Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


382325
SMC0363-0035
Bollettino Giunte e Commissioni n. 363 del 18 giugno 1998 - edizione definitiva - (SMC13-363)
(suddiviso in 75 Unità Documento)
Unità Documento n.35 (che inizia a pag.45 dello stampato)
                             Pag. 45
 
                 VIII COMMISSIONE PERMANENTE
           (Ambiente, territorio e lavori pubblici)
 
 
IN SEDE REDIGENTE
C790; C806; C825; C1222bis; C1718; C2382; C4146; C4161; C4476. LAVCOMM
C790; C806; C825; C1222bis; C1718; C2382; C4146; C4161; C4476.
Testo unificato: Disciplina locazioni e rilascio immobili (C. 790 Storace e abbinate C. 806 Zagatti, C. 825 De Cesaris, C. 1222-bis iniziativa popolare, C. 1718 Testa, C. 2382 Pezzoli, C. 4146 Delmastro delle Vedove, C. 4161 Riccio, C. 4476 Pezzoli - Rel. Zagatti).
(Seguito della discussione e rinvio).
Maria Rita LORENZETTI, presidente. Alfredo ZAGATTI. Roberto RADICE. Carlo FONGARO. Francesco FORMENTI. Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI. Cesidio CASINELLI. Walter DE CESARIS. Luisa DE BIASIO CALIMANI. Sauro TURRONI. Mauro FABRIS. Ferdinando TARGETTI. Il Sottosegretario Fausto VIGEVANI. Il Sottosegretario Gianni MATTIOLI.
Giovedì 18 giugno 1998. - Presidenza del Presidente Maria Rita LORENZETTI. - Intervengono i Sottosegretari di Stato per i lavori pubblici Gianni Francesco Mattioli e per le finanze Fausto Vigevani.
ZZSMC ZZRES ZZSMC180698 ZZSMC980618 ZZSMC000698 ZZSMC000098 ZZSMC363 ZZ13 ZZD ZZC8 ZZRG ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue la discussione del testo unificato
  in titolo, rinviata nella seduta del 17 giugno.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  ricorda che
  nella seduta odierna proseguirà la discussione degli
  emendamenti riferiti al testo unificato, pubblicati in
  allegato al resoconto della seduta del 17 giugno.  In
  particolare, si discuteranno gli emendamenti accantonati nel
  corso della seduta di ieri.
     Si passa alla discussione degli emendamenti accantonati,
  riferiti all'articolo 2 del testo unificato.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  esprime parere favorevole
  sugli identici emendamenti Radice 2.13 e Fabris 2.14, purché
  vengano riformulati nel modo seguente: "al comma 1, primo
  periodo, aggiungere in fine le seguenti parole: ", ovvero
  vendere l'immobile alle condizioni e con le modalità di cui al
  medesimo articolo 3".".
 
     Roberto RADICE (gruppo forza Italia) prende atto
  dell'ulteriore irrigidimento della situazione e dichiara che
  non intende riformulare il proprio emendamento 2.13 nel modo
  indicato dal relatore.
 
     Carlo FONGARO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) ribadisce il proprio avviso contrario in merito
  all'introduzione di una forma di prelazione a favore del
  conduttore, operata dall'emendamento 3.14 del relatore nella
  formulazione approvata nella seduta di ieri.
     La Commissione respinge gli identici emendamenti Radice
  2.13 e Fabris 2.14.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  presenta l'emendamento
  2.43, pubblicato in allegato, che interviene sulla questione
  posta dagli identici emendamenti Radice 2.13 e Fabris 2.14.
 
                              Pag. 46
 
     Francesco FORMENTI (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) preannuncia il voto contrario sull'emendamento
  del relatore 2.43.
 
     Roberto RADICE (gruppo forza Italia) esprime l'avviso
  del suo gruppo decisamente contrario sull'irrigidimento della
  situazione che si concretizza con tale emendamento.
 
     Carlo FONGARO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) precisa che ritiene opportuno aver previsto tra
  le ipotesi per le quali è possibile la disdetta del contratto
  anche la vendita dell'immobile, ma si dichiara del tutto
  contrario alla previsione del diritto di prelazione.
 
     Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI esprime
  parere favorevole sull'emendamento del relatore 2.43.
     La Commissione approva in linea di principio l'emendamento
  del relatore 2.43.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  ricorda che l'emendamento
  Radice 2.17 è stato accantonato in quanto si riteneva
  necessario affrontare la questione da esso posta nell'ambito
  dell'articolo 5.  Presenta quindi l'emendamento 5.1, pubblicato
  in allegato, che ritiene recepisca lo spirito dell'emendamento
  2.17: infatti, mentre l'attuale formulazione dell'articolo 5
  si riferisce ad esigenze abitative di natura transitoria,
  lasciando intendere che vengono tenute presenti esclusivamente
  le esigenze del conduttore, il suo emendamento 5.1 consente di
  considerare anche le esigenze dei proprietari degli
  immobili.
 
     Roberto RADICE (gruppo forza Italia) non ritiene che
  l'emendamento del relatore 5.1 soddisfi le esigenze poste dal
  suo emendamento 2.17.  Reputa infatti che la norma che
  quest'ultimo emendamento intende introdurre vada collocata
  nell'ambito dell'articolo 2, mentre riferendola all'articolo 5
  si rischia di complicare le cose.  Sottolinea il fatto che non
  sono stati ancora spiegati i motivi di carattere tecnico e
  politico per i quali non viene espresso parere favorevole sul
  suo emendamento 2.17.  Si dichiara totalmente contrario alla
  strada delineata dal relatore.  Stigmatizza l'atteggiamento in
  base al quale si dichiara a parole la disponibilità ad andare
  incontro alle richieste dell'opposizione, mentre nei fatti ciò
  non avviene.
 
     Carlo FONGARO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) esprime l'avviso contrario sull'emendamento del
  relatore 5.1 in quanto non ritiene opportuno demandare la
  soluzione di una questione delicata come quella relativa ai
  contratti di locazione di natura transitoria ad un decreto del
  Ministro dei lavori pubblici, che recepisce la convenzione
  nazionale, che a sua volta recepisce le istanze dei sindacati.
  In tal modo si prevede un numero eccessivo di "deleghe" per la
  disciplina della materia in esame.
 
     Francesco FORMENTI (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) non ritiene necessario un decreto del Ministro
  dei lavori pubblici per disciplinare la materia in esame,
  delegando al Ministro l'individuazione dei criteri.
  L'emendamento Radice 2.17 sembra risolvere il problema in modo
  più efficace, evitando tra l'altro interventi delle
  amministrazioni.  Ricorda che nella seduta di ieri era stato
  proposto di rinviare l'esame delle questioni più delicate alla
  settimana prossima per consentire un momento di maggiore
  approfondimento e riflessione.  Invece nella seduta odierna il
  relatore presenta l'emendamento 5.1 che riflette quanto già
  dichiarato dal relatore stesso nella seduta di ieri.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  ritiene che le motivazioni
  del deputato Formenti siano serie: sostanzialmente egli non
  vuole che i criteri vengano stabiliti da un decreto del
  Ministro dei lavori pubblici, preferendo che sulla materia
  intervenga una norma di rango legislativo.  Ricorda che nella
  seduta
 
                              Pag. 47
 
  di ieri ha tentato di spiegare le ragioni per le quali è
  personalmente convinto del contrario.  In particolare, le
  locazioni per esigenze transitorie hanno una casistica
  estremamente varia e differenziata, che ritiene opportuno
  individuare attraverso uno strumento più flessibile, quale il
  decreto citato, che ogni tre anni aggiorna i criteri sulla
  base della situazione che si viene a creare.  Fa presente che
  tale decreto non ha nulla a che vedere con la convenzione
  nazionale e con le istanze dei sindacati.
 
     Francesco FORMENTI (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) rileva che l'articolo del provvedimento, cui
  rinvia l'articolo 5, comma 1, disciplina la convenzione
  nazionale.  Insiste sull'opportunità di non definire in un
  decreto i criteri, che potrebbero essere individuati di volta
  in volta direttamente dall'accordo tra le parti.  Ricorda che
  attualmente i contratti di locazione per esigenze di natura
  transitoria vengono stipulati eludendo la normativa vigente:
  sarebbe quindi necessario che una disposizione legislativa
  detti una disciplina adeguata che non ponga le basi per la sua
  futura inosservanza.  Ritiene che questo sia lo spirito
  dell'emendamento Radice 2.17.
 
     Carlo FONGARO (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) ribadisce l'avviso contrario al sistema di
  "deleghe" delineato dall'emendamento del relatore 5.1. Ricorda
  che l'articolo 5 rinvia al comma 2 dell'articolo 4 relativo al
  decreto ministeriale e alla convenzione nazionale.  Sottolinea
  infine che non è opportuno demandare l'individuazione dei
  criteri al Ministro dei lavori pubblici, che, appartenendo
  alla compagine governativa, assume necessariamente una
  particolare connotazione.
 
     Cesidio CASINELLI (gruppo popolari e
  democratici-l'Ulivo) osserva che nella seduta di ieri era
  emerso con chiarezza che l'emendamento Radice 2.17 veniva
  accantonato in quanto era necessario affrontare la questione
  da esso posta nell'ambito dell'articolo 5.  Ritiene che
  l'emendamento 5.1 del relatore si ponga in linea con le
  esigenze emerse nel corso della seduta di ieri.  Inoltre il
  decreto cui tale emendamento si riferisce non ha nulla a che
  vedere con la convenzione nazionale e la contrattazione
  indicata dell'articolo 4.  Al fine di chiarire ciò
  l'emendamento 5.1 potrebbe precisare che si tratta di un
  differente tipo di decreto.  Ritiene che l'emendamento Radice
  2.17 contenga degli elementi di ambiguità: ad esempio non è
  chiaro quale possa essere "l'evento determinato" cui esso fa
  riferimento.  Sarebbe più opportuno demandare l'individuazione
  delle modalità e dei criteri per la stipula dei contratti di
  locazione di natura transitoria al decreto del Ministro dei
  lavori pubblici.
 
     Roberto RADICE (gruppo forza Italia) chiede la verifica
  del numero legale.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  avverte che si
  effettuerà tale verifica nel momento in cui si procederà alle
  votazioni.
 
     Walter DE CESARIS (gruppo rifondazione
  comunista-progressisti) in relazione alle questioni poste
  dall'emendamento Radice 2.17, osserva che su un punto vi è
  accordo unanime, ossia circa la necessità di disciplinare i
  contratti di locazione per usi transitori.  Il problema
  riguarda sostanzialmente lo strumento con il quale
  disciplinarli, essendo controverso se sia preferibile
  ricorrere alla legge o ad un atto amministrativo, avente un
  carattere più flessibile.  In realtà dal momento che la
  casistica delle esigenze che determinano la necessità di
  stipulare contratti di natura transitoria è estremamente ampia
  e varia, ritiene difficile prevederla in una legge, reputando
  più opportuno affidare ad uno strumento amministrativo la
  disciplina della stessa.  Infine sottolinea che l'emendamento
  5.1 del relatore non sembra discostarsi da quanto convenuto
  nel corso della discussione finora svolta.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  intende dare assicurazioni
  al deputato Fongaro in merito al fatto che la parte del
  decreto cui
 
                              Pag. 48
 
  fa riferimento l'articolo 5 è ben distinta dalla parte del
  decreto che recepisce la convenzione nazionale.  Fa presente
  che se si fosse trattato del medesimo strumento, non sarebbe
  stato necessario prevedere un apposito articolo per
  disciplinare i contratti di locazione di natura transitoria.
  D'altronde l'articolo 8 esclude espressamente dai benefici
  fiscali, previsti per coloro che stipulano contratti di
  locazione in base alla convenzione nazionale, i contratti di
  natura transitoria.  La questione posta dal deputato Fongaro va
  tenuta ben distinta da quella sollevata dal deputato
  Formenti.
 
     Luisa DE BIASIO CALIMANI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo) osserva che in realtà i gruppi della
  maggioranza hanno tentato molto spesso di andare incontro alle
  esigenze poste dai gruppi dell'opposizione, basti pensare al
  fatto che è stata accolta la proposta di inserire tra le cause
  per le quali sia possibile la disdetta del contratto da parte
  del locatore anche l'ipotesi di vendita dell'immobile.  Per
  quanto riguarda la disciplina dei contratti di locazione di
  natura transitoria si sta tentando di individuare una
  soluzione.  Ritiene che l'emendamento Radice 2.17 contenga
  degli elementi eccessivamente vaghi che rischierebbero di non
  far funzionare la disciplina dei contratti in esame.  Ritiene
  inoltre preferibile demandare ad un decreto l'individuazione
  dei criteri piuttosto che irrigidirne la disciplina in una
  legge.
 
     Sauro TURRONI (gruppo misto verdi-l'Ulivo) dichiara di
  non comprendere le ragioni del contrasto che si sta
  verificando in merito agli emendamenti Radice 2.17 e 5.1 del
  relatore.  Rileva che la prima proposta emendativa appaia
  eccessivamente vaga, in quanto non risulta chiaro quale possa
  essere "l'evento determinato" cui essa si riferisce.  Questo
  elemento potrebbe essere la porta attraverso la quale passare
  per scardinare l'intero sistema delineato dalla legge.  Non
  ritenendo che questa sia l'intenzione del collega Radice, lo
  invita ad accettare la soluzione proposta dal relatore.
 
     Mauro FABRIS (gruppo UDR) propone di tornare sulla
  questione al termine della discussione degli ulteriori
  emendamenti accantonati.
     La Commissione concorda.
     Si passa alla discussione dell'emendamento accantonato
  riferito all'articolo 4 del testo unificato.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  ricorda che il suo
  emendamento 4.5 era stato presentato al fine di dare soluzione
  ad una giusta questione posta dall'emendamento Radice 4.3,
  respinto nella seduta di ieri.  Essendo altresì emersa
  l'esigenza di introdurre un termine, presenta una nuova
  formulazione del suo emendamento 4.5, pubblicata in
  allegato.
 
     Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI esprime
  parere favorevole sulla nuova formulazione dell'emendamento
  4.5 del relatore, ma chiede chiarimenti in ordine alla
  tempistica e soprattutto circa l'eventuale sussistenza di
  intervalli di tempo tra le varie fasi del procedimento.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  precisa che non sussistono
  tali intervalli e che la tempistica è quella che si evince dal
  testo.
 
     Mauro FABRIS (gruppo UDR) chiede chiarimenti in ordine
  alla disciplina delle sostituzioni ai fini della votazione.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  fa presente
  che le sostituzioni possono avvenire sia all'inizio della
  seduta sia prima di ogni votazione.
     La Commissione approva in linea di principio l'emendamento
  del relatore 4.5, nuova formulazione e passa alla discussione
  degli emendamenti accantonati, riferiti all'articolo 8.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  prima di passare alla
  discussione degli emendamenti accantonati riferiti
  all'articolo 8, ricorda che nella seduta di ieri è stato
  approvato
 
                              Pag. 49
 
  il suo emendamento 4.4 che riguarda la questione relativa al
  mancato raggiungimento dell'accordo a livello locale.  Dal
  momento che tale emendamento incide anche sull'articolo 8,
  sarebbe stato necessario approvare un emendamento che
  modificasse anche tale articolo, ma ciò non è stato fatto.  Se
  non vi sono obiezioni propone pertanto di esaminare il suo
  emendamento 8.18, pubblicato in allegato, che mira a porre
  rimedio a tale questione, precisando comunque che le votazioni
  già effettuate con riferimento all'articolo 8 non determinano
  effetti preclusivi rispetto a tale emendamento.
     La Commissione concorda e approva in linea di principio
  l'emendamento 8.18 del relatore.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  invita il presentatore a
  ritirare l'emendamento Targetti 8.16, al fine di trasformarlo
  in ordine del giorno.
 
     Ferdinando TARGETTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo) accede all'invito al ritiro del proprio
  emendamento 8.16, riservandosi di trasformarlo in ordine del
  giorno.  Sottolinea peraltro che tale emendamento aveva una
  finalità non solo equitativa, ma anche di garanzia
  dell'equilibrio del mercato.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  ricorda che nella seduta di
  ieri era stato accantonato il suo emendamento 8.17 su
  richiesta del Ministero delle finanze, al fine di consentire
  determinate verifiche.  Ricorda altresì che a seguito della
  presentazione del suo emendamento 8.17 aveva invitato i
  presentatori a ritirare gli identici emendamenti Radice 8.10 e
  Fabris 8.15, l'emendamento Radice 8.11, gli identici
  emendamenti Radice 8.12 e Fabris 8.14 e l'emendamento Fabris
  8.13.
     Ove i presentatori di questi ultimi emendamenti ne
  proponessero una più idonea formulazione, non avrebbe comunque
  difficoltà a ritirare il proprio emendamento 8.10.
 
     Il Sottosegretario Fausto VIGEVANI intende svolgere tre
  osservazioni.  In primo luogo sottolinea che qualora
  l'emendamento del relatore 8.17 dovesse porre dei problemi di
  copertura finanziaria, la Commissione bilancio, in sede di
  parere, potrebbe suggerire la soluzione da seguire.  Per quanto
  riguarda i profili fiscali, la Commissione finanze, che si
  riunirà in sede consultiva, potrebbe suggerire una riscrittura
  della norma.  Infine, sempre la VI Commissione potrebbe
  approfondire il problema tecnico-giuridico relativo alle
  modalità con cui attivare il credito d'imposta.
 
     Mauro FABRIS (gruppo UDR) dichiara di non comprendere
  l'atteggiamento del Governo in riferimento all'emendamento in
  esame.  Ritiene assurdo prevedere il pagamento di imposte anche
  su canoni non effettivamente percepiti.
     Per quanto riguarda l'emendamento 8.17 del relatore
  esprime il suo avviso parzialmente favorevole, manifestando
  comunque taluni dubbi circa il meccanismo da esso prefigurato,
  in quanto ritiene che i tempi di conclusione del procedimento
  giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del
  conduttore possano rivelarsi piuttosto lunghi.  Sarebbe stata
  pertanto preferibile la soluzione prospettata dagli
  emendamenti presentati dall'opposizione.
 
     Roberto RADICE (gruppo forza Italia) presenta una nuova
  formulazione del suo emendamento 8.10, pubblicata in allegato,
  che tiene conto delle istanze emerse nel corso del dibattito
  odierno, sottoscritto anche da molti colleghi della
  Commissione.  Dichiara di ritirare i propri emendamenti 8.11 e
  8.12.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  non ha difficoltà a
  ritirare il proprio emendamento 8.17, constatando che la nuova
  formulazione dell'emendamento Radice 8.10 si presta a
  risolvere la questione.
 
     Mauro FABRIS (gruppo UDR) dichiara di ritirare i propri
  emendamenti 8.15, 8.14 e 8.13.
 
                              Pag. 50
 
     Il Sottosegretario Fausto VIGEVANI per quanto riguarda
  l'emendamento Radice 8.10, nuova formulazione, si rimette alle
  valutazioni della Commissione.
     La Commissione approva in linea di principio l'emendamento
  Radice 8.10, nuova formulazione.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  invita i presentatori a
  ritirare l'emendamento De Cesaris 12.9, avvertendo che
  altrimenti il parere sarà contrario.
 
     Walter DE CESARIS (gruppo rifondazione
  comunista-progressisti) insiste per la votazione del proprio
  emendamento 12.9, chiedendo altresì al relatore ed al
  rappresentante del Governo una ulteriore riflessione sul
  punto, dal momento che tale emendamento mira a risolvere una
  questione delicata ed importante.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  comprende le ragioni del
  deputato De Cesaris, ma conferma il suo parere, ritenendo che
  in ogni caso la questione possa essere risolta anche in base
  alla normativa vigente.
 
     Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI si associa
  al parere espresso dal relatore.
     La Commissione respinge l'emendamento De Cesaris 12.9.
     Si passa alla discussione dell'emendamento accantonato
  riferito all'articolo 13.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  raccomanda l'approvazione
  del proprio emendamento 13.5, che ha un carattere
  esclusivamente tecnico, indicando le norme del decreto-legge
  n. 551 del 1988, convertito, con modificazioni, dalla legge n.
  61 del 1989, da abrogare espressamente.
 
     Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI esprime
  parere favorevole sull'emendamento del relatore 13.5.
     La Commissione approva in linea di principio l'emendamento
  del relatore 13.5.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  avverte che
  occorre ancora discutere delle questioni relative agli
  emendamenti Radice 2.17 e 5.1 del relatore, precedentemente
  accantonati.
 
     Mauro FABRIS (gruppo UDR) riconosce che nella sostanza
  l'emendamento del relatore 5.1 tiene presenti le esigenze
  emerse nel corso della seduta di ieri.  Riconosce altresì che
  tale emendamento prospetta una soluzione per il problema della
  sussistenza di una casistica piuttosto ampia per quanto
  riguarda i contratti di natura transitoria.  Riterrebbe
  peraltro più opportuno inserire tale disciplina nell'ambito
  dell'articolo 2, in quanto inserendola nell'articolo 5 si
  rischia di sminuire la questione.
 
     Alfredo ZAGATTI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo),  relatore,  esprime apprezzamento per
  il fatto che l'opposizione riconosca gli sforzi da lui fatti
  con la presentazione dell'emendamento 5.1. Insiste nel
  ritenere che la collocazione più opportuna sia nell'ambito
  dell'articolo 5, demandando l'individuazione dei criteri al
  decreto del Ministro dei lavori pubblici, strumento più
  flessibile che evita un irrigidimento eccessivo della
  disciplina.
 
     Roberto RADICE (gruppo forza Italia) ritiene che la
  soluzione prospettata dall'emendamento 5.1 del relatore si
  muova in una direzione maggiormente complicata.  Lo strumento
  più agile per risolvere la questione sarebbe il contratto.
 
     Mauro FABRIS (gruppo UDR) così come ha riconosciuto che
  il relatore ha accolto talune istanze emerse nel corso del
  dibattito di ieri, invita il relatore a sua volta a
  riconoscere che l'emendamento 5.1 propone una soluzione
  diversa da quella prospettata dall'opposizione.
 
                              Pag. 51
 
     Il Sottosegretario Gianni Francesco MATTIOLI osserva
  che il provvedimento in esame prevede in sostanza due casi nei
  quali il contratto di locazione possa durare meno del
  previsto: nelle ipotesi indicate dall'articolo 3, relative
  allo stato di necessità del locatore; per i contratti di
  natura transitoria disciplinati dall'articolo 5.  L'emendamento
  Radice 2.17 mira ad introdurre un'ulteriore fattispecie.  In
  effetti sussiste la necessità di risolvere la questione
  sollevata da tale emendamento, necessità riconosciuta dalla
  Commissione e soprattutto dal Governo.  Ritiene peraltro che il
  decreto del Ministro dei lavori pubblici potrà individuare in
  modo efficace i criteri e le modalità per la stipula di tali
  contratti, eventualmente anche seguendo talune indicazioni che
  potrebbero essere contenute in un ordine del giorno.
 
     Roberto RADICE (gruppo forza Italia) ringrazia il
  Sottosegretario per il riconoscimento dell'utilità della
  questione posta dal suo emendamento, ma non intende presentare
  un ordine del giorno in materia.  Insiste pertanto per la
  votazione del suo emendamento 2.17.
 
     Il Sottosegretario Gianni MATTIOLI fa presente che
  finora il Governo ha sempre dato seguito agli impegni assunti
  con gli ordini del giorno.
     La Commissione respinge l'emendamento Radice 2.17; approva
  quindi in linea di principio l'emendamento del relatore
  5.1.
 
     Maria Rita LORENZETTI,  presidente,  avverte che
  gli emendamenti approvati in linea di principio saranno
  trasmessi alle competenti Commissioni per l'espressione dei
  prescritti pareri.
     Rinvia quindi il seguito della discussione ad altra
  seduta.
 
     La seduta termina alle 16,30.
     N.B.: L'edizione non definitiva del resoconto
  stenografico della seduta sarà pubblicata in un fascicolo a
  parte.
 
DATA=980618 FASCID=SMC13-363 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=08 SEDE=RG NSTA=0363 TOTPAG=0103 TOTDOC=0075 NDOC=0035 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C8 D PAGINIZ=0045 RIGINIZ=001 PAGFIN=0051 RIGFIN=036 UPAG=NO PAGEIN=45 PAGEFIN=51 SORTRES=9806183 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00363 SORTNAV=59806180 00363 b00000 ZZSMC363 NDOC0035 TIPDOCB DOCTIT0035 NDOC0035



Ritorna al menu della banca dati