| PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LUCIANO VIOLANTE
La seduta comincia alle 9.
La Camera approva il processo verbale della seduta di
ieri.
Missioni.
PRESIDENTE comunica che i deputati complessivamente in
missione sono ventotto.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE avverte che decorrono da questo momento i
termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni
elettroniche.
Discussione di documenti in materia
di insindacabilità.
PRESIDENTE. Comunica l'organizzazione dei tempi per il
dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Propone, per consentire al deputato Li Calzi, relatore sul
doc. IV- ter, n. 22/A, primo della serie all'ordine del
giorno della seduta odierna di giungere in aula, di passare
preliminarmente alla discussione del doc. IV- ter, n.
25/A e poi ai successivi.
(Così rimane stabilito).
Passa dunque ad esaminare il doc. IV- ter, n. 26/A,
relativo al deputato Sgarbi.
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali è
in corso il procedimento non concernono opinioni espresse dal
deputato Sgarbi nell'esercizio delle sue funzioni.
ENNIO PARRELLI, Relatore, fa presente che la
deliberazione da assumere concerne un procedimento penale, a
carico del deputato Sgarbi, per diffamazione aggravata nei
confronti del dottor Davigo, a seguito delle dichiarazioni
rese nel corso della trasmissione Sgarbi quotidiani; la
Giunta propone di deliberare nel senso della sindacabilità dei
fatti addebitati al deputato Sgarbi.
PRESIDENTE passa alle dichiarazioni di voto.
FILIPPO MANCUSO, premesso che riterrebbe opportuno
ascoltare il deputato Sgarbi prima di intervenire per
dichiarazione di voto, osserva che lo status di
parlamentare è preminente rispetto ad altre considerazioni in
materia di insindacabilità di opinioni espresse.
VITTORIO SGARBI chiede di parlare in sede di
discussione.
PRESIDENTE ricorda che a questo punto del dibattito è
possibile intervenire solo per dichiarazione di voto.
VITTORIO SGARBI rileva che le opinioni da lui espresse,
anche nel corso di una trasmissione televisiva della quale è
conduttore, sono riconducibili alle funzione di
parlamentare.
ENNIO PARRELLI, Relatore, parlando per un richiamo
al regolamento, ritiene
Pag. VI
che non sia giusto che il deputato interessato debba
necessariamente parlare per ultimo.
PRESIDENTE richiama all'ordine per la prima volta il
deputato De Biasio Calamani; ricorda che è prassi
dell'Assemblea che il deputato interessato parli per
ultimo.
VITTORIO SGARBI precisa di aver risposto alle
osservazioni svolte dal relatore, peraltro in un aula
deserta.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva
la proposta della Giunta.
ELIO VITO fa presente che, a seguito dell'affrettata
chiusura della votazione appena svolta, non è stato consentito
a tutti i deputati di prendervi parte. Chiede pertanto
l'intervento dei deputati segretari.
PRESIDENTE non lo consente.
Passa ad esaminare il doc. IV- ter, n. 27/A, relativo
al deputato Sgarbi.
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali è
in corso il procedimento non concernono opinioni espresse dal
deputato Sgarbi nell'esercizio delle sue funzioni.
ENNIO PARRELLI, Relatore, fa presente che il
deputato Sgarbi è chiamato a rispondere di affermazioni rese
nel corso della trasmissione televisiva Sgarbi quotidiani
nei confronti di magistrati di Padova; ricorda infine che
la Giunta si è espressa nel senso della sindacabilità delle
dichiarazioni in oggetto.
PRESIDENTE passa alle dichiarazioni di voto.
CARLO GIOVANARDI stigmatizza il fatto che si sta
affermando una giustizia politica di maggioranza e che
all'opposizione non è neppure consentito di denunciare tale
situazione (Commenti - Il Presidente richiama all'ordine
per la prima volta i deputati Filocamo e Lo Presti).
MARCO TARADASH sottolinea la necessità di garantire ai
parlamentari la possibilità di esprimere sempre e comunque le
loro opinioni: la negazione di tale diritto determina la
nascita di un vero e proprio regime.
FRANCESCO BONITO richiama i colleghi dell'opposizione ad
attenersi al tema in discussione (Proteste del deputato
Giovanardi, che il Presidente richiama all'ordine per la prima
volta) e ad acquisire la consapevolezza che a dover essere
tutelate sono le prerogative, non gli abusi dei membri del
Parlamento.
FABIO CIANI sottolinea la necessità di garantire al
comune cittadino la possibilità di far valere in via
giudiziaria i suoi diritti ove la sua onorabilità sia messa in
discussione attraverso il mezzo televisivo.
VALENTINO MANZONI, rilevata l'incoerenza dell'Assemblea
che, chiamata a deliberare su analoghe fattispecie, si esprime
in favore c contro l'insindacabilità a seconda delle
situazioni specifiche di volta in volta esaminate, dichiara
voto contrario sulla proposta della Giunta.
ANTONIO SODA dichiara voto contrario sulla proposta
della Giunta, rilevando che il deputato Sgarbi, nel denunciare
fenomeni degeneratori dal settore della giustizia, esprime
valutazioni che, sebbene sconfinano nell'insulto, vanno
comunque ricondotte ad un contesto politico.
FILIPPO BERSELLI ricorda che in un recente passato
l'Assemblea ha deliberato l'insindacabilità di dichiarazioni
del deputato Sgarbi molto più gravi di quelle in ordine alle
quali ha invece concluso per la sindacabilità (Il
Presidente richiama all'ordine per la prima volta il deputato
Bova): si tratta di una manifestazione di incoerenza.
Pag. VII
GIOVANNI MELONI, nel concordare sull'esigenza di
salvaguardare la garanzia di cui all'articolo 68 della
Costituzione, ritiene che essa risulti affievolita, anziché
rafforzata, nel momento in cui se ne fa un uso improprio.
CARLO FONGARO ritiene che il Parlamento non possa che
fornire risposte politiche all'atteggiamento eminentemente
politico della magistratura.
ROBERTO MANZIONE, nel sottolineare che l'uso distorto
dello strumento giudiziario deve essere legittimamente
contestato dal potere politico, anche per difendere il comune
cittadino da possibili abusi, ritiene che si dovrebbe
deliberare nel senso dell'insindacabilità delle affermazioni
del deputato Sgarbi.
ALESSANDRO CE', rivendicando all'opposizione il diritto
di esprimere liberamente le proprie opinioni, giudica
insindacabili le opinioni espresse dal deputato Sgarbi.
NANDO DALLA CHIESA ritiene che il dibattito che si sta
svolgendo sia viziato dalla polemica politica sul ruolo della
magistratura e dissente da quanti sostengono che si debba
comunque deliberare l'insindacabilità delle opinioni
espresse.
VITTORIO SGARBI, richiamata la vicenda del tribunale di
Brescia, che ha proceduto nei confronti pur in assenza di una
pronunzia della Camera, osserva che i suoi "abusi verbali"
sono stati determinati dagli "abusi materiali" della
magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge
la proposta della Giunta.
PRESIDENTE passa ad esaminare il doc. IV- ter, n.
47/A, relativo al deputato Sgarbi.
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali è
in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal
deputato Sgarbi nell'esercizio delle sue funzioni.
FILIPPO BERSELLI, Relatore, ricorda che nel caso
in esame il deputato Sgarbi è chiamato a rispondere del reato
di diffamazione aggravata a seguito di querela sporta nei suoi
confronti dai dottori Colombo e Boccassini, sostituti
procuratori presso il tribunale di Milano; la Giunta propone
di deliberare nel senso dell'insindacabilità delle
dichiarazioni rese dal deputato Sgarbi.
PRESIDENTE passa alle dichiarazioni di voto.
VALTER BIELLI dichara voto favorevole sulla proposta
della Giunta, pur ritenendo che, nel caso in esame, il
deputato Sgarbi abbia sbagliato.
VITTORIO SGARBI osserva che quelli che vengono definiti
"eccessi" sono comunque finalizzati ad un obiettivo di
giustizia.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva
la proposta della Giunta.
Sull'ordine dei lavori.
ANNA MARIA SERAFINI propone di passare immediatamente al
punto 2 dell'ordine del giorno, recante la ratifica
dell'accordo sull'adozione internazionale.
La Camera, con votazione nominale elettronica senza
registrazione di nomi, approva.
Seguito della discussione del disegno di legge: S.
130-160-445-1697-2545. - Ratifica dell'Accordo sull'adozione
internazionale (approvato dal Senato) (4626).
PRESIDENTE ricorda che nella seduta del 10 giugno scorso
è iniziato l'esame
Pag. VIII
degli articoli e dei relativi emendamenti e che si sono
svolte dichiarazioni di voto sull'emendamento Corsini 3.3,
alla cui votazione non si è proceduto.
PAOLO CORSINI ritira il suo emendamento 3.3.
SANDRA FEI raccomanda l'approvazione del suo
subemendamento 0.3.25.1.
GUALBERTO NICCOLINI raccomanda l'approvazione del
subemendamento Fei 0.3.25.1, sottolineando l'esigenza
prioritaria di garantire all'adottato il diritto di conoscere
le proprie origini.
STEFANO SIGNORINI ritiene che la Convenzione de l'Aja
debba essere recepita integralmente: dichiara pertanto voto
favorevole sul subemendamento Fei 0.3.25.1.
DIEGO NOVELLI dichiara la sua astensione.
TIZIANA VALPIANA dichiara il voto contrario del gruppo
di rifondazione comunista-progressisti, ritenendo più
opportuna la soluzione proposta con i subemendamenti Grimaldi
0.3.25.2 e 0.3.25.3. Chiede inoltre la votazione per parti
separate dell'emendamento 3.25 della Commissione.
ANTONIO GUIDI giudica sbagliato l'approccio ideologico
ai problemi dell'adozione, ritenendo che non si possa
disconoscere il diritto dell'adottato di conoscere le proprie
origini.
ANNA MARIA SERAFINI, Relatore per la II Commissione,
fa presente che l'emendamento 3.25 (Nuova formulazione)
delle Commissioni modifica il testo del Senato in modo
equilibrato, nel pieno recepimento dell'articolo 30 della
Convenzione de l'Aja ed in conformità alla legge n. 184 del
1983.
Esprime, pertanto, parere contrario sul subemendamento Fei
0.3.25.1 ed invita i presentatori a ritirare i subemendamenti
Grimaldi 0.3.25.2 e 0.3.25.3.
GIANNI RISARI ritiene che i genitori adottivi debbano
avere accesso alle informazioni sull'adottato, assumendosi le
responsabilità di decidere sui tempi e le modalità con cui
comunicarle a quest'ultimo.
GIACOMO GARRA ritira il suo emendamento 3.6, il cui
testo è stato recepito dall'emendamento 3.25 delle
Commissioni.
MARIA CELESTE NARDINI esprime timori in ordine alla
portata eccessivamente estensiva della prima parte del
subemendamento Fei 0.3.25.1.
MARETTA SCOCA preannuncia voto favorevole
sull'emendamento 3.25 delle Commissioni.
PAOLO CORSINI esprime soddisfazione per il lavoro svolto
in Commissione, da cui è scaturita una proposta equilibrata e
responsabile.
ALESSANDRO CE' chiede che il subemendamento Fei 0.3.25.1
sia votato per parti separate.
VITO LECCESE, Relatore per la III Commissione,
conferma il parere contrario sul subemendamento Fei
0.3.25.1.
LIVIA TURCO, Ministro per la solidarietà sociale,
concorda con il parere del relatore.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche,
respinge la prima parte del subemendamento Fei 0.3.25.1, fino
alle parole "comma 3"; respinge quindi il comma 5 del medesimo
subemendamento.
TIZIANA VALPIANA insiste per la votazione del
subemendamento Grimaldi 0.3.25.1.
Pag. IX
La Camera, con votazioni nominali elettroniche,
respinge il subemendamento Grimaldi 0.3.25.2 e 0.3.25.3.
GUALBERTO NICCOLINI dichiara l'astensione
sull'emendamento 3.25 (nuova formulazione), frutto di un
compromesso.
VITO LECCESE, Relatore per la III Commissione,
precisato che la formulazione dell'emendamento 3.25 (nuova
formulazione) delle Commissioni non rappresenta il frutto
di un compromesso, propone una modifica del testo, nel senso
di posporre il comma 2, in luogo del comma 4.
GIULIANO PISAPIA, Presidente della II Commissione,
osserva che la formulazione è fondata su valutazioni di
coscienza e non assume una valenza ideologica.
SANDRA FEI dichiara l'astensione del gruppo di alleanza
nazionale sull'emendamento 3.25 delle Commissioni.
STEFANO SIGNORINI dichiara l'astensione del gruppo della
lega nord sull'emendamento 3.25 (nuova formulazione)
delle Commissioni.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva
gli emendamenti 3.25 (nuova formulazione) delle
Commissioni, Fei 3.15 e 3.16, 3.20 del Governo e 3.23 delle
Commissioni.
SANDRA FEI raccomanda l'approvazione del suo emendamento
3.18.
GUALBERTO NICCOLINI dichiara voto favorevole
sull'emendamento Fei 3.18.
ANNA MARIA SERAFINI, Relatore per la II
Commissione, dichiara la contrarietà all'emendamento Fei
3.18.
MARETTA SCOCA dichiara voto favorevole sull'emendamento
Fei 3.18.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche,
respinge gli emendamenti Fei 3.18 e 3.17; approva quindi
l'articolo 3, nel testo emendato, nonché gli articoli da 4 a
6, ai quali non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE passa all'esame dell'articolo 7 e dell'unico
emendamento ad esso riferito.
ANNA MARIA SERAFINI, Relatore per la II
Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Fei
7.1.
LIVIA TURCO, Ministro per la solidarietà sociale,
si associa.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche,
respinge l'emendamento Fei 7.1; approva quindi l'articolo 7,
nonché gli articoli 8 e 9, ai quali non sono riferiti
emendamenti.
PRESIDENTE passa all'esame degli ordini del giorno
presentati.
LIVIA TURCO, Ministro per la solidarietà sociale,
accetta gli ordini del giorno Serafini n. 1 (nuova
formulazione) e Fei n. 2.
PRESIDENTE passa alle dichiarzioni di voto sul complesso
del provvedimento.
STEFANO SIGNORINI, pur esprimendo perplessità su alcune
disposizioni del provvedimento, ritiene si tratti di un primo
passo, ancorché parziale, in direzione di un'organica riforma
della legge n. 184 del 1983.
TIZIANA VALPIANA dichiara il voto favorevole del gruppo
di rifondazione comunista-progressisti, osservando che il
recepimento della Convenzione de l'Aja consentirà un più
idoneo approccio all'adozione internazionale, nel rispetto
delle origini dei minori.
GUALBERTO NICCOLINI, nel sottolineare il carattere
parziale del provvedimento, dichiara l'astensione del gruppo
di forza Italia, auspicando una generale riforma della legge
n. 184 del 1983.
Pag. X
ANTONIO BORROMETI dichiara il voto favorevole del gruppo
dei popolari e democratici-l'Ulivo, esprimendo compiacimento
per l'approvazione di un testo che rappresenta un grande segno
di civiltà.
PIERA CAPITELLI, nel dichiarare il voto convintamente
favorevole del gruppo dei democratici di sinistra-l'Ulivo,
sottolinea l'urgenza di una profonda revisione della normativa
in materia di adozione.
SANDRA FEI dichiara l'astensione del gruppo di alleanza
nazionale, osservando che il testo presenta ancora alcuni
limiti che auspica verranno superati con la riforma della
legge n. 184 del 1983.
MARETTA SCOCA, nel dichiarare voto favorevole sul
provvedimento in esame, sottolinea l'esigenza di semplificare
le procedure burocratiche in materia e di rivedere la legge n.
184 del 1983.
VITO LECCESE, nel dichiarare il voto favorevole dei
deputati verdi, a nome della III Commissione, per la quale è
stato relatore, ringrazia tutti i colleghi per il contributo
fornito.
ANTONIO GUIDI, attesa l'importanza della ratifica della
Convenzione de l'Aja, dichiara voto favorevole.
PRESIDENTE ringrazia i presidenti delle Commissioni
giustizia ed affari esteri, oltre che i relatori, per il
lavoro svolto.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale
del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il
disegno di legge n. 4626.
Per la risposta a strumenti
del sindacato ispettivo.
SANDRA FEI sollecita la risposta ad atti di sindacato
ispettivo.
PRESIDENTE interesserà il Governo.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ALFREDO BIONDI
Svolgimento di interpellanze urgenti.
ANNAMARIA PROCACCI illustra l'interpellanza Paissan n.
2-01165, relativa ai prodotti naturali fitosanitari.
ROBERTO BORRONI, Sottosegretario di Stato per le
politiche agricole, rileva che la circolare del Ministero
per le politiche agricole, citata nell'interpellanza, non ha
alcuna portata normativa, ma risponde all'esigenza di fornire
chiarimenti sulla normativa vigente in materia: non si ravvisa
quindi alcuna necessità di revocarla. Il Governo è comunque
disponibile ad affrontare i diversi aspetti della stessa
natura.
E
ALFONSO PECORARO SCANIO giudica inutile la risposta del
sottosegretario, sottolineando la natura repressiva della
circolare; prende comunque atto con favore della disponibilità
manifestata dal Governo ad intervenire sulla materia.
MARIO PEPE rinunzia ad illustrare l'interpellanza Bressa
n. 2-01187, sul riparto dei fondi per la ricostruzione
post-sismica in Campania e Basilicata.
GIANNI FRANCESCO MATTIOLI, Sottosegretario di Stato
per i lavori pubblici, premesso che i fondi da ripartire
tra i comuni colpiti del sisma sono finalizzati
prevalentemente all'edilizia abitativa, fa presente che la
ripartizione verrà effettuata di concerto con gli enti locali
interessati, anche sulla base del pregresso impiego dei fondi
già assegnati.
Pag. XI
MARIO PEPE preso atto della risposta routinaria del
sottosegretario, sottolinea l'esigenza di portare a termine la
ricostruzione, rilevando in particolare che i comuni che
devono trasferire i centri abitati in altro sito necessitano
di interventi urbanistici.
ALBERTO ACIERNO illustra l'interpellanza Cardinale n.
2-01191, concernente la riduzione dei tassi di interesse per
l'acquisto della prima casa.
FILIPPO CAVAZZUTI, Sottosegretario di Stato per il
tesoro, il bilancio e la programmazione economica, con
riferimento ai mutui di cui alla legge n. 891 del 1986,
ricorda che la sopravvenuta riduzione dei tassi di interesse
di mercato ha portato alla presentazione di numerose richieste
di estinzione anticipata e che il tasso di interesse previsto
della stessa legge è stato abbassato dal 13 al 9,20 per
cento.
ALBERTO ACIERNO si dichiara insoddisfatto e preoccupato
della risposta, in quanto giudica eccessivo il tasso di
interesse praticato sui mutui stipulati in base a leggi dello
Stato.
NERIO NESI illustra l'interpellanza Diliberto n.
2-01194, concernente lo stabilimento OP Computers di
Scarmagno.
SALVATORE LADU, Sottosegretario di Stato per
l'industria, il commercio e l'artigianato, ricordato
l'assetto proprietario e produttivo della società ed il
processo di riorganizzazione in atto, assicura che il Governo
è impegnato a salvaguardare i livelli occupazionali ed
informerà tempestivamente il Parlamento sull'evoluzione della
situazione.
NERIO NESI fa presente che la Olivetti ha esasperato i
rapporti con i lavoratori in merito alla vicenda oggetto
dell'interpellanza e ribadisce che sussistono aspetti poco
chiari nell'assetto proprietario dello stabilimento OP
Computers.
ITALO BOCCHINO illustra l'interpellanza Tatarella n.
2-01199, concernente la decisione della Telecom in ordine al
progetto "Socrate", al DECT ed alla politica tariffaria.
VINCENZO MARIA VITA, Sottosegretario di Stato per le
comunicazioni, ricorda che la Telecom ha deciso di
sospendere temporaneamente il progetto "Socrate" per avvalersi
della nuova tecnologia ADSL, caratterizzata da costi più
bassi, e che è in corso un'attività di verifica sulla
tecnologia DECT, il cui andamento è stato finora inferiore
alle attese. Rileva altresì che la struttura tariffaria della
Telecom dovrà essere allineata a quella dei principali gestori
europei.
ITALO BOCCHINO, nel dichiararsi insoddisfatto della
risposta del sottosegretario (che, trincerandosi dietro il
rispetto dell'autonomia aziendale, si è limitato a riferire le
informazioni fornitegli dalla Telecom), evidenzia la necessità
di garantire un'effettiva concorrenza nel settore delle
telecomunicazioni.
GIOVANNI MELONI illustra la sua interpellanza n.
2-01200, sull'incidente occorso alla motonave Clodia
sulla linea Genova-Porto Torres.
GIUSEPPE SORIERO, Sottosegretario di Stato per i
trasporti e la navigazione, fa presente che il Governo è
impegnato nell'adeguamento delle norme e degli strumenti in
materia di sicurezza della navigazione ed assicura che la
Tirrenia provvederà ai rimborsi dovuti; si riserva di fornire
elementi di valutazione in merito all'accertamento delle
responsabilità.
GIOVANNI MELONI, pur apprezzando l'impegno assunto dal
sottosegretario, esprime preoccupazione in ordine alla
sicurezza della navigazione e si dichiara insoddisfatto della
risposta, auspicando il compiuto accertamento delle
responsabilità della Tirrenia, anche in riferimento all'entità
del risarcimento.
Pag. XII
Per la risposta ad uno strumento
del sindacato ispettivo.
GIACOMO GARRA sollecita la risposta ad una sua
interpellanza sui licenziamenti preannunciati dall'ENEL in
Sicilia.
PRESIDENTE interesserà il Governo.
Modifica del calendario
dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE comunica la modifica del calendario dei
lavori dell'Assemblea per il periodo 22 giugno-3 luglio 1998,
predisposta nella odierna riunione della Conferenza dei
presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag.
82).
Ordine del giorno
della prossima seduta.
PRESIDENTE comunica l'ordine del giorno della prossima
seduta:
Lunedì 22 giugno 1998, alle 15.
(Vedi resoconto stenografico pag. 84).
La seduta termina alle 17,10.
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