| GIANNI RISARI. Premetto che sono d'accordo sul fatto che
debba essere lasciata
Pag. 37
ai genitori la responsabilità di informare come e quando lo
ritengano opportuno. Vorrei far presente soltanto una
questione, relativa all'adozione di un bambino di nazionalità
italiana o di altra nazionalità; esiste una differenza
importante, che può essere rappresentata dal colore della
pelle. Quando un bambino di pelle nera frequenta la scuola, la
prima domanda che gli viene rivolta è perché abbia un colore
diverso dagli altri; il bambino si trova a dover rispondere a
queste domande nel rapporto che ha con i suoi amici di classe.
Il bambino di pelle bianca, invece, non ha questo problema.
Pertanto, quando diciamo che effettivamente potremmo correre
il rischio di porre i cittadini di fronte a posizioni diverse,
cioè di trattarli in modo diverso, dobbiamo però anche
considerare che nel caso dell'adozione internazionale questa
diversità è nei fatti.
Credo pertanto che debba essere assolutamente garantita ai
genitori la possibilità di accedere alle informazioni, dopo di
che dovranno essere loro a decidere forme, modi e tempi di
comunicazione di queste informazioni. E' la nostra legge che
deve essere adeguata a questa situazione, e non l'altra alla
legge italiana.
| |