| VITTORIO SGARBI. Un uomo che si è comportato sempre con
grande correttezza, come Coiro, non può essere giudicato sui
giornali. Tutto qua: è un principio di giustizia.
Non voglio dire che la mia posizione sia giusta, ma
intendo semplicemente dire che Squillante, da un lato, e
Coiro, dall'altro, per me sono persone che vengono incriminate
sui giornali e vengono giudicate colpevoli prima del
giudizio.
Ecco perché una parola di difesa può anche essere
eccessiva, ma serve per ristabilire un principio di dialettica
rispetto al prevalere delle possibili infamie, forse giuste
per Squillante, certamente sbagliate per Coiro, uomo il cui
comportamento e la cui distanza dal turbamento della politica
è assolutamente indiscutibile. Sempre egli fu sopra le parti,
come deve essere un giudice.
Quindi io rivendico di aver difeso Coiro, in molte
circostanze con ostinazione, forse anche eccedendo, ma di
quell'eccesso non voglio pentirmi.
Lei, onorevole Bielli, ha evocato Squillante: io ho voluto
ricordare il nome di Coiro, al quale qui, ancora una volta, in
Parlamento, in aula, voglio inviare il mio pensiero di persona
che ha visto in lui un tutore della giustizia.
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