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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


382343
SMC0363-0053
Bollettino Giunte e Commissioni n. 363 del 18 giugno 1998 - edizione definitiva - (SMC13-363)
(suddiviso in 75 Unità Documento)
Unità Documento n.53 (che inizia a pag.70 dello stampato)
              ...XI COMMISSIONE PERMANENTE
                 (Lavoro pubblico e privato)
 
 
IN SEDE REFERENTE
C4201; C1681. LAVCOMM
C4201; C1681.
Proposte di legge: C. 4201, C. 1681 Cordoni: Lavoratori licenziati per motivi politici approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Renzo INNOCENTI, presidente. Luca CANGEMI. Il sottosegretario di Stato Antonio PIZZINATO. Giovanni CARUANO.
Giovedì 18 giugno 1998. - Presidenza del Presidente Renzo INNOCENTI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Antonio Pizzinato e il sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione Nadia Masini.
ZZSMC ZZRES ZZSMC180698 ZZSMC980618 ZZSMC000698 ZZSMC000098 ZZSMC363 ZZ13 ZZD ZZC11 ZZRE ZZHH ZZII
     La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del
  10 giugno 1998.
 
     Renzo INNOCENTI,  presidente,  avverte che gli
  emendamenti presentati saranno pubblicati in allegato al
  resoconto della seduta odierna  (vedi allegato).
 
     Luca CANGEMI (gruppo rifondazione
  comunista-progressisti),  relatore,  raccomanda
  l'approvazione del suo emendamento 2. 1, che adegua la
  clausola di copertura finanziaria in riferimento a quanto
  indicato nella relazione tecnica trasmessa dal Governo.
     Gli emendamenti Caruano ed altri 1. 1 e 3. 1, invece,
  mirano ad estendere le disposizioni della legge n. 36 del 1974
  anche ai dipendenti della pubblica amministrazione.  A tale
  proposito ribadisce le opinioni già espresse in sede di
  relazione: si tratta di un'estensione che, seppure del tutto
  condivisibile sul piano dell'equità, comporterebbe
  l'impossibilità di approvare, nei tempi rapidi da più parti
  auspicati, le disposizioni che riguardano la riapertura dei
  termini per la ricostruzione assicurativa della posizione dei
  dipendenti privati licenziati per motivi politici, religioso o
  sindacali.
     Invita pertanto i presentatori a ritirare gli emendamenti
  1. 1 e 3. 1, ritenendo che l'esigenza in essi prospettata
  possa essere
 
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  accolta in un apposito ordine del giorno che impegni su tale
  aspetto il Governo.
 
     Il sottosegretario di Stato Antonio PIZZINATO esprime
  parere favorevole sull'emendamento del relatore 2. 1, che è
  determinato dal protrarsi dell' iter  parlamentare.  Sui
  restanti emendamenti si associa all'invito al ritiro formulato
  dal relatore.
     Non vi è dubbio, infatti, che l'estensione delle
  disposizioni della legge n. 36 del 1974 ai dipendenti pubblici
  risponda ad esigenze condivisibili.  Ricorda, tuttavia, che
  l'accoglimento di disposizioni siffatte si è rilevato
  problematico anche nelle passate legislature, allorché furono
  esaminati provvedimenti analoghi a quello di cui si discute
  oggi.
     Ipotizza che gli emendamenti 1. 1 e 3. 1 possano essere
  trasfusi in una autonoma proposta di legge, rispetto alla
  quale il Governo, eventualmente adempiendo l'impegno contenuto
  in un apposito ordine del giorno, si adopererebbe per un
  sollecito esame.
 
     Giovanni CARUANO (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo) ribadisce la necessità e l'urgenza della
  questione posta dai suoi emendamenti 1. 1 e 3. 1 e stenta a
  comprendere i motivi per cui non sarebbe possibile affrontarla
  in questa sede.
     Rileva, anzi, che il provvedimento in esame - da lui
  pienamente condiviso - rischierebbe di determinare
  discriminazioni ove non contemplasse anche l'estensione ai
  pubblici dipendenti.
     Ricorda che i destinatari del provvedimento non sono in
  condizione di aspettare a lungo.  Ritiene pertanto necessario
  che il Governo precisi l'esatta natura dell'impegno che è
  disposto ad assumere in proposito.
     Fedele PAMPO (gruppo alleanza nazionale) sottolinea di
  essere stato facile profeta allorché affermò che il
  provvedimento avrebbe innescato una accesa conflittualità di
  natura ideologica.
     Gli emendamenti 1.1 e 3.1 sono la riprova delle sue
  affermazioni, poiché si basano su una visione di parte
  riguardo a ciò che deve essere definito un avvenimento di
  rilievo politico.  Da ciò discende che è del tutto
  indeterminato il numero dei destinatari di tali emendamenti e
  che, comunque, una loro eventuale approvazione darebbe adito
  ad infiniti contrasti in merito alla qualificazione politica
  dei singoli casi di licenziamento.
     In definitiva, emerge che il provvedimento non è affatto
  destinato ad un numero di soggetti limitato, anche
  territorialmente.
     Elena Emma CORDONI (gruppo democratici di
  sinistra-l'Ulivo) ricorda che l'esame in sede referente delle
  abbinate proposte di legge ha avuto inizio il 18 marzo 1998.
  Successivamente si è dovuto attendere la relazione tecnica
  richiesta al Governo.  A questo punto ritiene che la vicenda
  debba raggiungere la sua conclusione.
     Sostiene che i gruppi della maggioranza possano
  consapevolmente assumere l'impegno di riservare una corsia
  preferenziale per l'esame dell'eventuale provvedimento in cui
  i presentatori intendano far confluire gli emendamenti 1.1 e
  3.1, il cui tenore giudica del tutto condivisibile.
     Si associa pertanto all'invito al ritiro formulato dal
  relatore.
     Il Sottosegretario di Stato Antonio PIZZINATO assume a
  nome del Ministero del lavoro l'impegno a fornire, di concerto
  con gli altri ministeri competenti, tutti gli elementi di
  conoscenza necessari per valutare l'ipotesi di estendere ai
  pubblici dipendenti (e, in particolare, a quelli degli
  arsenali militari) le disposizioni della legge n. 36 del
  1974.
     L'impegno del Governo, peraltro, non può giungere al punto
  di inserire disposizioni di tal genere nell'ambito di un
  provvedimento d'urgenza, poichè ciò contrasterebbe, come è
  ovvio, anche con le recenti pronunce della Corte
  costituzionale in materia di decreti legge.
     Auspica che l'Ufficio di presidenza della Commissione
  possa garantire un esame particolarmente sollecito alle
  eventuali proposte di legge che recepiscano il contenuto dei
  due emendamenti di cui si
 
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  tratta.  Per onestà e per esperienza personale non può
  comunque esimersi dal sottolineare che disposizioni di questo
  genere incontrerebbero seri ostacoli.
     Giovanni CARUANO (gruppo democratici di sinistra-l'Ulivo),
  preso atto delle dichiarazioni del rappresentante del Governo,
  del relatore e del deputato Cordoni, ritiene che le questioni
  sollevate dagli emendamenti 1.1 e 3.1 possano trovare
  soluzione in tempi ragionevoli: ritira pertanto i suddetti
  emendamenti.
     Fedele PAMPO (gruppo alleanza nazionale), intervenendo
  sull'emendamento del relatore 2.1, giudica illegittima una
  copertura finanziaria che attinga alle risorse del Fondo per
  l'occupazione fino all'anno 2003.
     Inoltre sottolinea che non è precisato l'ammontare delle
  risorse che verranno sottratte al Fondo per l'occupazione,
  rilevando comunque che tale forma di copertura allontana
  ulteriormente le prospettive di lavoro dei giovani
  disoccupati, ai quali dovrebbero essere prioritariamente
  destinate le risorse del Fondo.  E' singolare, pertanto, che
  l'emendamento 2.1 sia stato sottoscritto da un esponente del
  gruppo di rifondazione comunista.
     Renzo INNOCENTI,  presidente,  in merito alla prima
  obiezione del deputato Pampo, ricorda che l'articolo
  11- ter  della legge n. 468 del 1978 impone di
  quantificare gli oneri in materia previdenziale fino alla loro
  entrata a regime e, comunque, per un periodo di dieci anni.  In
  secondo luogo osserva che l'emendamento 2.1 individua la
  copertura finanziaria, oltre che a carico di un accantonamento
  di fondo speciale, attraverso la riduzione di una
  autorizzazione permanente di spesa: si tratta quindi di una
  modalità di copertura del tutto legittima.
     Luca CANGEMI (gruppo rifondazione comunista-progressisti),
  relatore,  aggiunge a quanto affermato dal Presidente che
  il Senato ha lungamente esaminato il problema della copertura
  finanziaria del provvedimento.
     In merito all'accento polemico che connota l'ultimo
  intervento del deputato Pampo, rileva come sia del tutto
  improprio contrapporre il riconoscimento della lesione di
  diritti fondamentali subita da lavoratori licenziati per
  motivi politici, religiosi o sindacali e l'altrettanto
  indiscutibile diritto dei giovani a trovare un lavoro.
     Fedele PAMPO (gruppo alleanza nazionale) precisa che nel
  suo intervento non v'era alcun intento polemico.  Si è limitato
  ad utilizzare a fini dialettici un'argomentazione cui spesso
  fanno ricorso gli esponenti della parte politica cui
  appartiene il relatore.
     Le affermazioni del deputato Cangemi, peraltro, lo
  inducono a preannunciare con fermezza il proprio voto
  contrario sull'emendamento 2.1.
     Il provvedimento infatti, ben lungi dal risarcire la
  lesione di diritti fondamentali di tutti i lavoratori
  licenziati per motivi politici, religiosi o sindacali, si
  indirizza ad un gruppo assai ristretto di soggetti - tutti
  appartenenti alla medesima parte politica - e per di più si
  riferisce ad eventi dei quali è del tutto discutibile il
  rilievo politico.
     Qualora si riesamini la storia d'Italia nel secondo
  dopoguerra, emerge piuttosto che a subire effettive e dolorose
  discriminazioni furono semmai i lavoratori che si
  riconoscevano in tutt'altre idee politiche.
     Renzo INNOCENTI,  presidente,  ricorda che il
  provvedimento è diretto alla riapertura dei termini per la
  domanda di ricostituzione della posizione assicurativa dei
  lavoratori in questione, a qualunque parte politica essi
  facciano o abbiano fatto riferimento.
     La sua personale esperienza gli consente di affermare che
  la legge n. 36 del 1974 è stata disegnata dal legislatore, e
  poi concretamente attuata, a favore di tutti coloro i quali si
  siano visti privare del lavoro per motivi attinenti alla loro
  fede politica o religiosa o per l'appartenenza
 
                              Pag. 73
 
  al movimento sindacale: nessuna differenza è stata fatta tra
  lavoratori di destra, di sinistra o di centro.
     La Commissione approva quindi l'emendamento del relatore
  2.1.
     Renzo INNOCENTI,  presidente,  avverte che il testo
  della proposta di legge n. 4201, così come risultante
  dall'emendamento approvato, nonché la proposta di legge n.
  1681 saranno trasmesse alle competenti Commissioni per i
  prescritti pareri.  Rinvia pertanto ad altra seduta il seguito
  dell'esame.
 
DATA=980618 FASCID=SMC13-363 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=11 SEDE=RE NSTA=0363 TOTPAG=0103 TOTDOC=0075 NDOC=0053 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C11D PAGINIZ=0070 RIGINIZ=033 PAGFIN=0073 RIGFIN=011 UPAG=NO PAGEIN=70 PAGEFIN=73 SORTRES=9806183 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00363 SORTNAV=59806180 00363 b00000 ZZSMC363 NDOC0053 TIPDOCB DOCTIT0053 NDOC0053



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