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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


382293
SMC0363-0003
Bollettino Giunte e Commissioni n. 363 del 18 giugno 1998 - edizione definitiva - (SMC13-363)
(suddiviso in 75 Unità Documento)
Unità Documento n.3 (che inizia a pag.5 dello stampato)
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                 COMITATO PER LA LEGISLAZIONE
 
 
Esame ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
C4986. LAVCOMM
C4986.
Disegno di legge: Conversione in legge del decreto legge 12 giugno 1998, n. 181, recante proroga di termini per il versamento di somme dovute in base alle dichiarazioni relative all'anno 1997 (4986). (Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).
Giovedì 18 giugno 1998. - Presidenza del Presidente Giorgio LA MALFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le finanze Giovanni Marongiu.
ZZSMC ZZRES ZZSMC180698 ZZSMC980618 ZZSMC000698 ZZSMC000098 ZZSMC363 ZZ13 ZZD ZZCN ZZC48 ZZNO ZZCO96 ZZHH ZZII ZZFF
     Il deputato Alberto LEMBO,  Relatore,  nell'illustrare
  il contenuto del decreto-legge 12 giugno 1998, n. 181 - il
  quale proroga al 19 giugno, senza alcuna maggiorazione, i
  termini per i versamenti di imposte, dovute in base alle
  dichiarazioni relative all'anno 1997, da eseguire entro il 15
  giugno 1998 - sottolinea il sostanziale consenso di tutti i
  gruppi alla proroga, pur rilevando come appaia criticabile la
  scarsa tempestività con cui il Governo è intervenuto.
     Con il comma 2 dell'articolo 1 del decreto-legge, il
  differimento dei termini è esteso anche al versamento
  unificato delle imposte dovute dai contribuenti titolari di
  partita IVA che eseguono versamenti unitari delle imposte, al
  versamento dei contributi spettanti all'INPS, nonché delle
  altre somme destinate allo Stato, alle regioni e agli enti
  previdenziali.  Inoltre, con il comma 3 dello stesso articolo
  si conferma che il termine ordinario per l'effettuazione dei
  riversamenti delle imposte, il termine per il cui versamento è
  prorogato con il decreto legge, resta comunque fissato al 30
  giugno 1998.
     Dopo aver ricordato che il gruppo della lega nord per
  l'indipendenza della Padania, attraverso una interrogazione
  parlamentare, aveva per tempo richiamato l'attenzione del
  Governo sulla necessità di una proroga, ne critica l'operato
  in relazione al ritardo con il quale sono state emanate le
  disposizioni fiscali, così rendendosi impossibile la
  tempestiva predisposizione dei programmi informatici per la
  stessa dichiarazione dei redditi.  Ne è conseguita una
  situazione caotica per i contribuenti e per gli intermediari
  che prestano assistenza fiscale, chiamati a gestire un'enorme
  massa di nuovi dati contenuti nella dichiarazione dei redditi.
  Tali difficoltà sono state più volte e sollecitamente
  segnalate sia dalle categorie interessate, addirittura in
  occasione della seduta della Commissione parlamentare
  consultiva in materia di riforma fiscale ai
 
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  sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 662, del 19 marzo
  1998; quest'ultima sottolineava nel proprio parere
  l'opportunità di differire i termini per la presentazione
  delle dichiarazioni e per l'effettuazione dei versamenti.  Se
  l'esecutivo avesse emanato questo tipo di provvedimento con
  congruo anticipo, avrebbe permesso ai cittadini e agli
  operatori di organizzare opportunamente i propri impegni di
  fronte allo Stato.
     In conclusione, rileva l'opportunità di elaborare - come
  già avvenuto in altre occasioni - alcune osservazioni
  preliminari al parere, con riguardo all'efficacia delle
  disposizioni del decreto-legge, che appare carente in
  particolare sotto il profilo dell'individuazione dei
  versamenti d'imposte oggetto della proroga.
     Il deputato Vincenzo SINISCALCHI rileva come nel caso in
  esame la sussistenza dei requisiti di necessità e urgenza non
  appaia suscettibile di valutazioni discrezionali, in quanto la
  necessità, nel caso specifico, è determinata da una causa di
  forza maggiore, mentre le ragioni del ritardo nell'intervento
  governativo non possono rilevare in questa sede.  Osserva che
  eventuali considerazioni sul ritardo del provvedimento o
  sull'opportunità di un provvedimento generale di
  riorganizzazione della materia tributaria e fiscale esulano
  dalla competenza del Comitato.  Oltretutto, valutazioni di tal
  genere rischierebbero di sconfinare in un'area di competenza
  della Commissione parlamentare consultiva in materia di
  riforma fiscale ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n.
  662.
     Il Presidente Giorgio LA MALFA esprime perplessità sulla
  congruità di un'osservazione che suggerisse direttamente
  d'introdurre nel testo del decreto un'elencazione completa di
  tutte le imposte cui si riferisce il provvedimento;
  sembrerebbe opportuno segnalare eventualmente la questione
  alla Commissione competente per il merito, rimettendo alla
  stessa ogni valutazione circa l'opportunità di prevedere tale
  elencazione, ove richiesta per una maggiore perspicuità del
  contenuto normativo.  Auspica comunque un chiarimento
  preliminare da parte del rappresentante del Governo, anche con
  riguardo al tipo di fonte che potrebbe opportunamente
  intervenire in materia.
     Il deputato Gian Franco ANEDDA osserva che il testo
  dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge presenta
  indubbiamente carattere generico, ricorrendo alla parola
  "dichiarazioni" per individuare i versamenti d'imposta oggetto
  della proroga di termini.  Appare quindi opportuna una maggior
  chiarezza nella formulazione della disposizione.
     Dopo intervento del deputato Giovanni MELONI, che rileva
  il tenore contraddittorio della stessa relazione illustrativa
  del decreto-legge, il deputato Alberto LEMBO,  Relatore,
  ritiene che il testo debba essere esaminato con il necessario
  approfondimento, consentendo alla Commissione competente di
  disporre dei tempi opportuni.
     Il Presidente Giorgio LA MALFA, replicando
  all'osservazione del relatore, fa notare che l'efficacia del
  testo trova nella data del 19 giugno un termine sostanziale di
  operatività.  Propone quindi di introdurre nel parere due
  osservazioni: l'una relativa all'esigenza che la Commissione
  di merito valuti se, a fini di chiarezza per i contribuenti,
  sia opportuno specificare, nell'articolo 1, comma 1, le
  imposte il cui versamento è oggetto della proroga; l'altra
  relativa all'imprecisione del testo della citata disposizione,
  che potrebbe essere sanata richiamando quanto precisato nel
  terzo paragrafo delle premesse del decreto-legge.
     Il deputato Giovanni MELONI esprime perplessità sulla
  prima osservazione formulata dal Presidente, considerato che
  l'esigenza cui essa risponde appare soddisfatta dalla seconda
  osservazione.
     Il deputato Alberto LEMBO,  Relatore,  condivide la
  proposta avanzata dal Presidente,
 
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  ritenendo tuttavia che il suo contenuto debba essere oggetto
  di condizioni anziché di osservazioni, così da promuovere una
  maggior chiarezza del testo.
     Il sottosegretario di Stato per le finanze Giovanni
  MARONGIU fa presente come l'intento che ha ispirato il Governo
  nel predisporre il testo dell'articolo 1, comma 1, del
  decreto-legge sia stato quello di comprendere nella portata
  della disposizione tutte le dichiarazioni relative a
  versamenti d'imposte.  Pertanto, la genericità della
  formulazione mira ad estenderne quanto più ampiamente la
  portata.  Si potrebbe valutare l'opportunità di specificare che
  l'articolo 1, comma 1, si riferisce a tutti i versamenti di
  imposta da eseguire, in base a dichiarazioni, entro il termine
  del 15 giugno 1998.
     Il Presidente Giorgio LA MALFA, preso atto dei chiarimenti
  forniti dal rappresentante del Governo, propone di esprimere
  parere favorevole a condizione che la Commissione chiarisca se
  la norma di cui al comma 1 dell'articolo 1 si riferisca a
  tutti i versamenti di imposta, ovvero soltanto a quelli
  relativi ad alcune dichiarazioni.
     Il deputato Alberto LEMBO,  Relatore,  alla luce del
  dibattito svoltosi, formula la seguente proposta di parere:
     "Il Comitato per la legislazione, premesso che il
  provvedimento risulta conforme al canone di omogeneità di
  contenuto,
       esprime
                      PARERE FAVOREVOLE
  con la seguente condizione:
       la Commissione valuti e chiarisca la portata della norma
  di cui al comma 1 dell'articolo 1, precisando se essa si
  riferisca a tutti i versamenti di imposta, ovvero solo a
  quelli relativi ad alcune dichiarazioni di imposta".
     Il Comitato approva.
 
     La seduta termina alle 15,50.
 
DATA=980618 FASCID=SMC13-363 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=48 SEDE=C9 NSTA=0363 TOTPAG=0103 TOTDOC=0075 NDOC=0003 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C48D FCN PAGINIZ=0005 RIGINIZ=001 PAGFIN=0007 RIGFIN=035 UPAG=NO PAGEIN=5 PAGEFIN=7 SORTRES=9806183 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00363 SORTNAV=59806180 00363 b00000 ZZSMC363 NDOC0003 TIPDOCB DOCTIT0003 NDOC0003



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