| La Commissione inizia l'esame del disegno di legge
all'ordine del giorno.
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Francesco MONACO (gruppo popolari e
democratici-l'Ulivo), relatore, osserva che con il
disegno di legge in esame il Governo intende consentire la
disponibilità di alcune somme già stanziate nella legge
finanziaria per il 1998 volte, da un lato, a favorire
interventi per la riapertura di immobili adibiti a teatro e,
dall'altro, a permettere interventi su città di rilievo
storico-artistico.
Nel merito, osserva che l'articolo 1, al comma 1,
autorizza la spesa di 10 miliardi di lire per ciascuno degli
anni 1998, 1999 e 2000, da destinare al "conto speciale per
l'apertura dei teatri" istituito dall'articolo 4 del
decreto-legge n. 67 del 1997.
Il comma 2 aggiunge un comma all'articolo 4 del
decreto-legge n. 67 del 1997, consentendo che le somme di cui
al conto speciale per la riapertura dei teatri siano
utilizzate anche quali contributi sugli interessi relativi a
mutui contratti per finanziare gli interventi di restauro e
ristrutturazione. Il comma 3 introduce un diverso, ulteriore
strumento finanziario, riservandolo agli interventi sui soli
immobili adibiti a teatro di proprietà degli enti locali.
L'articolo 2 rifinanzia, per un ammontare di 4 miliardi
annui nel triennio 1998-2000, gli interventi a salvaguardia
del carattere monumentale e artistico della città di Siena
previsti e disciplinati dalla legge n. 75 del 1976.
L'articolo 2 introduce inoltre norme utili ad attualizzare
la procedura di assegnazione dei contributi recata dalla legge
del 1976. In particolare, esso precisa che: la ripartizione
dello stanziamento per l'intero triennio ha luogo con decreto
ministeriale; per l'adozione del piano degli interventi di
competenza delle storiche contrade, dei privati e del comune,
è confermata la procedura descritta all'articolo 6 della legge
n. 75 del 1976; i relativi termini sono tuttavia fatti
decorrere dalla data di entrata in vigore della legge;
l'erogazione dei contributi alle contrade, ai privati e al
comune è disposta con decreto del ministro per i beni
culturali e ambientali.
All'articolo 3, il comma 1 stanzia complessivamente 22,2
miliardi nel triennio per la realizzazione delle iniziative
culturali da tenersi nell'anno 2000 a Bologna, designata per
quell'anno in sede comunitaria "città europea della
cultura".
In relazione al medesimo evento, il comma 2 autorizza un
limite di impegno ventennale di 2 miliardi a decorrere dal
1999, per consentire al comune di Bologna di effettuare,
grazie a mutui o ad altre operazioni finanziarie, interventi
di restauro o ristrutturazione su propri immobili di valore
storico-artistico.
Il comma 3 apporta una modifica testuale all'articolo 5,
comma 1, lettera e), della legge 1^ dicembre 1997, n.
420, con ciò modificando la denominazione del destinatario del
contributo statale ivi previsto (1 miliardo per il 1997): da
"Comitato nazionale per le celebrazioni e le manifestazioni
per Bologna, capitale europea della cultura per il 2000" a
"Comitato per Bologna, città europea della cultura per il
2000, istituito presso il comune di Bologna".
Il comma 4, infine, autorizza la spesa di 1 miliardo per
l'anno 1998 a favore della società di cultura "La Biennale di
Venezia". Tale contributo si aggiunge a quelli già disposti in
via ordinaria ai sensi della legislazione vigente.
L'articolo 4 destina 15 miliardi alla ricostruzione del
teatro Petruzzelli di Bari, distrutto da un incendio il 21
ottobre 1991.
L'articolo 5, infine, prevede la copertura finanziaria.
Giovanni CASTELLANI, presidente, rinvia il seguito
dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 16,40.
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