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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


382350
SMC0363-0060
Bollettino Giunte e Commissioni n. 363 del 18 giugno 1998 - edizione definitiva - (SMC13-363)
(suddiviso in 75 Unità Documento)
Unità Documento n.60 (che inizia a pag.77 dello stampato)
              ...XII COMMISSIONE PERMANENTE
                       (Affari sociali)
 
 
...INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
5 - 04680; 5 - 04682. LAVCOMM
5 - 04680; 5 - 04682.
5-04680 CE'; 5.0482 DEL BARONE: Sulle modalità di copertura del decreto legge n. 186.
Giovedì 18 giugno 1998. - Presidenza del presidente Marida BOLOGNESI. - Interviene il ministro della sanità Rosy Bindi.
ZZSMC ZZRES ZZSMC180698 ZZSMC980618 ZZSMC000698 ZZSMC000098 ZZSMC363 ZZ13 ZZD ZZC12 ZZNO ZZXX
     Alessandro CE' (gruppo lega nord per l'indipendenza
  della Padania) illustra la sua interrogazione n. 5-04680
  attraverso la quale intende conoscere gli intendimenti del
  Governo per dare attuazione alla recente sentenza della Corte
  costituzionale sulla sperimentazione del multitrattamento Di
  Bella.
     Pur non conoscendo appieno i contenuti del decreto legge
  n. 186, non ritiene giustificata l'introduzione di un
  ulteriore aumento dei  tickets.
     Giuseppe DEL BARONE (gruppo UDR) illustra la sua
  interrogazione 5-04682 con la quale intende conoscere gli
  intendimenti del Governo a seguito delle recenti prese di
  posizione del dottor Giuseppe Di Bella, che ha affermato che i
  fondi per la sperimentazione del multitrattamento Di Bella
  dovrebbero essere reperiti con risparmi sulle cure
  chemioterapiche.  Ritiene infatti che non possano essere
  sottratti finanziamenti a cure già sperimentate in favore di
  cure in fase sperimentale.
     Chiede inoltre di sapere come verranno reperiti gli
  ulteriori fondi necessari alla sperimentazione e chiarimenti
  su chi potrà prescrivere la cura; ritiene infatti che non
  possa essere il medico di famiglia, privo di una competenza
  specifica.
     Il ministro Rosy BINDI, rispondendo congiuntamente alle
  interrogazioni n. 5-04680 e 5-04682, fa presente che con il
  decreto-legge n. 186 il Governo ha dato piena e coerente
  attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 185 del
  1998 che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale
 
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  di due articoli del decreto legge n. 23 del 1998 nella parte
  in cui non prevedono l'erogazione del multitrattamento Di
  Bella con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale, a
  favore di soggetti che siano affetti dalle medesime patologie
  per le quali sono in corso sperimentazioni cliniche ai sensi
  dell'articolo 1 del medesimo decreto e che non siano in grado,
  per le loro condizioni economiche, di sopportare i costi della
  terapia.
     Il decreto legge stabilisce che tutti i pazienti che hanno
  titolo alla gratuità del trattamento sulla base della
  patologia di cui soffrono possano accedere, indipendentemente
  dal proprio livello di reddito e dalla relativa situazione
  patrimoniale, agli studi osservazionali presso i centri già
  individuati ai sensi del decreto legge n. 23 o presso
  ulteriori centri eventualmente indicati dalle regioni.
     Il diritto alla prestazione, conformemente alle
  indicazioni della Corte, perdura fino al termine della
  sperimentazione clinica del multitrattamento, che verrà
  presumibilmente a cadere nel mese di ottobre.
     Fa presente che potranno accedere agli studi
  osservazionali i pazienti su richiesta del medico di fiducia,
  e quindi non necessariamente di quello di famiglia, che si
  assuma la responsabilità di certificare che non esistono altre
  alternative terapeutiche applicabili.  La richiesta verrà
  valutata dai responsabili delle sperimentazioni.
     L'attuazione del decreto-legge n. 186 comporta una
  maggiore spesa per l'acquisto dei farmaci rientranti nel
  multitrattamento Di Bella quantificabile in 36 miliardi di
  lire per la cui copertura il provvedimento d'urgenza ha
  previsto un aumento delle quote di partecipazione alla spesa
  farmaceutica da parte dell'assistito, stabilendo un incremento
  di lire 200 per ogni ricetta contenente la prescrizione di una
  sola confezione di medicinale e di lire 500 per ogni ricetta
  contenente la prescrizione di più confezioni.
     Tale soluzione è del tutto coerente con il rilievo della
  Corte costituzionale che imputa al Servizio sanitario
  nazionale l'obbligo di assicurare la gratuità del
  multitrattamento; inoltre è del tutto ovvio che le maggiori
  spese non avrebbero potuto in alcun caso ritenersi compensate
  da risparmi connessi alla mancata erogazione di altri farmaci,
  dal momento che il decreto legge n. 186, attenendosi al
  disposto della sentenza della Corte, ha previsto che l'accesso
  agli studi osservazionali sia limitato al casi in cui il
  medico attesti che non esistono valide alternative
  terapeutiche tramite l'impiego di medicinali o trattamenti già
  autorizzati.  Si tratta pertanto di una prestazione sanitaria
  aggiuntiva.
     Inoltre, atteso che il Sistema sanitario nazionale è
  finanziato dalla fiscalità generale, dai contributi e dalla
  compartecipazione alla spesa, fa presente che non è stato
  possibile che perseguire un incremento della
  compartecipazione, che può configurarsi con un piccolo
  contributo di solidarietà che comporta un contributo medio per
  di lire 700 per cittadino, vale a dire 140 lire al mese per i
  cinque mesi di validità del provvedimento, mentre per coloro
  che presentano un elevato ricorso alle prestazioni
  farmaceutiche gli oneri possono essere stimati in circa 4 o 5
  mila lire, corrispondenti a meno di 1000 lire al mese per i
  cinque mesi di validità del provvedimento.
     Fa presente inoltre che l'unico scostamento del decreto
  legge n. 186 rispetto alla sentenza della Corte costituzionale
  consiste nella mancata discriminazione in base al reddito.
     Per quanto riguarda, infine, la questione sollevata
  dall'onorevole Del Barone sulle affermazioni del dottor
  Giuseppe Di Bella, ritiene che l'unico organismo competente
  sia l'Ordine dei medici.
     Alessandro CE' (gruppo lega nord per l'indipendenza della
  Padania), replicando alla sua interrogazione n. 5-04680, non
  concorda con l'analisi dei costi fatta dal Ministro: un
  paziente sottoposto alla multiterapia Di Bella rinuncerà
  infatti ad altre terapie, anche se solo palliative.  Inoltre fa
  presente che la funzione  ticket
 
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  è quella di ridurre gli abusi, non di contribuire alla
  spesa.
     In caso di effettivo aumento di spesa si sarebbe potuto
  comunque attingere alla tabella A della legge finanziaria per
  il 1998.
     Ritiene che ancora una volta il ministro, che avrebbe
  dovuto trovare finalmente una soluzione definitiva, ha invece
  attuato un provvedimento che potrebbe comportare conflitti tra
  malati.
     Giuseppe DEL BARONE (gruppo UDR), replicando alla sua
  interrogazione n. 5-04682, pur condividendo la risposta del
  ministro Bindi sul fatto che le dichiarazioni del dottor
  Giuseppe Di Bella debbano essere valutate dal Consiglio
  dell'ordine dei medici, ritiene che il ministero dovrebbe
  poter comunque intervenire, dal momento che tali dichiarazioni
  costituiscono un tentativo di inficiare terapie già
  sperimentate.
     Per quanto riguarda il contributo di solidarietà, pur
  auspicando fortemente l'esito positivo della sperimentazione
  del multitrattamento Di Bella, ritiene che potrebbero essere
  addossati costi a dei malati per finanziare un trattamento la
  cui efficacia potrebbe venir disattesa tra pochi mesi.
 
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