese,
segno inequivocabile di un mancato sviluppo, rebus sic
stantibus, dell'occupazione al Sud;
in questo quadro o lo sviluppo dell'occupazione e delle
regioni meridionali divengono priorità nazionale o deve
ritenersi fallita l'esperienza del Governo dell'Ulivo
se il Governo non ritenga opportuno, in aggiunta ad una
più puntuale attuazione degli strumenti già previsti,
indirizzare il complesso delle agevolazioni alle imprese che
investano nel Mezzogiorno verso attività a maggiore intensità
di lavoro e prevedere nuove occasioni di sviluppo consentendo
la creazione di zone franche portuali in tutte le regioni
meridionali.
(3-02509)
(16 giugno 1998).
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