| VITTORIO SGARBI. Ringrazio l'onorevole Bielli, ma su due
punti - che non sono personali - vorrei eccepire senza alcuna
polemica.
Comprendo il suo atteggiamento paternalistico, ma sono un
uomo eccessivo. Non mi sento in alcun modo piegato, nel senso
di mitigare il mio eccesso, quando ritengo che quell'eccesso
sia strumentale ad un obiettivo giusto. Pertanto, se l'abuso è
fine a se stesso, accolgo il suggerimento amichevole di
Bielli, ma se invece si tratta di imparare la lezione perché
altrimenti ci si mette nei guai, devo dire che non sarà certo
una circostanza del genere ad indurmi a mutare il mio
carattere.
Non volevo in alcun modo giudicare Squillante il migliore
dei giudici e neppure il peggiore. Richiamo però un aspetto
abbastanza inquietante: Squillante non è stato giudicato e la
presunzione di non colpevolezza, stabilita dalla Costituzione,
mi induce sempre ad un atteggiamento che è di metodo.
Ho difeso sempre e con ostinazione soprattutto il
procuratore Coiro, uomo la cui militanza di sinistra non mi ha
fatto velo nel ritenere che la sua fosse un'onestà assoluta di
giudizio.
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