| Il Presidente Luciano VIOLANTE avverte che in una recente
riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo è stato
sollevato il problema dell'uso dei tempi destinati agli
interventi a titolo personale. In particolare, si è rilevato
come accada talora che i deputati, i quali illustrano
posizioni personali, dispongano di tempo superiore a quello
riservato a gruppi o a componenti politiche del gruppo
misto.
L'articolo 24, comma 11, del regolamento prevede che il
termine per lo svolgimento degli interventi a titolo personale
sia stabilito dal Presidente. Sarebbe opportuno che la Giunta
enunziasse criteri di massima al proposito, sia definendo un
limite di tempo complessivo per gli interventi svolti a titolo
personale da ciascun deputato, sia indicando il termine entro
cui ciascun intervento debba contenersi.
Il deputato Alberto LEMBO suggerisce che, in presenza di
più richieste d'intervento a titolo personale, sia data la
parola seguendo un criterio d'alternanza, così da evitare che
il tempo a ciò destinato venga impiegato soltanto da pochi
deputati o gruppi.
Il deputato Tullio GRIMALDI conviene sull'opportunità di
stabilire un limite massimo di tempo per gli interventi che
ciascun deputato possa svolgere a titolo personale, nonché il
termine massimo per ogni intervento.
Il deputato Giuseppe CALDERISI, rilevato che la materia
non si presta all'adozione di regole rigide, osserva che si
potrebbe far riferimento ad una quota ragguagliata al tempo
attribuito, nel contingentamento, al gruppo di minore
consistenza. Si danno, d'altronde, situazioni in cui la quota
stabilita dall'articolo 24, comma 7, del regolamento può
risultare eccessiva o, al contrario, insufficiente in rapporto
all'entità e alla natura delle questioni che vengono in
discussione.
Il deputato Mario TASSONE ritiene che l'ipotesi
prospettata dal Presidente costituisca un'indicazione
praticabile e conforme allo spirito della recente riforma
regolamentare. Nell'elaborazione delle norme, infatti, si era
esclusa l'ipotesi di ripartire in relazione ai gruppi il tempo
destinato agli interventi a titolo personale,
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in quanto ciò appariva incompatibile con la ratio
dell'istituto, ossia proprio la tutela dei deputati che
intendano rappresentare posizioni difformi da quelle del
gruppo di appartenenza.
Il Presidente Luciano VIOLANTE propone di prevedere che a
ciascun deputato sia consentito impiegare, complessivamente,
per interventi a titolo personale un tempo non superiore alla
metà di quello assegnato nel contingentamento al gruppo di
minore consistenza; e che per ogni intervento a titolo
personale sia fissato un termine non superiore alla metà del
tempo massimo stabilito dal regolamento per gl'interventi da
svolgersi nella fase della discussione cui si riferisce la
richiesta.
Il deputato Alberto LEMBO concorda, salva sempre per la
Presidenza la facoltà di estendere tale limite ove ciò appaia
necessario a tutelare i deputati che rappresentino posizioni
personali di speciale rilievo o chiedano d'esprimere opinioni
in dissenso dal proprio gruppo.
Il deputato Mario TASSONE concorda, e ritiene che
quest'indicazione possa accogliersi come criterio di massima,
rimettendone l'applicazione concreta al prudente apprezzamento
del Presidente.
Il deputato Giuseppe CALDERISI giudica inopportuno
limitare i tempi in via generale previsti dal regolamento per
gli interventi.
Il Presidente Luciano VIOLANTE constata che l'avviso della
Giunta è nel senso di assicurare la massima tutela
all'espressione di opinioni personali. La Giunta conviene
altresì che, nel limite della quota stabilita dall'articolo
24, comma 7, del regolamento per ciascuna fase della
discussione, ogni deputato possa impiegare, complessivamente,
per interventi a titolo personale un tempo non superiore alla
metà di quello assegnato nel contingentamento al gruppo di
minore consistenza; e che per ogni intervento a titolo
personale sia fissato un termine non superiore alla metà del
tempo massimo stabilito in via generale dal regolamento per
gli interventi da svolgersi nella fase della discussione cui
si riferisce la richiesta. Un'indicazione in questo senso
verrà inserita nelle comunicazioni relative al calendario dei
lavori, affinché tutti i deputati interessati possano su
questa base regolare l'uso del tempo loro conferito. Assicura,
comunque, che il criterio sopra indicato verrà seguito dalla
Presidenza con opportuna flessibilità.
La seduta termina alle 17,40.
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