| ANTONIO SODA. ... siano il frutto di un eccesso di peso e
di autorità del ruolo dei pubblici accusatori rispetto ai
giudici. La storia chiarirà per quale ragione l'Italia venga
costantemente condannata per l'irragionevole tempo dei suoi
processi e subisca tale condanna in una maniera sproporzionata
rispetto agli altri paesi e via dicendo. Quando si scriverà la
storia di questo paese, verranno dette tante altre cose
(Commenti del deputato Colletti).
Sgarbi a mio avviso ha torto ... (Commenti del deputato
Saraceni). Lo so che non mi capisci, ma cerco di
spiegarmi.
Forse peggiora la situazione; infatti sto dicendo che
Sgarbi ha torto, perché usa delle clave e degli strumenti che
probabilmente allontanano la soluzione di questi problemi,
però va detto anche che Sgarbi denuncia dei fenomeni, esprime
dei giudizi e formula delle valutazioni, che, certo, se
considerate in sé, raggiungono il livello dell'insulto o
dell'offesa. Vorrei però ricordare ai miei compagni della
sinistra che, durante tutta la lotta di opposizione che si è
svolta dagli anni cinquanta in poi, da questi banchi si sono
definiti ministri della Repubblica assassini, si sono definiti
mafiosi e assassini dei questori (Applausi dei deputati dei
gruppi di forza Italia, della lega nord per l'indipendenza
della Padania e del deputato Sbarbati), si sono definiti
dei magistrati asserviti del potere in un'epoca ed in un
quadro in cui la regolarità formale era
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contro la denuncia di questi banchi. Da questi banchi si sono
alzate voci contro l'ordine formale, l'ordine costituito, che
aveva dalla sua parte le regole, le leggi, le prassi, le
autorità, i giudici.
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