| GUALBERTO NICCOLINI. Questo emendamento delle Commissioni,
purtroppo, come è già stato sottolineato sia nelle Commissioni
sia in aula, rappresenta il massimo del compromesso
raggiungibile, come se in un argomento di questo genere
fossero tollerabili compromessi fra posizioni ideologiche, che
non dovrebbero esistere. E' un prodotto dell'umano consesso:
ognuno paga un biglietto pur di essere presente.
Noi su questo emendamento ci asterremo. Dovremmo votare a
favore, perché passa finalmente questo benedetto principio
secondo cui l'adottato maggiore di età può accedere alle
informazioni. Indubbiamente, è la grande novità di tutto il
lavoro che abbiamo svolto. Però, la formulazione, che
riteniamo leggermente confusa, e i paletti che vengono
inseriti ci rendono difficile un'approvazione entusiasta. Né
possiamo votare contro, perché passa un principio per il quale
ci siamo battuti e continueremo a batterci. Quindi, siamo
costretti ad astenerci, rilevando che - a parte l'incidente in
cui è incorsa la maggioranza, che prima ha votato contro le
stesse parole che sono scritte nell'emendamento
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che stiamo esaminando in questo momento - se dovessimo
votarlo per parti separate, dovremmo far decadere proprio
questa parte. Non faremo questa richiesta, perché vorremmo che
almeno questo principio passasse.
Come abbiamo detto in discussione generale e come
ribadiremo in sede di dichiarazione di voto finale, riteniamo
di aver perso una grande occasione. Spero che siamo tutti in
buona fede e di parola e che quindi da questa occasione persa
possa nascere la vera occasione di riforma. Ribadisco che la
differenza di diritti tra bambini, tutti italiani, nati
all'estero e nati in Italia va sottolineata, affinché tutti si
assumano la responsabilità di farla venir meno il prima
possibile, non tornando indietro, ma andando avanti. Questo
punto rimane fermo, proprio perché è quello da cui dobbiamo
ripartire (non da quello cui siamo giunti quando nelle
Commissioni fu approvato quell'emendamento che ribaltò il
lavoro di mesi).
Per tutti questi motivi, ci asteniamo su questo
emendamento, sottolineando ancora una volta che quel che conta
è che passi il principio e che sono sempre troppi i paletti
che dovremo far cadere.
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