| Enzo SAVARESE (gruppo alleanza nazionale) illustra
l'interrogazione n. 5-04686, concernente il tema
dell'autoproduzione di servizi di assistenza a terra, con
particolare riferimento alla situazione di Air Sicilia. Chiede
quindi quali iniziative il Governo intenda assumere per
attuare la normativa comunitaria che consente tali
attività.
Il sottosegretario Giuseppe ALBERTINI rispondendo alla
interrogazione in titolo, rileva che con la legge 24 aprile
1998, n. 128 il Parlamento ha previsto l'adeguamento alla
direttiva comunitaria 96/67 sulla liberalizzazione dei servizi
di assistenza a terra negli aeroporti, direttiva che, non
essendo del tipo self executing, sarà operativa solo
quando e nei limiti in cui il legislatore nazionale l'avrà
formalmente recepita.
In base all'articolo 24 della citata legge, il Governo
italiano è ora impegnato nella stesura del decreto legislativo
che stabilisce le modalità di attuazione della predetta
direttiva. Decreto legislativo che entro l'estate sarà
trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari.
Tale decreto dovrà inoltre garantire, compatibilmente con
la legislazione vigente, che il libero accesso ai servizi di
assistenza a terra negli aeroporti e alla cosiddetta
"autoassistenza", da parte dei vettori aerei, fattispecie che
risulta già oggi disciplinata in modo pressocché esaustivo
all'articolo 2 della citata direttiva, sia attuato secondo un
criterio di progressività che conformemente alla stessa
consenta ipotesi di limitazioni all'effettuazione dei servizi,
anche in autoassistenza, per alcune categorie ed in presenza
di vincoli di sicurezza, di capacità e di spazio disponibile
in sede aeroportuale, da valutarsi in base a criteri
pertinenti, trasparenti e non discriminatori.
Allorché la legislazione interna sarà adattata al diritto
comunitario, sia l'Air Sicilia sia le altre eventuali
compagnie interessate, potranno svolgere autoassistenza purché
nel rispetto delle condizioni previste dal diritto interno e
dai conseguenti provvedimenti amministrativi.
Enzo SAVARESE (gruppo alleanza nazionale) replicando,
si dichiara in parte soddisfatto, in quanto il Governo
assicura che intende recepire le direttive comunitarie, sia
pure in pendenza dell'emanazione di un decreto legislativo.
Esprime peraltro insoddisfazione, in quanto non vorrebbe che
nelle more dell'attuazione della disciplina richiamata, le
piccole compagnie corressero il rischio fallire. Non vorrebbe
poi che per tali operatori si determinassero nuovi oneri.
Auspica quindi iniziative rapide del Governo affinché venga
tempestivamente attuata la normativa comunitaria.
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