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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


382512
STA0375-0147
Somm. e Sten. d'Aula n. 375 del 18 giugno 1998 (STA13-375)
(suddiviso in 396 Unità Documento)
Unità Documento n.147 (che inizia a pag.22 dello stampato)
(il TITOLO si trova nell'Unità Documento n.6)
DISCUSSIONE RELAZIONE: DOC. IV - ter, nn. 25A; 27A; 47A. ...(Dichiarazioni di voto - Doc. IV-ter, n. 27/A) LAVASS
...DISCUSSIONE RELAZIONE: DOC. IV - ter, nn. 25A; 27A; 47A. ...(Dichiarazioni di voto - Doc. IV-ter, n. 27/A)
NANDO DALLA CHIESA.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE
ZZSTA ZZRES ZZSTA180698 ZZSTA980618 ZZSTA000698 ZZSTA000098 ZZSTA375 ZZ13 ZZDI ZZLL
    NANDO DALLA CHIESA.  Signor Presidente, onorevoli colleghi,
  a me sembra che il modo in cui questo dibattito viene condotto
  sia viziato dalla difficoltà di orientarsi in merito alle
  indicazioni, alle prescrizioni dell'articolo 68 della
  Costituzione.  Mi sembra anche che non sia viziato soltanto
  dalla difficoltà di capire in che modo l'attività televisiva
  dell'onorevole Sgarbi possa rientrare a pieno titolo e sempre
  nell'esercizio della funzione parlamentare.  Non è solo questo
  che sta viziando il dibattito.  Invito i colleghi a riflettere
  in proposito, perché potremmo andare su una china pericolosa.
  Mi sembra che sul giudizio che viene dato, sulle nostre
  facoltà di avvalerci delle guarentigie del parlamentare e sui
  limiti entro cui possiamo esercitarle pesi molto
  l'atteggiamento di settori del Parlamento o di singoli
  parlamentari nei confronti dei magistrati.  Credo che questa
  sia una logica sbagliata e in qualche modo perversa, perché da
  un po' di tempo serpeggia la convinzione, che oggi ha preso
  corpo definitivamente, secondo cui noi rispondiamo agli abusi
  della magistratura - che noi attribuiamo o che effettivamente
  sono commessi dalla magistratura - con abusi da parte del
  Parlamento, che alza il livello delle proprie guarentigie
  oltre il limite della sopportabilità in un paese
  democratico.
     Dire, ogni volta che discutiamo di questo argomento, che
  ci sono dei magistrati che hanno sbagliato lì, ci sono dei
  magistrati che hanno commesso degli abusi dall'altra parte, ci
  sono degli arbitri da parte di questo o quell'altro
  magistrato, e attraverso questo giustificare l'assunzione in
  termini generali da parte del Parlamento di un di più di
  garanzie nei confronti dei propri membri, secondo me comincia
  ad assumere il tono della rappresaglia e non mi sembra una
  grande forma di garanzia.  Infatti abbiamo sempre detto alla
  polizia che commetteva gli arbitri che agli arbitri non si
  risponde con gli arbitri; abbiamo sempre detto alla
  magistratura che combatteva le emergenze che alle prepotenze
  ed alle emergenze si risponde con la legalità e con la
  regolarità;
 
                              Pag. 23
 
  adesso, di fronte ad abusi che in qualche modo coinvolgono
  anche membri del Parlamento, rispondiamo con la teoria secondo
  cui ad abuso segue abuso e che gli abusi della magistratura
  vengono fronteggiati da parte del Parlamento, che in qualche
  modo li teme, a torto o a ragione, con altri nostri abusi.
     Credo che questo non sia assolutamente accettabile, perché
  se esistono abusi della magistratura, ebbene, facciamo anche -
  perché no - delle attività di inchiesta che rientrano nella
  funzione propria del parlamentare, facciamo in modo che il
  Parlamentare svolga fino in fondo la sua funzione ispettiva e
  di denuncia.  Se li vediamo diffondersi per il paese,
  incominciamo anche a fare un osservatorio delle sentenze, un
  osservatorio dei mandati di cattura o delle misure in cui
  possono essere costrette le libertà dell'individuo a causa di
  questi abusi.  Questo è il modo corretto da parte del
  Parlamento di intervenire, non quello di sostenere che il
  parlamentare in qualsiasi situazione può asserire quello che
  vuole, perché si parte con i magistrati e, come è stato
  dimostrato, si arriva ai comuni cittadini; e le stesse persone
  che in quest'aula motivano il loro voto per l'insindacabilità
  quando le opinioni vengono espresse contro i magistrati, hanno
  espresso il loro voto a favore dell'insindacabilità anche
  quando queste opinioni colpivano i comuni cittadini.
     Ciò dimostra che si parte da un principio e poi lo si
  applica ovunque; e la logica di rappresaglia ci porta davvero
  ad abbassare il tono delle garanzie di questo paese
  (Applausi dei deputati dei gruppi misto-verdi-l'Ulivo e dei
  democratici di sinistra-l'Ulivo).
 
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